
Larian Studios sta sviluppando Divinity su un motore di gioco completamente nuovo, una decisione tecnica e creativa che nasce dall’esperienza maturata con Baldur’s Gate 3 e dai limiti incontrati grazie all’adattamento di un sistema di regole esterno. In varie interviste recenti, il fondatore e CEO Swen Vincke ha spiegato che il precedente engine, nato principalmente per Divinity: Original Sin 2 e adattato per Baldur’s Gate 3, ha imposto vincoli significativi, spingendo lo studio a reinventare la propria tecnologia di base per il prossimo capitolo della storica serie fantasy.
Questo nuovo Divinity Engine non è semplicemente un aggiornamento grafico, ma una piattaforma creata per liberare completamente il potenziale narrativo, di gameplay e di streaming dei contenuti, offrendo a Larian maggiore libertà di innovare rispetto ai sistemi originariamente concepiti per adattarsi alle regole di Dungeons & Dragons.
Perché un nuovo motore era necessario
Durante lo sviluppo di Baldur’s Gate 3, Larian ha dovuto lavorare con regole tratte da Dungeons & Dragons, un sistema profondamente radicato nel gioco da tavolo che ha richiesto un gran numero di compromessi e adattamenti per funzionare digitalmente. Secondo Vincke, alcune classi e meccaniche D&D introducevano complessità che non si traducevano bene in un videogioco, rendendo l’esperienza più difficile da gestire lato engine, obiettivo e limite che ha influenzato varie decisioni progettuali del titolo.
Con Divinity, Larian ha scelto di liberarsi dai vincoli di un sistema di regole esterno, consolidando un proprio set di regole progettato per videogiochi, che consente maggiore accessibilità e fluidità nel design delle meccaniche. La creazione di un motore completamente nuovo nasce proprio da questa esigenza: un environment tecnico pensato per giochi digitali, capace di supportare narrazione reattiva, panorami più vasti e regole di gameplay più complesse senza dover adattare compromessi da sistemi esterni.
Cosa porterà il nuovo engine a Divinity
Uno degli elementi chiave del nuovo motore è la capacità di gestire contenuti in streaming più avanzati, permettendo ambienti più ricchi e interattivi senza sacrificare performance o fluidità. Questo si traduce in mondi di gioco più dinamici e dettagliati, dove la narrazione e le scelte del giocatore possono avere impatti più profondi e visibili. Vincke stesso ha sottolineato che il nuovo engine permetterà anche presentazioni cinematografiche più elaborate, in linea con la visione ambiziosa di rendere Divinity il gioco più grande e “cinematico” mai realizzato dallo studio.
Inoltre, il nuovo engine consente tecniche di sviluppo più moderne e pipeline più efficienti, come automazione della motion capture e strumenti di test più rapidi, migliorando la produttività del team e introducendo maggiore agilità nel bilanciamento delle regole e delle simulazioni di gioco.
Una lezione dall’esperienza con Baldur’s Gate 3
Il successo di Baldur’s Gate 3 ha portato Larian sotto i riflettori globali, ma ha anche evidenziato come l’adattamento di un sistema complesso come quello di Dungeons & Dragons possa limitare alcune scelte di design e di interazione. Con Divinity, il team sta applicando la lezione appresa: invece di modellare un motore attorno a un regolamento esterno, si crea una piattaforma che nasce per il videogame stesso, sfruttando appieno l’esperienza di sviluppo accumulata in oltre vent’anni di RPG.
Questo non significa che Divinity rinnegherà le sue radici o l’eredità di Original Sin e BG3: al contrario, Larian sta prendendo gli insegnamenti di quei titoli per creare una versione più fluida, potente e adattabile del proprio universo narrativo, con regole e sistemi progettati per videogiochi piuttosto che per la simulazione di una esperienza da tavolo virtuale.
La scelta di sviluppare un nuovo engine per Divinity riflette il desiderio di Larian Studios di superare i limiti tecnici imposti dai motori precedenti, in particolare quelli adattati per Baldur’s Gate 3. Questo motore promette non solo una base tecnica più solida e moderna, ma anche una maggiore libertà creativa e narrativa, consentendo al team di realizzare un RPG più ambizioso, cinematografico e profondo. Per i fan della saga e degli RPG in generale, il nuovo Divinity Engine rappresenta un passo significativo verso un’esperienza più immersiva e dinamica, che si preannuncia come il culmine di oltre due decenni di evoluzione del design di Larian.
Fonte: Restart









