Silent Hill: un nuovo corso per la saga horror di Konami e l’obiettivo di pubblicare un gioco all’anno

Silent Hill nuovo corso Konami punta a giochi annuali

Dopo anni di silenzio e incertezza, la saga di Silent Hill sta vivendo una nuova e intensa fase di rilancio, con Konami che ha riconosciuto l’importanza strategica del franchise e sta mettendo in atto un piano a lungo termine per riportarlo ai fasti di un tempo. A dare conferma di questo cambio di passo è stato il produttore della serie, Motoi Okamoto, in un’intervista concessa alla rivista Famitsu, nella quale ha delineato l’ambizione di pubblicare circa un titolo di Silent Hill all’anno.

Il successo recente e il ritorno della saga

Il rilancio di Silent Hill è iniziato con il remake di Silent Hill 2, pubblicato nell’ottobre 2024 e sviluppato da Bloober Team, che ha ottenuto un enorme successo sia di critica sia di pubblico, vendendo oltre 2 milioni di copie in tutto il mondo e consolidando la reputazione del franchise come capolavoro del survival horror. Seguendo questa scia, Konami ha pubblicato nel settembre 2025 Silent Hill f, un nuovo capitolo originale ambientato negli anni ’60 in Giappone e sviluppato da NeoBards Entertainment, che ha superato il milione di copie vendute nel primo giorno e ha dimostrato un interesse commerciale ancora più vivo rispetto alla versione remake di Silent Hill 2.

Questo “duo” di uscite consecutive ha non solo confermato ai fan che Silent Hill non è più un franchise dimenticato, ma ha anche portato Konami a rivedere la strategia complessiva dedicata alla serie, con l’obiettivo dichiarato di mantenere costante l’attenzione e l’entusiasmo attorno al marchio.

La strategia di Konami: un titolo all’anno

Secondo le parole di Motoi Okamoto, Konami punta a offrire un nuovo gioco Silent Hill ogni anno, includendo sia titoli già annunciati che progetti non ancora svelati al pubblico. Questa roadmap ambiziosa nasce dal desiderio di tenere attiva la serie, evitando lunghe pause che in passato avevano fatto perdere slancio alla saga. Nel piano rientrano titoli come Silent Hill: Townfall, atteso nel 2026, e il remake del primo Silent Hill, affidato nuovamente a Bloober Team e previsto per il 2027.

Questa decisione rispecchia un approccio simile a quello adottato da altri franchise horror di successo: anziché puntare su un lungo ciclo creativo diluito nel tempo, Konami intende mantenere il franchise vivo e rilevante ogni anno, offrendo ai giocatori una combinazione di nuove storie, reinterpretazioni di classici e espansioni del mondo narrativo.

Un franchising multimodale e in espansione

Il nuovo corso di Silent Hill non riguarda soltanto i giochi: Konami ha pianificato di rafforzare il brand anche su altri fronti. Una testimonianza di questa volontà è l’adattamento cinematografico Return to Silent Hill, previsto per gennaio 2026, che torna a esplorare l’atmosfera inquietante e simbolica della serie sul grande schermo.

Oltre alle produzioni legate direttamente alla saga videoludica, l’interesse mostrato su più fronti indica che Konami considera Silent Hill un IP capace di attraversare differenti media, mantenendo profondità narrativa e appeal emotivo ben oltre i confini del gaming tradizionale.

Il nuovo orizzonte per fan e nuovi giocatori

Per i fan di lunga data, questo rinnovato impegno rappresenta una risposta alle lunghe attese di contenuti originali dopo anni di stagnazione. Per nuovi giocatori, la prospettiva di un rilascio annuale apre la porta a una serie di esperienze che, pur rispettando le radici psicologiche e l’orrore essenziale di Silent Hill, possono esplorare ambientazioni, temi e meccaniche di gioco sempre diverse.

La promessa di avere un gioco ogni anno non è un semplice slogan: è frutto di un piano strategico radicato nei risultati commerciali e critici recenti, covati attraverso una combinazione di remake di qualità, nuove interpretazioni narrative e una visione coerente del futuro del franchise.

In definitiva, Silent Hill non è più solo un nome del passato, ma una saga con un futuro chiaro e articolato, capace di offrire contaminazioni di horror, narrazione profonda e innovazioni che potranno portare nuovi capolavori nel genere nei prossimi anni.

Fonte: Famitsu

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