Tetsuo Hara entra nella storia: il suo autoritratto accolto nella collezione degli Uffizi

Autoritratto di Tetsuo Hara entra nella collezione degli Uffizi

Un evento storico per il mondo dell’arte e del fumetto: per la prima volta un mangaka entra ufficialmente nella prestigiosa collezione di autoritratti della Galleria degli Uffizi. Il Maestro Tetsuo Hara, celebre autore di Hokuto no Ken (Ken il Guerriero), ha donato un proprio autoritratto al museo fiorentino in occasione del Lucca Comics & Games 2025, suggellando una collaborazione senza precedenti tra la manifestazione toscana, il Ministero della Cultura e le Gallerie degli Uffizi.

Un mangaka tra i Maestri dell’arte occidentale

L’autoritratto di Tetsuo Hara entra ufficialmente nella storia della Galleria degli Uffizi, prima opera di un autore di manga a far parte della collezione. La cerimonia di consegna si è tenuta durante il festival di Lucca Comics & Games 2025, dove il Sensei ha ricevuto il prestigioso Premio Yellow Kid “Maestro del Fumetto”.

Durante la visita ufficiale, Hara ha incontrato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde, e il capo della Segreteria tecnica del Ministero della Cultura, Emanuele Merlino, consegnando personalmente la propria opera. Il gesto simboleggia l’unione tra cultura giapponese e patrimonio artistico italiano, sancendo l’ingresso del linguaggio manga nel pantheon dell’arte universale.

Il riconoscimento del Ministero della Cultura

Nel corso della cerimonia, il Maestro Hara ha ricevuto dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, tramite il suo rappresentante, una riproduzione della celebre statua ellenistica Il pugile a riposo. Un dono dal profondo valore simbolico: la plasticità dei corpi e la tensione epica presenti nei disegni di Hara ricordano le forme scultoree dell’arte classica, motivo per cui la statua è stata scelta come omaggio. La connessione tra l’estetica del Sensei e la tradizione figurativa occidentale dimostra come il manga contemporaneo possa dialogare alla pari con la grande arte del passato.

La mostra “Come un fulmine dal cielo”

Il conferimento del premio e la donazione dell’autoritratto si inseriscono all’interno della mostra Tetsuo Hara: Come un fulmine dal cielo, allestita nella Chiesa dei Servi di Lucca. L’esposizione ha rappresentato un evento straordinario: cento opere originali del Maestro, per la prima volta esposte fuori dal Giappone, hanno raccontato l’evoluzione di un artista che ha saputo unire forza, dramma e bellezza classica nelle sue illustrazioni.

Per l’occasione, le Gallerie degli Uffizi hanno inviato in prestito tre opere del XVI secolo, studi anatomici di Baccio Bandinelli, considerati veri e propri antenati dei “lottatori apocalittici” di Hokuto no Ken. Un dialogo artistico tra Rinascimento e manga che ha affascinato il pubblico e sottolineato la continuità ideale tra l’arte classica e la narrazione visiva moderna.

Un legame tra Firenze e Tokyo

La visita privata di Hara agli Uffizi e al Museo Gucci di Firenze ha consolidato ulteriormente il legame culturale tra Italia e Giappone. L’autore ha espresso profonda ammirazione per la maestosità della collezione fiorentina e per la possibilità di vedere il proprio lavoro accostato ai grandi maestri della pittura europea. Con questa iniziativa, la Galleria degli Uffizi dimostra ancora una volta la volontà di aprirsi ai linguaggi dell’arte contemporanea e globale, riconoscendo il manga come forma d’espressione degna di dialogare con la tradizione artistica più alta.

L’ingresso dell’autoritratto di Tetsuo Hara nella collezione degli Uffizi non è soltanto un traguardo personale, ma un passo storico per il riconoscimento del fumetto come arte internazionale. Dalla forza epica dei suoi personaggi all’eleganza compositiva delle sue linee, Hara si unisce idealmente a secoli di maestri che hanno ritratto se stessi come testimonianza della propria visione del mondo. Un ponte tra Oriente e Occidente, tra la carta del manga e le tele dei geni del Rinascimento.

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