
Il sorprendente successo del JRPG a turni Clair Obscur: Expedition 33 ha ravvivato le discussioni su un possibile ritorno dei sistemi classici nei titoli della saga Final Fantasy. Tuttavia, Hamaguchi ha chiarito che, nonostante l’apprezzamento per il gioco, la direzione futura della serie sarà determinata da ciascun direttore di titolo e non da un’unica scelta condivisa. “Essenzialmente, per la serie Final Fantasy numerata, il game-design è basato sulla decisione del regista stesso“, ha spiegato.
Il punto di vista dello sviluppo
Hamaguchi ha aggiunto che qualora gli venisse chiesto se il suo prossimo titolo sarà un RPG, la risposta è “Sì, c’è sicuramente la possibilità“, ma se sarà un RPG a turni, “non è ancora stato deciso“. Ha poi precisato che l’esperienza del giocatore è il fattore più importante: in altre parole, non è il formato in sé che conta, ma cosa quel formato permetta al team di creare.
Questo tipo di dichiarazione ha diverse implicazioni. Per i fan della serie Final Fantasy, significa che non bisogna dare per scontato un ritorno al JRPG a turni solo perché un altro gioco del genere ha avuto successo. Inoltre, suggerisce che Square Enix vuole preservare la flessibilità creativa dei suoi team, permettendo che ogni capitolo adotti lo stile che meglio serve il racconto, piuttosto che seguire un trend.
In sintesi, Hamaguchi ribadisce che il successo di Clair Obscur non implica un cambio obbligatorio di rotta per Final Fantasy. La serie continuerà a evolversi secondo la visione creativa di ciascun titolo. I giocatori attenti e la community possono dunque aspettarsi stabilità, ma anche novità — non un omaggio automatico al passato.
Fonte: Gamingbolt
















