La visione di Tim Cain sul mondo di Fallout chiarisce cosa è canonico e cosa non lo è

Tim Cain co-creatore di Fallout canon lore videogiochi

Secondo Tim Cain, concetto di “canon” dev’essere definito dal detentore dell’IP, non dai fan. In un video postato sul suo canale YouTube — discusso da PC Gamer — Cain ha spiegato che quando i possessori dell’IP dichiarano cosa è “canon”, quella definizione vale: “se dicono che Harold è un ghoul, allora è un ghoul”. Per quanto lui stesso abbia le sue idee, “non è canon”.

Per Cain questo non è un limite, ma un aspetto positivo: ogni interpretazione personale è libera, e “la parte migliore dell’interpretazione è che non puoi essere sbagliato”. Ciò significa che le speculazioni, teorie dei fan e letture personali mantengono un valore soggettivo, anche se non diventano canoniche.

Perché secondo lui serve chiarezza su autorità e interpretazione

Cain motiva questa visione sottolineando che un videogioco, soprattutto una saga lunga e gestita da più studi, non è opera di un singolo autore — ma il risultato di numerosi contributi e decisioni che cambiano col tempo. Definire canon secondo chi possiede i diritti significa evitare confusione narrativa e contraddizioni: «Non puoi lasciare che siano “i più rumorosi su Internet” a decidere ciò che è vero».

Alla domanda su cosa conti di più — la “intenzione originale degli sviluppatori” o la “versione ufficiale attuale” — Cain risponde che l’intento personale può esistere come visione, ma non è vincolante: ciò che conta davvero è ciò che l’IP owner decide come canon.

Impatto sulle comunità di fan e su saghe come Fallout

Questa posizione può generare dibattito, specie tra i fan appassionati di lore, teorie e speculazioni: le discussioni su “cosa è vero e cosa no” diventano, secondo Cain, una questione di preferenze individuali, non di verità assolute. In una saga complessa come Fallout — dove ambientazione, mutanti, eventi e continuità narrativa si intrecciano attraverso decenni — questo approccio può aiutare a preservare coerenza ufficiale, pur lasciando spazio alla creatività comunitaria.

D’altro lato, significa che certe idee nate durante lo sviluppo originale — interpretazioni personali dello stesso Cain — possono non essere reputate “canon” se l’attuale detentore dell’IP decide diversamente. Come sottolineato dallo sviluppatore stesso, “non sono io a decidere più”.

Fonte: PC Gamer

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