Lara cercava la grande avventura. Invece è stata l’avventura a trovare lei.
Nel corso dei suoi 17 anni di storia la serie Tomb Raider ha imboccato varie direzioni, non sempre azzeccando la strada giusta e comunque senza mai ripetere l’exploit dei primi capitoli firmati da Core Design. Era necessario rimettere in discussione tutto per poter puntare nuovamente in alto. Ed è quel che ha fatto Crystal Dynamics con il reboot di Tomb Raider del 2013, di cui questa Tomb Raider Definitive Edition rappresenta la riproposizione su console nextgen. La giocabilità è stata drasticamente modificata rispetto al passato, prendendo spunto da produzioni come Uncharted. Quindi con un mix di elementi platform, azione e avventura. Conditi con sequenze cinematiche di grande impatto. Mantenendo però sempre come cardine gli elementi fondanti del gameplay di Tomb Raider: ovvero il gusto dell’esplorazione e gli enigmi ambientali. Ma aggiungendo un forte elemento di introspezione. E indugiando sulle emozioni della protagonista. Il pretesto è offerto dal passato di Lara. Dalla sua prima grande avventura in solitaria, alla ricerca dell’antico regno Yamatai della regina Himiko. Inseguendo questo traguardo Lara si imbarca su una nave ma fa naufragio su un’isola misteriosa situata nel mezzo del famigerato triangolo del Drago. Qui viene messa ko e catturata. Inoltre l’isola è popolata da un antico culto e disseminata di relitti della seconda guerra mondiale. L’inizio della storia è decisamente turbolento. E lo svolgimento non risparmia i colpi di scena!
Nelle fasi di combattimento Tomb Raider Definitive Edition si trasforma in un vero e proprio shooter con un sistema di copertura attiva e possibilità di attacchi in corpo a corpo.
Nel corso della trama Lara si troverà ad affrontare i misteri dell’isola ma soprattutto le proprie paure in un viaggio che la porterà ad essere l’avventuriera coraggiosa e un pizzico spregiudicata che abbiamo imparato a conoscere. All’inizio del gioco saremo sprovvisti di tutto. Armi, cibo e attrezzature. E per poter sopravvivere all’isola, ai suoi abitanti e ai tanti pericoli dovremo via via procurarceli. Armati di arco e frecce dovremo ad esempio cacciare animali selvatici. Un’altra novità è l’elemento RPG. Le azioni di gioco ci ricompenseranno con punti esperienza che potremo usare per sbloccare nuove abilità. Inoltre raccogliendo i materiali sparsi per i livelli potremo potenziare le nostre armi, tra cui l’arco, l’ascia e le immancabili armi da fuoco. Sbloccare nuove abilità ci permetterà di raggiungere luoghi prima inaccessibili in zone magari già esplorate. Quindi spesso dovremo tornare sui nostri passi per recuperare una grandissima quantità di oggetti collezionabili sparsi per i livelli di gioco, che tra l’altro aggiungeranno tasselli importanti alla trama e ci permetteranno di conoscere più a fondo i vari protagonisti.
Lo svolgimento della trama è lineare. Non siamo di fronte ad un free roam. Ma per completare sfide e sbloccare i collezionabili come già detto servirà un certo backtracking. Gli spostamenti sono facilitati dalla presenza dei campi base, una rete di checkpoint che permette di muoversi istantaneamente da un campo all’altro. Mentre gli ambienti variano da scenari aperti a cunicoli claustrofobici
Il parallelo con Naughty Dog non si ferma alle meccaniche di gioco ma prosegue nella cura certosina riservata a questa produzione.
Nelle fasi di combattimento questo Tomb Raider Definitive Edition si trasforma in un vero e proprio shooter con un sistema di copertura attiva e possibilità di attacchi in corpo a corpo. Anche se si potrà optare per un approccio stealth, prendendo di sorpresa i nemici e facendoli fuori silenziosamente da vicino oppure dalla distanza con l’arco. I controlli sono stati resi molto più intuitivi e in linea con le necessità di un moderno action adventure. E permettono a Lara di esibirsi agilmente nel consueto repertorio di acrobazie. Sono presenti anche sequenze stealth e occasionalmente il gioco metterà alla prova i nostri riflessi attraverso dei quick time events. Ma non preoccupatevi di sbagliare. Il gioco nel caso vi farà ripartire pressoché dallo stesso punto Peccato per l’intelligenza artificiale non proprio brillante degli avversari, che tendono ad essere un po’ troppo statici e a ricorrere sempre alle stesse azioni
Gli enigmi ambientali restano un punto cardine dell’esperienza di Tomb Raider. E in questo reboot troverete pane per i nostri denti. Alcuni enigmi saranno basati sull’engine fisico. Altri sull’uso di determinati strumenti come la torcia. L’abilità chiamata istinto di sopravvivenza alla pressione di un tasto vi permetterà di identificare gli oggetti con cui interagire all’interno di un ambiente.
Le azioni di gioco ci ricompenseranno con punti esperienza che potremo usare per sbloccare nuove abilità.
Il comparto grafico ha subito un profondo restyling in questa Tomb Raider Definitive Edition, vestendosi a festa per il debutto su nextgen. Troviamo quindi risoluzione FullHD, texture 4 volte più dettagliate ed effetti particellari a gogo. Polvere, pioggia, fumo, fiamme ed esplosioni a rendere ancora più immersivi gli ambienti in cui si muoverà Lara. Le interazioni fisiche ora sono più accurate. Anche le animazioni della protagonista sono state rese più fluide e realistiche. E il suo volto è stato cambiato, per renderlo ancora più espressivo. Nell’insieme questi miglioramenti permettono di cogliere ogni più piccolo dettaglio dei personaggi e dell’ambiente di gioco e danno ancora più profondità ad una storia che già ha saputo conquistare gli appassionati del genere action adventure, rilanciando la figura della bella archeologa. Ottimo il doppiaggio in Italiano, con una bravissima Benedetta Ponticelli a dar voce al personaggio di Lara. In aggiunta al single player che vi terrà impegnati per più di 10 ore questa Tomb Raider Definitive Edition offre anche un comparto multiplayer competitivo. Con quattro modalità abbastanza classiche tipo deathmatch, free for all e modalità a obiettivi. Insomma di carne al fuoco ce n’è davvero parecchia. Anche se non è il multiplayer il punto forte di questo titolo.
Il suo volto è stato cambiato, per renderlo ancora più espressivo.
La serie Tomb Raider che tanto ha dato ora prende. E prende spunto da giochi come il già citato Uncharted, ma anche serie televisive come Lost. Il parallelo con Naughty Dog non si ferma alle meccaniche di gioco ma prosegue nella cura certosina riservata a questa produzione. Dall’ambiente all’interazione con lo stesso, alle animazioni della protagonista, alla caratterizzazione dei personaggi, alla storia fortemente cinematografica e coinvolgente. Il reboot di Tomb Raider è uno straordinario nuovo inizio per la serie. Un ritorno ai fasti del passato. E una celebrazione del mito di Lara. Oltre che uno dei migliori action adventure in circolazione.
Questa Tomb Raider Definitive Edition è un acquisto irrinunciabile per qualsiasi fan di Tomb Raider che non avesse giocato il reboot uscito nel 2013. Se invece ci aveste già giocato sappiate che non troverete nuovi contenuti e le sole migliorie lato grafica non giustificano l’acquisto del gioco a prezzo pieno.