Un mantello dell’invisibilità in grado di sfuggire ai radar. Un nuovo metamateriale porta la fantascienza più vicina alla realtà

Metamateriale radar invisibile per occultamento elettromagnetico

Un team di **ricercatori sudcoreani ha realizzato un tessuto innovativo che si avvicina al concetto di mantello dell’invisibilità “tecnologico”, ma non quello dei film: questo materiale è progettato per nascondere oggetti ai radar e ad altri sensori elettromagnetici, aprendo la strada a potenziali applicazioni in ambito difensivo e di sorveglianza.

Cos’è il metamateriale che sfugge ai radar

La ricerca, pubblicata sulla rivista Small e riportata da Wired, descrive un metamateriale riflettente applicato su un tessuto elastico che assorbe o devia specifiche onde elettromagnetiche, rendendo un oggetto praticamente “invisibile” ai radar convenzionali. L’approccio combina un inchiostro a base di metallo liquido, chiamato liquid metal composite particle (LMCP), con una struttura di rete deformabile che controlla con precisione la propagazione delle onde elettromagnetiche.

Nei test preliminari, il tessuto è riuscito a impedire la rilevazione radar di un logo dell’università su cui era applicato, mostrando capacità di occultamento elettromagnetico non attraverso la trasparenza visiva, ma mediante l’assorbimento e la deviazione delle microonde utilizzate nei sistemi di radar.

Metamateriali: la base scientifica dell’occultamento

Questa tecnologia si basa sulla fisica dei metamateriali, materiali artificiali strutturati ad hoc per guidare e controllare la propagazione delle onde elettromagnetiche in modi impossibili per i materiali naturali. I metamateriali possono manipolare rifrazione e propagazione delle onde con gradazioni di indice di rifrazione progettate, permettendo di “avvolgere” le onde attorno a un oggetto anziché farle interagire con esso — il principio di base della cosiddetta cloaking o occultamento elettromagnetico.

La ricerca scientifica ha già dimostrato che è possibile creare materiali capaci di deviare onde in varie bande elettromagnetiche, incluse microonde, infrarosso e radar, anche se la realizzazione di un vero “mantello invisibile” per tutte le lunghezze d’onda rimane un obiettivo tecnico molto complesso.

Applicazioni e limiti pratici oggi

Il potenziale di tali metamateriali è particolarmente interessante per tecnologie stealth applicate ai radar e ai sistemi di sorveglianza elettronica. Ridurre la sezione radar di un oggetto — ovvero la quantità di segnale riflesso verso un sensore — è un obiettivo chiave nelle applicazioni militari, dalla protezione di veicoli alla difesa aerea. Tecniche di radar cross section reduction (RCSR) basate su metamateriali sono già studiate perché possano integrare questa capacità di occultamento nelle superfici strutturali.

Tuttavia non si tratta di invisibilità visiva come nei film: quello raggiungibile oggi sono tecnologie che nascondono la presenza di oggetti a specifici sistemi di rilevamento elettromagnetico. La luce visibile rimane ancora fuori dalla portata pratica di questi materiali avanzati, e l’efficacia può dipendere fortemente dalla frequenza delle onde e dalle condizioni operative.

Un passo concreto verso l’occultamento elettromagnetico

Sebbene la realizzazione di un “mantello di Harry Potter” rimanga lontana, la ricerca sudcoreana rappresenta uno sviluppo concreto nei materiali in grado di manipolare le onde elettromagnetiche per scopi pratici, con un processo relativamente semplice e potenzialmente scalabile. Metamateriali come quelli descritti potrebbero, nel prossimo futuro, contribuire a nuove strategie di difesa, sensori avanzati e persino applicazioni civili come la riduzione delle interferenze o la protezione di dispositivi critici.

Fonte: Wired

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