
Un team di ricerca della Cornell University ha annunciato la creazione del primo microchip neurale a microonde, descritto come un vero e proprio “cervello su chip”. Questo dispositivo è in grado di elaborare segnali ad altissima frequenza e comunicazioni wireless, operando nel dominio delle microonde anziché seguire il tradizionale calcolo digitale.
Una nuova architettura di calcolo
Il chip funziona come una rete neurale analogica, utilizzando guide d’onda sintonizzabili per riconoscere pattern e apprendere dai dati. A differenza dei sistemi digitali convenzionali, che necessitano di cicli di clock e elaborazioni sequenziali, questo microchip lavora a decine di gigahertz, permettendo una gestione più rapida dei segnali e riducendo significativamente i consumi energetici.
Prestazioni e efficienza
Il chip consuma meno di 200 milliwatt e ha dimostrato performance comparabili alle reti neurali digitali, con un’accuratezza superiore all’88% in compiti di classificazione dei segnali wireless. Questa efficienza apre nuove possibilità per dispositivi edge, indossabili o applicazioni mobili che necessitano di elaborazioni rapide senza ricorrere ai server cloud.
Applicazioni future
Le potenzialità del chip sono molteplici: dalla decodifica dei segnali radio al tracciamento radar, dall’elaborazione dei dati digitali alla sicurezza hardware. I ricercatori evidenziano che questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il calcolo analogico, portando le reti neurali in microchip capaci di combinare elaborazione e comunicazione in un’unica piattaforma.
Il “microwave brain” sviluppato dalla Cornell University rappresenta un passo avanti significativo nell’hardware per intelligenza artificiale e calcolo ad alte frequenze. Ancora sperimentale, questo chip mostra come le architetture future possano essere più rapide, efficienti e integrate, aprendo scenari inediti per dispositivi intelligenti, comunicazioni wireless e edge computing.
Fonte: Cornell University










