Filtro AGCOM contro le chiamate dei call center: funziona, ma proliferano le chiamate dall’estero

AGCOM filtro anti-spoofing blocca chiamate falsificate ma aumentano numeri esteri

Negli ultimi mesi l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha introdotto una serie di misure volte a contrastare le chiamate moleste e fraudolente dei call center, con l’obiettivo di ridurre drasticamente il fastidio che quotidianamente subiscono milioni di cittadini. I risultati finora ottenuti indicano che il filtro anti-spoofing implementato dall’Autorità sta funzionando, ma, allo stesso tempo, ha portato a un significativo aumento delle chiamate provenienti dall’estero, rendendo il fenomeno più visibile e apparentemente persistente.

Un filtro che blocca numerazioni italiane contraffatte

Il problema principale affrontato dall’AGCOM riguarda lo spoofing, una tecnica utilizzata da call center e truffatori per mascherare il numero di origine di una chiamata facendolo apparire come un numero italiano, spesso mobile o fisso, in modo da spingere il destinatario a rispondere. A partire dal 19 novembre 2025 è entrata in vigore la seconda fase del filtro anti-spoofing, che non solo blocca le chiamate da numeri fissi italiani falsificati, ma intercetta anche quelle da numeri mobili contraffatti che sembrano nazionali ma arrivano dall’estero.

I dati comunicati dagli operatori telefonici e dall’AGCOM evidenziano un impatto significativo: tra il 19 e il 30 novembre sono state bloccate circa 49,3 milioni di chiamate illecite che utilizzavano numeri italiani falsi, pari a oltre 4 milioni di telefonate al giorno. Questo ha determinato un drastico calo del traffico telefonico spam con prefissi italiani, passata da una media di circa 26,8 milioni di chiamate prima dell’attivazione del filtro a circa 7,4 milioni al giorno dopo la messa in funzione della nuova fase.

L’aumento delle chiamate dall’estero

Se guardiamo ai numeri complessivi, tuttavia, emerge un fenomeno interessante: le chiamate aggirate dai call center con numerazione estera sono aumentate in modo significativo. Prima del 19 novembre, la media giornaliera di chiamate da prefissi esteri rappresentava circa il 19 % del totale, ma dopo l’attivazione del filtro anti-spoofing questa quota è salita fino al 74 % del traffico complessivo in ingresso. Questo spostamento indica non tanto una riduzione delle attività illecite in assoluto, quanto una modifica delle strategie adottate dai call center, che ora si spostano su numerazioni straniere non soggette alle limitazioni italiane. DDay.it

Il risultato è un quadro in cui le telefonate fastidiose non sono sparite, ma ora sono più facilmente riconoscibili dal cittadino, proprio perché i numeri mostrati sul display riportano un prefisso estero, come quelli inglesi, tedeschi o danesi, al contrario di prima quando potevano apparire come normali numeri italiani. In tal senso, il filtro AGCOM ha reso più evidente il fenomeno e più semplice per gli utenti evitare di rispondere a chiamate sospette.

Limiti del filtro e crescita delle tattiche dei call center

È importante sottolineare che i filtri anti-spoofing non possono bloccare tutte le telefonate indesiderate. Le misure AGCOM sono efficaci nel riconoscere e bloccare chiamate con numerazioni italiane false, ma non impediscono le chiamate che arrivano veramente dall’estero e che mostrano un numero straniero autentico sul display. Per questo motivo, molti call center hanno semplicemente spostato le loro operazioni all’estero o utilizzano numeri esteri reali, una strategia che al momento sfugge ai filtri nazionali.

Inoltre, trattandosi di un fenomeno globale e altamente dinamico, le telefonate indesiderate non scompariranno completamente, secondo le autorità e gli esperti. I responsabili di queste attività possono anche spostarsi verso altre piattaforme, come messaggi su social o app di comunicazione, dettando così nuove sfide per le autorità nazionali che cercano di difendere i consumatori.

Quali sono i vantaggi concreti per gli utenti

Nonostante i limiti, gli utenti italiani percepiscono i benefici del filtro: le chiamate con prefissi italiani falsificati — che in passato molte persone potevano confondere con comunicazioni legittime di amici, colleghi o servizi ufficiali — sono notevolmente diminuite, riducendo la probabilità di cadere in truffe o di perdere tempo rispondendo a numeri che sembrano affidabili ma non lo sono.

Il fatto che la maggior parte delle chiamate indesiderate ora arrivi da numeri esteri rende più facile per molti ignorare i numeri internazionali sospetti, sapendo che probabilmente si tratta di telemarketing aggressivo o di tentativi di frode, piuttosto che di contatti legittimi.

Verso un contrasto globale dello spam telefonico

Molti analisti osservano che per affrontare pienamente il fenomeno delle chiamate moleste servirebbe un filtro anti-spoofing a livello mondiale, ovvero uno standard internazionale condiviso tra gli operatori e le autorità nazionali. Tuttavia, mentre non esiste ancora un sistema unificato globale, l’intervento AGCOM rappresenta un importante passo avanti nella protezione dei consumatori italiani, migliorando la trasparenza e la sicurezza delle comunicazioni telefoniche.

Fonte: DDay

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