
La società DNSYS, esperta nella produzione di esoscheletri per consumer e attività outdoor, e Kojima Productions, lo studio creatore della saga Death Stranding, hanno annunciato una partnership per realizzare lo Z1 Exoskeleton Pro – Death Stranding 2: On the Beach Limited Edition. Il progetto è descritto come «Ispirato al gioco, progettato per la realtà».
Secondo le comunicazioni ufficiali, l’esoscheletro è stato co-progettato dall’Art Director di Kojima Productions, Yoji Shinkawa, e dal team DNSYS, con lo scopo di trasporre in forma reale il device che l’eroe del gioco indossa e utilizza per attraversare terreni ostili.
Caratteristiche tecniche e funzionali
Lo Z1 Exoskeleton Pro è stato pensato non solo come oggetto da collezione per i fan del gioco, ma come dispositivo funzionale per la mobilità: viene dichiarata un “50% di potenza in più ad ogni passo” e la capacità di scaricare “fino al 200% del peso del corpo” dalle ginocchia durante l’uso.
La durata operativa è indicata in oltre quattro ore con una sola ricarica della batteria. Il dispositivo è stato progettato con materiali leggeri, adatto a un uso prolungato e con un design che richiama gli elementi estetici e tecnici del gioco Death Stranding 2.
Nel sito viene sottolineato che indossarlo è come “portare il mondo di Death Stranding nella vita reale, dove immaginazione e realtà finalmente si connettono”.
Perché un’esoscheletro ispirato a Death Stranding?
La scelta di lanciare un prodotto come questo riflette diverse tendenze convergenti: da un lato l’incremento dell’hardware e dei dispositivi “phygital” legati al mondo dei videogiochi, dall’altro la crescente domanda di oggetti premium che uniscono fandom e funzionalità reale.
Nel caso specifico, il fatto che il dispositivo sia progettato da uno studio di videogiochi e da un produttore di esoscheletri lo rende un esempio di cross-industry innovation: il gioco ispira un oggetto reale, che a sua volta potrebbe rafforzare l’esperienza del fan e ampliare la percezione del brand.
Inoltre questa collaborazione tende a elevare il merchandising a un livello più esperienziale: non si tratta più solo di gadget, ma di oggetti con funzionalità concrete, che possono interessare anche utenti che non siano esclusivamente fan del gioco ma che vogliano sperimentare nuove tecnologie di mobilità.
La Limited Edition è in arrivo con un numero limitato di unità e sarà disponibile a partire dal 2 dicembre 2025. Il prodotto sarà promosso con una campagna social dove gli utenti potranno condividere storie o video sul tema “come l’esoscheletro migliorerebbe il mio viaggio”, usando hashtag come #DS2_DNSYS o #DNSYSExoskeleton, e partecipare a concorsi per aggiudicarsi una unità.
Dal punto di vista tecnico e marketing, è probabile che la disponibilità sarà globale o in selezionati mercati (in particolare Asia e Nord America) con distribuzione online. Il prezzo non è ufficialmente confermato sul sito, ma fonti esterne suggeriscono un costo intorno ai 1.500 USD per la versione Limited Edition.
Gli appassionati del franchise Death Stranding trovano in questo oggetto una connessione tangibile con l’universo narrativo e visivo del gioco. Per chi è interessato alla tecnologia, l’esoscheletro rappresenta una finestra concreta su applicazioni di supporto alla mobilità, outdoor e fitness.
Tuttavia, l’oggetto va considerato con attenzione: non è un prodotto indispensabile per giocare al videogioco, ma un accessorio premium rivolto a una nicchia di mercato. Chi ne farà acquisto dovrà considerare la comodità d’uso, la compatibilità tecnica (peso, dimensioni, batterie) e i costi associati.
La collaborazione tra DNSYS e Kojima Productions con lo Z1 Exoskeleton Pro – Death Stranding 2: On the Beach Limited Edition è un esempio potente di come videogioco e mondo reale possano incontrarsi in un prodotto fisico. Il dispositivo unisce design ispirato al gioco, tecnologia funzionale e una forte narrativa di marca.
Se stai seguendo Death Stranding 2 o sei interessato a soluzioni di mobilità innovative, vale la pena tenere questo prodotto d’occhio. Caratterizzato da un’ambientazione “game-to-reality”, potrebbe rappresentare un passo curioso e significativo nella convergenza tra entertainment e hardware funzionale.
Fonte: DNSYS
















