Codex Mortis: il primo videogioco creato interamente dall’IA che apre una nuova era nel gaming

Codex Mortis primo videogioco creato interamente con intelligenza artificiale

Negli ultimi giorni del 2025 si è affacciata nel panorama videoludico una novità che potrebbe segnare un punto di svolta nella storia dello sviluppo dei giochi. Si chiama Codex Mortis, un titolo che il suo team di sviluppo presenta come il primo videogioco interamente creato attraverso l’intelligenza artificiale, dalla scrittura del codice alla generazione degli asset visivi e sonori, fino alla musica e ai testi narrativi. La demo di questa creazione è disponibile gratuitamente su Steam e permette di esplorare in prima persona cosa può significare un gioco “AI-made” per il futuro dell’industria.

Codex Mortis si inserisce nel genere action roguelite con meccaniche di tipo bullet hell e sopravvivenza, in cui i giocatori controllano un negromante impegnato a fronteggiare orde di nemici demoniaci e a combinare potenti incantesimi. La struttura di gioco ricorda quella di titoli come Vampire Survivors, pur offrendo una propria identità attraverso un’estetica dark fantasy e una narrativa necromantica. La versione demo disponibile su Steam include modalità in singolo e cooperativa locale, supporto multilingua e una varietà di build che si possono creare combinando incantesimi di cinque scuole magiche diverse.

Un progetto pionieristico nato dall’uso estensivo di AI

Il team dietro Codex Mortis – composto da sviluppatori indipendenti sotto il nome di Grolaf e Crunchfest – ha lavorato per circa tre mesi utilizzando strumenti di intelligenza artificiale per quasi ogni fase del processo creativo e tecnico. Tutto il codice del gioco è stato generato tramite tecnologie come GPT e Claude Code, mentre asset grafici, musica e testi sono stati anch’essi prodotti con AI. L’approccio è definito “vibe coded”, un metodo che sfrutta prompt e strumenti generativi per creare un gioco completo senza un motore tradizionale. (Reddit)

Questa metodologia ha permesso allo sviluppatore di costruire un gioco completo senza dover ricorrere a strumenti tradizionali come Unity o Unreal Engine, utilizzando invece librerie JavaScript come PIXI.js per il rendering e bitECS per la gestione dei componenti di gioco, il tutto impacchettato attraverso Electron come applicazione desktop.

La demo su Steam e le reazioni della community

La demo di Codex Mortis è disponibile da 9 dicembre 2025 su Steam, dove è stata accolta con recensioni “nella media”, con feedback misti dagli utenti. La descrizione ufficiale sottolinea che il titolo è stato “sviluppato al 100% con IA, con codice, arte, suoni, musica e testi generati da algoritmi”. Questa trasparenza sull’utilizzo dell’IA è parte integrante della strategia di marketing e rappresenta un esperimento tanto tecnologico quanto culturale nel mondo videoludico.

La reazione della comunità è stata divisa: mentre alcuni osservatori applaudono l’innovazione e l’uso pionieristico di AI per democratizzare lo sviluppo di giochi, altri critici considerano l’estetica e il design del gioco come un esempio di ciò che l’IA non può cogliere appieno, con asset visivi e sonori percepiti come meno rifiniti rispetto agli standard dei titoli tradizionali.

Un passo importante ma controverso nel futuro dell’industria

Codex Mortis non è certamente il primo progetto a sfruttare strumenti di intelligenza artificiale nel game development, ma è probabilmente uno dei più completi ad essere reso disponibile al pubblico come demo giocabile su una piattaforma diffusa come Steam. Il suo sviluppo solleva questioni importanti sul ruolo dell’IA nella creazione di contenuti digitali, sulle opportunità che questi strumenti offrono agli sviluppatori indipendenti e sulle sfide artistiche e tecniche che emergono quando si dà piena libertà creativa all’intelligenza artificiale.

In un’industria dove sempre più sviluppatori utilizzano tecnologie generative per accelerare il lavoro creativo, Codex Mortis rappresenta forse un banco di prova estremo: dimostra cosa può accadere quando l’IA non è solo uno strumento di supporto, ma la forza trainante dell’intero processo di sviluppo. Il dibattito su questa scelta è destinato a continuare, mentre crescono sia le aspettative che le preoccupazioni su ciò che potrà significare per il futuro dei videogiochi.

Fonte: Steam Store

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