
Una nuova sfida arriva dal settore delle GPU professionali. Bolt Graphics, giovane azienda americana specializzata in soluzioni grafiche ad alte prestazioni, ha presentato al recente Ubuntu Summit la sua prima linea di schede video basate sull’architettura RISC-V. Il progetto, denominato “Zeus”, è stato pensato per rivoluzionare il rendering cinematografico e la produzione di effetti speciali, con promesse di potenza fino a tredici volte superiori rispetto alla già impressionante RTX 5090 di NVIDIA. Un’affermazione che, se confermata, potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri nel mondo della grafica professionale.
La promessa di una nuova era grafica
Bolt Graphics intende ridefinire il concetto stesso di GPU. La sua architettura “Zeus” è costruita attorno a un sistema multi-chiplet basato su RISC-V, una piattaforma open-source che garantisce flessibilità, personalizzazione e indipendenza dalle istruzioni proprietarie usate dai principali produttori. L’obiettivo dichiarato dell’azienda è quello di creare hardware specializzato nel path tracing, la tecnica di rendering che calcola il comportamento della luce con estrema precisione per ottenere riflessi, ombre e materiali di qualità cinematografica.
Secondo quanto riportato da Tom’s Hardware, i test interni di Bolt mostrano risultati impressionanti in ambiti di rendering avanzato: le simulazioni effettuate sul motore di path tracing evidenziano prestazioni fino a tredici volte superiori a quelle ottenute da una RTX 5090. Tuttavia, si tratta di test pre-silicon, ossia condotti su modelli simulati e non ancora su hardware reale. Anche per questo, la comunità scientifica e tecnica attende di verificare attraverso benchmark indipendenti se tali prestazioni potranno essere confermate nel mondo reale.
Un’architettura pensata per i professionisti del cinema e dell’animazione
L’interesse suscitato da Bolt Graphics non riguarda soltanto la potenza bruta, ma anche la filosofia progettuale. Le GPU Zeus non sono pensate per il gaming o per l’uso domestico, bensì per studi di produzione cinematografica, case di post-produzione e aziende che si occupano di animazione 3D. Il rendering fotorealistico, in questi contesti, è uno dei colli di bottiglia più complessi: scene composte da milioni di poligoni e texture richiedono ore, se non giorni, di elaborazione.
Con Zeus, Bolt punta a ridurre drasticamente i tempi di rendering e a migliorare la qualità dell’illuminazione globale, sfruttando un approccio completamente ottimizzato per i calcoli di ray tracing. L’adozione di RISC-V consente inoltre di creare pipeline personalizzate per software open source come Blender o Houdini, integrandosi nativamente con ambienti Linux e Ubuntu, molto diffusi nel settore del cinema e della computer grafica.
Tra ambizione e realismo
Nonostante l’entusiasmo, diversi analisti invitano alla cautela. Le comparazioni con la RTX 5090, sebbene affascinanti, si basano su scenari estremamente specifici e non ancora verificati in ambito produttivo. Anche il consumo energetico, la gestione della memoria e l’efficienza del calcolo FP32 restano punti da chiarire. Secondo le prime valutazioni di Tom’s Hardware e PC Gamer, il vantaggio di Zeus potrebbe essere circoscritto alle applicazioni di path tracing puro, mentre in altri campi grafici la distanza rispetto a NVIDIA o AMD potrebbe ridursi sensibilmente.
Bolt Graphics, tuttavia, non nasconde la propria ambizione. La società prevede di distribuire i primi kit di sviluppo nel 2025 e di avviare la produzione su larga scala tra il 2026 e il 2027. L’idea è quella di costruire un nuovo ecosistema di rendering professionale fondato su un’architettura aperta, scalabile e completamente modulare. In prospettiva, questo approccio potrebbe ridurre i costi di licenza e favorire una maggiore libertà creativa per gli studi di produzione.
Un futuro tutto da scrivere
Se le promesse di Bolt Graphics verranno mantenute, potremmo essere davanti a una delle più grandi rivoluzioni della grafica professionale degli ultimi decenni. Una GPU capace di superare le prestazioni di una RTX 5090 nel rendering cinematografico aprirebbe la strada a film, serie e progetti animati di qualità ancora più elevata, con tempi di produzione sensibilmente ridotti. Tuttavia, prima di parlare di rivoluzione, serviranno prove concrete: benchmark indipendenti, compatibilità con i software di settore e stabilità operativa.
Per ora, Zeus rappresenta una visione: quella di un futuro in cui la potenza di calcolo non dipenderà più da pochi produttori, ma da un’architettura aperta capace di adattarsi alle esigenze dei creativi. È una promessa audace, e proprio per questo, impossibile da ignorare.
Fonte: Tom’s Hardware
















