
Il nuovo capitolo della saga Monster Hunter di Capcom aveva esordito con numeri impressionanti, ma la frenata che è seguita mette in discussione la sua traiettoria commerciale. Nonostante un debutto fulminante, la caduta nelle vendite post-lancio indica problemi concreti e mette sotto pressione la strategia del publisher.
Lancio da record
Monster Hunter Wilds era stato pubblicato il 28 febbraio 2025 e ha battuto diversi record fin dalle primissime settimane. In soli tre giorni aveva superato gli 8 milioni di unità vendute.A fine marzo le vendite dichiarate avevano già superato la soglia dei 10 milioni di copie globali, un risultato che inizialmente sembrava destinato a consolidare la leadership del brand.
Il declino e le vendite post-lancio
Tuttavia, l’entusiasmo iniziale non si è tradotto in una robusta longevità commerciale. Nei tre mesi dal 1 aprile al 30 giugno 2025, il gioco ha venduto circa 477.000 copie, un dato che la stessa Capcom ha definito “modesto”. Nel trimestre successivo, fino al 30 settembre 2025, le vendite sono scese drasticamente a circa 160.000 copie. In termini di confronto, titoli più datati della stessa azienda come Monster Hunter Rise, nonostante siano sul mercato da anni, hanno superato Wilds nel periodo considerato.
Quali sono le cause della frenata?
Il quadro è complesso e diverse criticità emergono come fattori potenzialmente determinanti. Primo fra tutti, la versione PC del gioco ha ricevuto numerose segnalazioni di problemi grafici, crash e prestazioni scadenti, innescando valutazioni negative da parte della community.
In secondo luogo, il presidente di Capcom ha indicato che anche il prezzo elevato della console PlayStation 5, combinato al costo del software e delle sottoscrizioni, può aver rappresentato una barriera per molti potenziali acquirenti. Infine, il mercato dei videogiochi nel 2025 appare più competitivo e meno indulgente verso errori tecnici o contenuti post-lancio poco convincenti, rendendo difficile la costruzione di momentum dopo un esordio forte.
Quali implicazioni per Capcom e il brand
Il rallentamento delle vendite di Monster Hunter Wilds ha un effetto immediato anche sulla fiducia degli investitori: dopo l’annuncio dei numeri trimestrali la quotazione azionaria di Capcom ha subito una flessione. Per il franchise Monster Hunter questa fase rappresenta un momento di riflessione: se da un lato la notorietà del brand è elevata, dall’altro la capacità di mantenere interesse e vendite nel medio-lungo termine sembra messa alla prova. Rivedere l’ottimizzazione tecnica, la qualità del supporto post-lancio e la strategia di prezzo appare oggi essenziale.
In conclusione, Monster Hunter Wilds si trova davanti a un bivio: pur avendo registrato un lancio da primato, la frenata nelle vendite successive evidenzia una mancanza di slancio sostenibile. È un monito per Capcom e per l’industria: un debutto esplosivo non basta, serve una traiettoria costante e un prodotto che mantenga la promessa anche dopo l’hype iniziale.
Fonte: Eurogamer
















