
La memoria DDR5 ha segnato un nuovo primato: un overclocker ha superato la soglia dei 13.000 megatransfer al secondo (MT/s) utilizzando moduli DDR5 ad alte prestazioni, segnando così un nuovo standard per l’overclock estremo. Il risultato è stato ottenuto con tecnica avanzata di raffreddamento ed hardware ottimizzato, confermando che la DDR5 continua a offrire margini elevati se spinta oltre le specifiche standard.
Come è stato ottenuto
L’operazione è avvenuta su una piattaforma pensata per l’overclock: scheda madre di fascia top, moduli selezionati “high-binned” e raffreddamento estremo, probabilmente azoto liquido o sistemi analoghi, al fine di mantenere la stabilità a frequenze così elevate.
Nel caso specifico, si parla di un modulo che ha toccato circa 13.020 MT/s (o valori molto vicini) nella configurazione utilizzata. Va precisato che queste condizioni sono al limite dell’utilizzo pratico: latenze estremamente elevate, stabilità ottenuta solo in test di benchmark, non in contesti reali quotidiani.
Che significato ha per mercato e utenti
Per gli appassionati di hardware e overclocking, il record rappresenta un nuovo riferimento da superare: la soglia dei 13.000 MT/s appare come un target simbolico ma anche tecnico. Per l’utente medio, l’importanza del dato è più come indicatore della maturità della memoria DDR5 che come parametro da replicare: le memorie da usare quotidianamente raramente richiedono frequenze così spinte, e latenza, stabilità e compatibilità sono spesso più rilevanti. Per il settore dei produttori di moduli e schede madri, questi risultati sottolineano che l’hardware è in grado di margini molto elevati, il che può tradursi in benefici anche per configurazioni “normali” (ad esempio profili XMP/EXPO più aggressivi in uscita).
Limiti e avvertenze
È importante considerare che il setup utilizzato è estremo e non rappresenta la configurazione tipica di un PC da tutti i giorni. Le latenze operative a 13.000 MT/s sono di fatto molto più alte di quelle utilizzate in sistemi “normali”, quindi il guadagno in prestazioni reali può essere marginale rispetto al rischio/complessità. Non tutti i moduli DDR5 e non tutte le piattaforme sono progettate per sostenere overclock così estremi: stabilità, raffreddamento e qualità dei componenti contano tantissimo.
Il superamento della barriera dei 13.000 MT/s con memorie DDR5 è un segnale forte per l’hardware in generale e per l’ecosistema dei PC ad alte prestazioni. Mentre per il grande pubblico resta più un numero da ammirare che un obiettivo concreto, per gli appassionati l’emozione di assistere al limite della tecnologia resta elevata. Resta da osservare come questo tipo di avanzamento influenzerà le specifiche commerciali future dei moduli DDR5 e se qualche di questi cambiamenti si tradurrà in prodotti più accessibili nel tempo.
Fonte: Tech Power UP















