
Dal 12 novembre 2025, in Italia, non sarà più possibile accedere liberamente ai principali siti pornografici, senza aver prima dimostrato di avere almeno 18 anni. La decisione dell’AGCOM obbliga 48 portali ad adottare sistemi di verifica dell’età gestiti da soggetti terzi, indipendenti e certificati.
Cosa prevedono i nuovi obblighi
Dal giorno indicato, chi si collegherà da computer a uno dei 48 siti inclusi nella lista sarà reindirizzato a un portale di identificazione attraverso cui un ente esterno accerterà la maggiore età, senza raccogliere nome o cognome dell’utente. Chi invece accederà da smartphone dovrà utilizzare un’app di identificazione analoga al sistema desktop: l’accesso sarà consentito solo dopo il completamento con successo della verifica. Il provvedimento nasce per dare attuazione al decreto legislativo di contrasto all’accesso dei minori e alle regole europee sul digitale, intervenendo sul sistema di “autodichiarazione” fino ad oggi impiegato, che l’AGCOM ha ritenuto insufficiente.
Quali siti sono coinvolti e cosa cambia per gli utenti
La lista comprende portali che producono contenuti pornografici e piattaforme di condivisione dove gli utenti caricano immagini ed estratti vietati ai minori. Per gli utenti maggiorenni la novità principale è che non basterà più cliccare “sono maggiorenne” ma sarà richiesta una verifica formale. I dati personali non saranno condivisi con i siti, grazie al meccanismo di anonimato della verifica esterna.
Per le piattaforme l’impatto è rilevante: dovranno implementare sistemi tecnici di identificazione, sottostare alla regolamentazione sull’accesso da parte dei minori e rischiano sanzioni o blocchi in caso di mancato adeguamento.
Perché avviene ora e quali implicazioni
La decisione si inserisce nel contesto più ampio della tutela dei minori online e del contrasto all’esposizione precoce a contenuti non adatti. L’AGCOM ha sottolineato che l’autocertificazione non basta più in un contesto digitale dove i minorenni possono facilmente aggirare i controlli. La misura segna una svolta nel regolamentare l’accesso ai contenuti per adulti in Italia. Il sistema proposto garantisce il doppio anonimato: il sito non conosce l’identità dell’utente e l’ente terzo non sa quale sito è stato visitato. Questo equilibrio mira a preservare la privacy pur introducendo una barriera concreta ai minori.
In sintesi, dal 12 novembre 2025 l’accesso ai siti per adulti in Italia sarà soggetto a una verifica della maggiore età, senza che lo SPID o la carta d’identità elettronica siano imposti come unica modalità. Per gli utenti maggiorenni cambia la modalità di accesso, per i minori si apre una barriera più stringente. Le piattaforme devono conformarsi o rischiano conseguenze serie. Questo passaggio rappresenta un passo significativo nella regolamentazione del web italiano verso un uso più maturo e protetto dei contenuti online.
Fonte: Huffington Post
















