Pokémon Uranium: ecco il fan game che sembra ufficiale

Pokémon Uranium non è il tipico gioco fan-made di Pokémon: prendendo ispirazione da luoghi reali come Rio de Janeiro, il titolo propone ambientazioni piuttosto diverse da quelle di Game Freak, nonostante somigli incredibilmente ai giochi originali della serie per stile e cura ai dettagli.

Come al solito vi troverete in un mondo abitato da mostriciattoli tascabili, in cui avrete l’obiettivo di conquistare le otto medaglie nelle palestre; tuttavia vi imbatterete in pokémon mai visti prima, che gli sviluppatori hanno creato ex novo. Per quanto riguarda la trama, sarete un ragazzino di 13 anni costretto a lasciare casa: il tutore non si può prendere più cura di lui e, pertanto, egli accetta un incarico alquanto stimolante… completare il Pokédex.

È interessante notare, inoltre, come Pokémon Uranium presenti un nuovo tipo di pokémon: quello nucleare, che evidentemente dà il nome al gioco. Si tratta di un tipo piuttosto particolare, che gli sviluppatori descrivono così: “Le radiazioni fuoriuscite dalle centrali nucleari hanno conferito un potere distruttivo ai pokémon di tipo nucleare: le creature appartenenti a questo tipo sono selvatiche, corrotte e non ascolteranno il proprio allenatore, colpendo qualsiasi cosa gli si pari davanti. Il solo modo per sconfiggerli è attaccarli velocemente, in quanto sono abbastanza instabili: sebbene i loro attacchi siano super efficaci contro tutti gli altri tipi, di contro sono anche deboli alle offensive delle altre creature.”

Altre novità: in Pokémon Uranium gli allenatori potranno parlare con i propri mostriciattoli tascabili grazie a uno strumento chiamato Pokémon Speech Translator. Si tratta di un oggetto molto prezioso e si suppone che qui entrino in gioco “i cattivoni”, disposti a tutto per ottenerlo.

Pokémon Uranium sembra un progetto incredibilmente ambizioso e il suo sviluppo ancora non si è concluso. Tuttavia, avete la possibilità di scaricare la versione beta andando qui. Di seguito vi lasciamo un gameplay video del gioco.

FONTE: Kotaku