Assassin’s Creed: Ubisoft non rinuncia ai due protagonisti, nonostante le critiche. La scelta è ancora valida

Ubisoft conferma doppio protagonista nei futuri Assassin’s Creed

Nonostante le reazioni contrastanti suscitate da Assassin’s Creed Shadows, dove protagonisti sono due — la shinobi Naoe e il samurai Yasuke — Ubisoft conferma che non intende abbandonare la modalità con doppio protagonista per i futuri titoli della saga, purché ci sia una buona ragione narrativa o ambientale per farlo.

Secondo quanto dichiarato da Simon Lemay‑Comtois, associate game director, la possibilità di proporre due protagonisti rimane uno strumento valido, anche se consapevoli della polarizzazione che può generare tra i fan.

Perché Ubisoft crede ancora nella dualità narrativa

L’idea di avere due protagonisti — con background, stili di combattimento e abilità diverse — è vista da Ubisoft come un modo per offrire maggiore varietà di approccio, permettendo di esplorare lo stesso mondo da punti di vista differenti. In Shadows, Naoe punta su furtività e agilità, mentre Yasuke si basa su combattimento e forza, offrendo esperienze distinte pur condividendo lo stesso contesto.

Secondo Bless Studios, questo approccio non è una concessione alla moda, ma una scelta dettata dalla struttura narrativa e dallo scenario: quando ambientazione e storia lo richiedono, la dualità diventa uno strumento creativo efficace.

Critiche, polemiche e la consapevolezza del rischio

Non mancano però i punti di tensione: il sistema a due protagonisti di Shadows ha attirato critiche, sia sul piano narrativo che su quello di coerenza tematica. Alcuni giocatori hanno lamentato che l’alternanza tra personaggi possa impoverire il legame emotivo con la storia, rendendo meno incisiva l’identificazione con un singolo protagonista.

Il ritorno di una formula già vista — come in Assassin’s Creed Syndicate — riporta in auge i timori di frammentazione narrativa e incoerenze. A questo si aggiungono recriminazioni che in alcuni casi sfociano in attacchi personali verso le scelte creative fatte da Ubisoft.

Quando dualità e narrazione trovano senso

Nonostante le critiche, Ubisoft sottolinea che il ricorso a due protagonisti non sarà una regola fissa, bensì una scelta motivata dal contesto. Il sistema verrà adottato solo “se avrà senso per la storia e per l’ambientazione” — un principio che lascia spazio a una certa flessibilità creativa e che apre a sperimentazioni anche in futuro.

Questo approccio riflette la volontà di non rinunciare alle ambizioni narrative, considerato che ogni capitolo può beneficiare di costruzioni diverse: sotto mentite spoglie, la dualità diventa uno strumento per allargare le possibilità di gameplay e storia.

Cosa aspettarsi per i prossimi Assassin’s Creed

I prossimi titoli della saga potrebbero dunque vedere l’alternarsi di protagonisti o addirittura la presenza di due punti di vista all’interno della stessa storia, sempre a patto che la scelta risulti coerente. Questo può tradursi in una maggiore varietà di esperienze, adattabilità della storia e, potenzialmente, in una più ampia rigiocabilità.

Restano da vedere le reazioni della community: se da una parte molti apprezzano l’idea di esplorare storie diverse, altri temono la perdita di identità e coerenza narrativa. Il successo di questa scelta dipenderà in gran parte dalla capacità di Ubisoft di bilanciare ambizione e coerenza.

Ubisoft non abbandona l’opzione del doppio protagonista: la ritiene ancora un asset valido quando la storia lo giustifica. Nonostante le critiche, la sperimentazione narrativa rimane viva, e la serie Assassin’s Creed continua a evolversi attraverso scelte creative audaci — con l’obiettivo di offrire esperienze sempre varie e ricche, pur mantenendo coerenza e rispetto per le sue radici.

Se vuoi, posso prepararti un’analisi comparativa: tutti i giochi Assassin’s Creed con doppio protagonista fino ad oggi, con risultati e reazioni della critica e del pubblico.

Fonte: GamesRadar

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