
Il mercato delle memorie RAM per smartphone sta attraversando una fase di forte instabilità, una situazione che potrebbe avere conseguenze dirette soprattutto sui dispositivi di fascia alta dotati di 16 GB e 24 GB di RAM. Secondo le analisi di settore, la combinazione tra aumento dei costi produttivi, pressione sulla supply chain globale e scelte strategiche dei principali produttori di chip sta riducendo la disponibilità delle memorie più avanzate, mettendo in difficoltà anche i grandi brand del settore mobile.
Negli ultimi anni, la RAM è diventata un elemento centrale nell’evoluzione degli smartphone, soprattutto con la diffusione di funzionalità legate all’intelligenza artificiale on-device, al multitasking spinto e al gaming mobile. Le configurazioni da 16 GB e 24 GB rappresentano oggi il simbolo dei modelli premium, ma proprio queste soluzioni sono anche le più complesse e costose da realizzare.
Perché le memorie ad alta capacità sono le più colpite
La produzione di RAM ad alta capacità richiede processi industriali più avanzati e investimenti significativi, fattori che diventano critici in un contesto di mercato instabile. I produttori di chip si trovano a dover bilanciare domanda, costi e margini, e sempre più spesso scelgono di privilegiare settori ritenuti più redditizi, come server, cloud e automotive, a discapito delle memorie consumer più spinte.
Questo porta a una disponibilità ridotta dei moduli necessari per assemblare smartphone con grandi quantità di RAM, costringendo i produttori a rivedere le proprie strategie. In molti casi, le configurazioni da 16 GB o 24 GB rischiano di diventare opzioni limitate a pochi mercati o a tirature molto ridotte.
Flagship sotto pressione e prezzi a rischio
Gli smartphone di fascia alta sono i primi a subire gli effetti della crisi delle memorie RAM. I brand che avevano pianificato modelli con grandi quantità di memoria potrebbero trovarsi davanti a scelte difficili, come rinviare il lancio di alcune varianti, ridurre le configurazioni disponibili o aumentare i prezzi finali per compensare i maggiori costi di approvvigionamento.
Per i consumatori, questo scenario significa una possibile riduzione delle opzioni “future-proof”, quelle pensate per garantire prestazioni elevate anche a distanza di anni. Allo stesso tempo, i produttori potrebbero puntare sempre di più sull’ottimizzazione software, cercando di offrire esperienze fluide anche con quantitativi di RAM inferiori rispetto al passato.
Una crisi legata alla filiera globale dei chip
La difficoltà nel reperire memorie RAM non è un fenomeno isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio che coinvolge l’intera industria dei semiconduttori. Le tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi energetici e i tempi lunghi necessari per aprire nuove fabbriche stanno rallentando la capacità di risposta del settore.
In questo contesto, la produzione di DRAM avanzata non riesce a tenere il passo con una domanda che continua a crescere, soprattutto nel segmento premium. Il risultato è un mercato più selettivo, dove la RAM ad alta capacità rischia di trasformarsi da standard emergente a caratteristica di nicchia.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Nel breve periodo, la crisi delle memorie RAM potrebbe tradursi in smartphone più costosi e meno configurazioni disponibili, in particolare per i modelli top di gamma. Alcuni brand potrebbero scegliere di rallentare l’adozione di 16 GB e 24 GB di RAM, mentre altri potrebbero riservare queste soluzioni solo ai modelli più esclusivi.
Nel medio-lungo termine, molto dipenderà dagli investimenti dei produttori di chip e dall’evoluzione del mercato. Come già accaduto in passato, il settore potrebbe ritrovare un equilibrio, ma al momento gli analisti non prevedono una normalizzazione immediata.
La crisi delle memorie RAM rappresenta una sfida concreta per il futuro degli smartphone di fascia alta. Le configurazioni da 16 GB e 24 GB, sempre più richieste per supportare nuove funzionalità avanzate, rischiano di diventare meno accessibili a causa di costi elevati e disponibilità limitata. In uno scenario in rapido cambiamento, produttori e consumatori dovranno adattarsi, mentre il mercato mobile si prepara a una nuova fase di transizione, dove l’equilibrio tra hardware, software e prezzo sarà più delicato che mai.
Fonte: GSMArena










