
Secondo quanto riportato da WCCFTech, un campione ingegneristico del processore Exynos 2600 avrebbe fatto registrare nel test Geekbench 6 un punteggio di 4.217 punti in single-core e 13.482 in multi-core. Da un confronto, il chip Apple M5 avrebbe ottenuto rispettivamente circa 4.263 e 17.862 punti. Se validi, questi numeri rappresenterebbero un significativo balzo in avanti per Samsung Foundry dopo anni di gap prestazionale.
Specifiche tecniche e contesto di sviluppo
Il chip Exynos 2600 è prodotto con tecnologia 2 nm GAA (Gate-All-Around) e presenta una configurazione deca-core «1 + 3 + 6» con una core principale a 4,20 GHz, tre performance core a 3,56 GHz e sei efficiency core a 2,76 GHz. L’obiettivo dichiarato è migliorare efficienza energetica e prestazioni rispetto ai precedenti modelli Exynos, oltre a competere con Apple e Qualcomm in fascia alta.
Cosa cambia per smartphone e mercato mobile
Se le prestazioni trapelate saranno confermate, il Exynos 2600 potrebbe segnare un cambio di passo per Samsung: da produttore che spesso rimaneva dietro nei confronti di Qualcomm e Apple a protagonista nella fascia premium. Va tuttavia sottolineato che i risultati sono al momento non confermati ufficialmente, e potrebbero derivare da prototipi ottimizzati o benchmark non certificati. Inoltre, prestazioni elevate solo in benchmark non garantiscono automaticamente un’esperienza reale ottimale (consumi, termica, supporto software).
Quali scenari e che cosa monitorare
Chi punta ad uno smartphone top-di-gamma nel 2026 dovrebbe tenere d’occhio due aspetti. La data di lancio ufficiale del chipset e dei dispositivi che lo incorporano (si parla della serie Galaxy S 26 di Samsung, in arrivo all’inizio del 2026). E l’effettiva disponibilità e ottimizzazione nei mercati internazionali, dato che in passato Samsung ha riservato Exynos per alcuni Paesi e Qualcomm per altri.
In definitiva, il rumor sul Exynos 2600 suggerisce che la corsa all’hardware mobile premium sia tutt’altro che conclusa, e che la differenza tra piattaforme potrebbe farsi sempre più sottile.
Fonte: WCCFTech
















