Naughty Dog, lo studio di sviluppo dietro The Last of Us e Uncharted, è finito nuovamente al centro delle critiche per aver imposto ore di straordinario obbligatorio ai propri dipendenti per portare avanti lo sviluppo di Intergalactic: The Heretic Prophet, il suo ambizioso action-adventure sci-fi per PS5. Fonti interne e report di Bloomberg rivelano che, nonostante il lancio sia previsto soltanto per il 2027, molti sviluppatori sono stati costretti a lavorare ore extra per completare una demo interna importante per Sony.
La situazione ha riacceso il dibattito sulla cultura del crunch nei grandi studi di videogiochi, soprattutto perché Naughty Dog in passato aveva promesso di voler ridurre o eliminare queste pratiche dopo le controversie legate ai periodi intensi di lavoro durante lo sviluppo di The Last of Us Part II.
Straordinari obbligatori per completare la demo interna
Secondo quanto emerso, da fine ottobre lo studio ha richiesto ai team di lavorare almeno otto ore di straordinario a settimana, con un limite massimo fissato a 60 ore complessive a settimana per ciascun dipendente. Questa fase, durata circa sette settimane, era finalizzata alla preparazione di una demo che doveva essere valutata dalla casa madre Sony, dopo che Intergalactic aveva accumulato diversi ritardi di sviluppo rispetto alla tabella di marcia.
In aggiunta alle ore extra, Naughty Dog ha temporaneamente revocato parte delle politiche di lavoro ibrido, chiedendo al personale di essere presente in ufficio cinque giorni su sette anziché tre come di consueto, per assicurare la massima collaborazione tra i team nell’ultimo sprint di lavoro.
Reazioni interne e difficoltà personali
La decisione di imporre straordinari ha avuto un impatto concreto sulla vita quotidiana di molti sviluppatori. Secondo vari report, alcuni dipendenti hanno dovuto riorganizzare impegni familiari, come l’assistenza ai bambini o agli animali domestici, a causa del maggiore tempo trascorso in studio.
Fonti informali riferiscono che, dopo la conclusione della fase di overtime per la demo, il ritmo di lavoro dovrebbe tornare alla normalità da qui a gennaio 2026, quando gli sviluppatori torneranno a operare con il consueto programma di tre giorni in ufficio settimanali.
Il dibattito sul crunch nella comunità
La notizia ha riacceso il dibattito sulla cultura del crunch nell’industria videoludica, un fenomeno in cui sviluppatori lavorano per lunghi periodi con straordinari obbligatori per rispettare le scadenze produttive. Per Naughty Dog, questa pratica non è nuova: lo studio è stato spesso criticato per condizioni di lavoro intense durante la realizzazione di titoli come The Last of Us Part II. The Geek
Nel 2024, lo stesso studio aveva affrontato pubblicamente le critiche in un documento che evidenziava l’intenzione di migliorare la cultura lavorativa e ridurre il ricorso al crunch. Tuttavia, questa nuova situazione ha alimentato timori tra alcuni sviluppatori, preoccupati che ulteriori periodi intensi di straordinario possano ripresentarsi più avanti nello sviluppo del gioco. The Geek
Perché accade ora
Al centro della questione c’è la gestione temporale di Intergalactic: The Heretic Prophet, uno dei progetti più ambiziosi di Naughty Dog da anni. Il gioco è stato annunciato ai The Game Awards 2024, ma fino ad ora non sono emersi materiali gameplay significativi e il team ha accumulato ritardi rispetto al piano di sviluppo originario. Secondo quanto riportato, la normalizzazione delle ore extra è stata adottata per “rimettere in carreggiata” il progetto e presentare un demo pronto per l’esame interno, prima di procedere oltre con lo sviluppo completo. Il titolo è atteso con enorme curiosità dalla community PS5 e, con una possibile finestra di lancio fissata per metà 2027, la pressione dei tempi produttivi resta alta.
La conferma che Naughty Dog ha imposto straordinari obbligatori ai propri sviluppatori per lavorare su Intergalactic: The Heretic Prophet sottolinea come il tema del crunch rimanga un nodo critico nel mondo dello sviluppo videoludico AAA. Anche quando uno studio prestigioso tenta di allontanarsi da queste pratiche, le esigenze produttive possono richiamarle alla ribalta, con impatti reali sulla vita lavorativa e personale dei dipendenti. Il ritorno a ritmi più sostenibili è stato annunciato per i prossimi mesi, ma resta da vedere come evolverà la produzione di uno dei progetti più ambiziosi di PlayStation Studios.
Fonte: Bloomberg
