
Nel mare di trailer ad alto budget dei The Game Awards 2025, c’è stato un momento in cui il ritmo si è fermato. Lo schermo è diventato scuro, la musica si è fatta minacciosa e una voce fuori campo ha parlato di fuga, malefici e decadenza. Così è stato presentato Decrepit, un gioco indipendente che colpisce subito per una verità quasi rivoluzionaria in un contesto dominato da superproduzioni: è sviluppato da una sola persona.
Il progetto porta la firma di Jammerdal Games, un singolo autore svedese appassionato di soulslike, e fin dai primi istanti del trailer si capisce che questa è un’opera fatta con ossessione, dedizione e una visione estremamente personale.
Un horror gotico che trasforma il soulslike in un incubo in prima persona
La prima cosa che colpisce è la prospettiva: Decrepit è un soulslike interamente reinterpretato in prima persona, con una visuale che richiama Skyrim ma filtrata attraverso un’estetica oscura, disturbante, fatiscente. Tutto è umido, corrotto, minaccioso. Le mura sembrano respirare, i corridoi si stringono, le luci si spengono appena prima che qualcosa si muova nell’ombra.
Il trailer suggerisce una trama essenziale ma potentissima: fuggi dalla prigionia, spezza il maleficio. Niente superfluo, niente orpelli narrativi, solo la brutalità della sopravvivenza in un mondo gotico che sembra un rituale fallito.
Combattimenti corpo a corpo brutali e viscerali
“Brutal melee combat experience set against a gothic backdrop”: basta questa frase per capire in che territorio ci muoviamo. Non si tratta solo di spaventare, ma di mettere il giocatore faccia a faccia con scontri fisici, duri, sporchi. La visuale in prima persona amplifica ogni colpo, ogni errore, ogni apertura. È quel tipo di gioco che ti costringe ad avvicinarti troppo, a rischiare troppo, a sentire il peso di ogni arma come se fosse reale.
È un soulslike, sì, ma filtrato attraverso la claustrofobia dell’horror e una direzione artistica che non concede tregua.
“Rise again and again”: la filosofia souls incontra l’ossessione indipendente
Uno dei messaggi più forti del trailer è “sorgi ancora e ancora”. Un richiamo diretto alla filosofia dei souls, dove la morte è parte del processo di apprendimento, ma qui declinato come un incubo ricorrente. Ogni rinascita sembra più una condanna che una seconda possibilità, e questo rende il tono del gioco ancora più particolare e personale.
Sapere che tutto questo è stato creato da un singolo sviluppatore dà al progetto un’aura ancora più impressionante. È raro vedere un indie con un’identità così definita sin dal primo trailer.
Decrepit punta a diventare un piccolo culto su PC
Il gioco è attualmente previsto per PC via Steam, ed è destinato a entrare subito nel radar degli appassionati di horror e soulslike alla ricerca di qualcosa di diverso, più grezzo, più autentico. L’idea di un souls in prima persona funziona sorprendentemente bene nella sua declinazione gotica e inquietante, e il trailer mostrato ai TGA 2025 lascia trasparire una forte coerenza artistica.
Se Jammerdal Games riuscirà a mantenere questa intensità fino al gioco completo, potremmo trovarci davanti a una delle esperienze horror più personali e disturbanti dei prossimi anni.










