Home Approfondimenti Abandoned: Blue Box Game Studios tutta la storia, cosa c’entrano Hideo Kojima,...

Abandoned: Blue Box Game Studios tutta la storia, cosa c’entrano Hideo Kojima, Konami, Bloober Team e Silent Hill

abandoned-blue-box-game-studios

1 Una indagine che andava fatta

Ci riserviamo il diritto di sbagliare. Bisogna subito farlo presente dato l’argomento del quale stiamo per parlare. Abandoned, titolo in sviluppo presso Blue Box Game Studios, è diventato fin dal suo annuncio oggetto di speculazioni, rumor, teorie al limite del complottismo più fantasioso. Abbiamo deciso di provare a indagare sulla faccenda.

Ci siamo chiesti se Abandoned sia davvero soltanto un videogioco nato sotto una cattiva stella. Cosa ha spinto Sony a dare fiducia a degli sviluppatori che, sulla carta, non hanno mai pubblicato nulla di concreto o memorabile. Come può Hasan Kahraman, volto della compagnia, aver ottenuto il benestare di una delle aziende maggiori in campo videoludico? C’entrano davvero Hideo Kojima, Konami e quel Silent Hills ‘abbandonato’ nel 2015?

Per rispondere a queste domande dobbiamo provare a raccontarvi una storia e per raccontarvi una storia dobbiamo ripartire dall’inizio. Fate attenzione: è una storia fatta di coincidenze, dubbi, verità dette solo a metà e celate dietro un intricato dedalo di informazioni spezzettate per il web.

2 Perchè è nata la Kojima Conspiracy? Cosa c’entra Blue Box Game Studios

Blue Box Game Studios, l’azienda responsabile dello sviluppo di Abandoned è nata a Leiden (Olanda) nel lontano aprile 2015 come citano i documenti disponibili online. Quella data, per molti insignificante è, invece, per i fan di Hideo Kojima e Silent Hill un momento fondamentale. Il 27 di quel mese del 2015 scoprivamo – attraverso Polygon – che Konami avesse imposto uno stop forzato ai lavori su Silent Hills, quinto capitolo della serie curato dal papà di Metal Gear. Si trattò del primo atto nel lungo processo di separazione tra Kojima e Konami. Già il 9 di aprile 2015 Donna Burke, con alcuni post su twitter, aveva svelato un divorzio avvenuto.

La cantante fu poi costretta a ritrattare le sue stesse dichiarazioni. Lei e Akio Otsuka (voce Giapponese di Solid Snake e Venom Snake), si prodigarono nel tentativo di smentire una voce che rischiava di affondare Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, oramai prossimo all’uscita. L’azienda stessa si impegnò a stroncare ogni rumor con dei comunicati ufficiali.

L’ufficialità del divorzio Konami/Kojima sarebbe arrivata solo più avanti, a seguito del controverso divieto imposto dalla compagnia al suo ex sviluppatore di ritirare il premio ottenuto dal titolo ai Game Awards (Best Action Game, ndr). Un episodio commentato negativamente anche da Geoff Keighley in diretta dal palco. “Inconcepibile” disse l’host della serata.

Superato l’evento si procedette a formalizzare la separazione e le seconde nozze tra Hideo e PlayStation sancito da una stretta di mano tra il fondatore di una rinnovata Kojima Productions e Andrew House, allora CEO di Sony Interactive Entertainment prima dell’avvento di Shawn Layden.

Announcing a new partnership with one of the most celebrated game developers in history

Su questo curioso caso di separazione furono fatte le speculazioni più varie. La prima vedeva una Konami decisamente arrabbiata per il supposto ritardo col quale procedevano i lavori su The Phantom Pain. Il costo di 80 milioni di dollari (allora un record per un gioco come quello, dati Nikkei) sembra non sia piaciuto ai vertici di Konami che temevano di non rientrare dell’investimento.

Per la cronaca, dopo appena 48h nei negozi, del titolo erano state vendute 3 milioni di copie. Un successivo report di Adobe, condiviso da Venture Beat, racconterà di introiti pari a 179 milioni di dollari (oltre il doppio del budget impiegato) incassati nel primissimo giorno!

La questione si risolse con l’annuncio di una data di uscita fissata al 1 settembre 2015. Il gioco arrivato nei negozi aveva palesemente bisogno di ulteriore lavoro. Per stessa ammissione di Kojima e Konami, mancava almeno una missione che avrebbe dovuto chiudere uno degli archi narrativi. I dataminer individuarono poi indizi di un ulteriore capitolo interno al gioco di cui, però, non si seppe mai più nulla.

A questa ricostruzione, che mescola supposizioni e fatti, se ne affianca un’altra, più azzardata ma che alla luce dei fatti recenti – e dell’accostamento con Abandoned – sembra più plausibile. Sul sito francese Gameblog, a giugno 2020, viene pubblicata una teoria secondo la quale la reale causa del licenziamento di Kojima sia da ricercare in una supposta pratica scorretta da parte dell’autore che, stando alla ricostruzione fatta dal sito, avrebbe deviato parte dei fondi destinati a The Phantom Pain su Silent Hills contro il consenso di Konami che, invece, aveva previsto un team molto più ridotto per il gioco horror. L’articolo attirò l’attenzione della rinnovata Kojima Productions che smentì categoricamente la ricostruzione.

Rivedendo la timeline degli eventi ricordiamo come cruciale sia il mese di Aprile 2015. Quel mese segna, nell’ordine: le prime voci di un licenziamento di Kojima, la cancellazione del progetto P.T. – Silent Hills e la fondazione di Blue Box Game Studios.

3 Prima di Abandoned: Rewind

Blue Box Game Studios ha sede in Olanda e, dal giorno della sua fondazione ha iniziato lo sviluppo del titolo Rewind. Avrebbe dovuto trattarsi di un survival Horror per PC, VR e console. Per finanziare il progetto la compagnia provò ad avviare una campagna Kickstarter. L’obiettivo dichiarato di 10.000 dollari non venne mai raggiunto. Raccolti appena 175 dollari in totale.

Lo sviluppatore – Blue Box Game Studios – ha ufficialmente chiuso la campagna il 6 aprile 2015. Ben 10 giorni prima la supposta scadenza fissata al 16 aprile 2015. Del titolo però si continuerà a parlare come se fosse ancora un progetto in divenire, almeno fino al settembre 2015. Il 12 di quel mese “SneakyWarrior” (nome utente di Hasan Kahrman) lascia un breve update sulla pagina Steam dedicata al titolo.

Ad ottobre 2016, Blue Box Game Studios posta sulla pagina Kickstarter un ultimo aggiornamento col quale annuncia che i lavori su Rewind sarebbero comunque andato avanti. Anche il sito internet dedicato al gioco è sopravvissuto almeno fino ad ottobre 2016. Osservandone le varie versioni con l’ausilio della WayBack Machine scopriamo come mano a mano Blue Box Game Studios avesse rinunciato alle varie versioni del gioco per concentrarsi esclusivamente su quella PlayStation 4.

Da quel momento la storia di Blue Box Game Studios si fa più fumosa e costellata di progetti simili a Rewind. Avviati e mai portati a termine. Abbandonati, è proprio il caso di dirlo, al loro destino.

Curiosamente, ancora nel luglio 2015, Kahraman concedeva interviste riguardo proprio Rewind. Nel numero 293 di GameMaster, Kahraman parlava del gioco come ancora in sviluppo. L’autore citava anche le fonti di ispirazione come Fatal Frame e Silent Hill.

Si parla ancora di Rewind nel settembre 2015. Come vi abbiamo anticipato nello scorso articolo, Hasan lascia un messaggio di aggiornamento sulla pagina Steam del gioco annunciando che i piani su Rewind fossero cambiati. Da quel momento si sarebbe trattato di un titolo tripla AAA completamente rifinito e che il vecchio concept, anziché essere scartato, sarebbe divenuto un gioco totalmente nuovo. Ed è andata più o meno così. Di Rewind, in realtà, non si seppe più nulla.

Non è ancora però il momento di parlare troppo approfonditamente di Abandoned. Come confessato dagli stessi developer lo sviluppo è tuttora in alto mare. Almeno, questo avevano detto in una nota pubblicata su Instagram e poi rimossa.

Rewind: Voices of the Past - Kickstarter Demo Video

4 Prima di Abandoned: The Lost Tape

Di lì a poco, Blue Box Game Studios, annuncia The Lost Tape. Si tratta del concept di Rewind inizialmente scartato e che, stando alle informazioni sparpagliate in rete, sarebbe dovuto uscire in esclusiva PC con supporto VR. In teoria, questa volta, il doversi impegnare nello sviluppo per una sola piattaforma potrebbe giocare a favore del team. Così non è. Del titolo non rimangono tracce sul web. L’unica con una parvenza di affidabilità è la pagina di Mod DB che ci avvisa di come lo sviluppo sia stato interrotto nel 2015 e che, dunque, la pagina di mod dedicate al titolo sia stata archiviata.

È curioso notare come il titolo del gioco somigli – anzi, sia quasi identico – al cofanetto contenente la colonna sonora originale di The Phantom Pain. Si tratta di un’edizione molto particolare della colonna sonora di Metal Gear Solid V – The Phantom Pain. The Lost Tapes (al plurale, da non confondere col titolo del gioco di Blue Box Game Studios) contiene soltanto i brani originali composti per MGS V da Ludvig Forssell (più due di Steve Henifin). Il cofanetto è stato pubblicato nel marzo 2016.

Certo. Si tratta solo di un nome, tra l’altro molto generico (anche il rapper Nas, nel 2002, aveva prodotto un album con lo stesso nome). Le tempistiche, inoltre, sembrano non combaciare alla perfezione. Il gioco di Blue Box Game Studios, tenendo buona la pagina di Mod DB, esisteva già alla data del 10 settembre 2015. Il nome dell’ultima parte di soundtrack venne reso noto solo a novembre attraverso un tweet di Michael Schneider.

Anche questo gioco, alla fine, non riuscì a raggiungere lo stato di completa maturazione. Dopo pochi mesi di The Lost Tape non si seppe più nulla. Si tratta del secondo progetto consecutivo chiuso dalla compagnia prima di arrivare alla pubblicazione.

La storia di Blue Box Game Studios non è ancora conclusa, anzi. Quelle che sembrano pessime premesse andranno solo peggiorando.

5 Blue Box Game Studios: la parentesi Mobile

Blue Box Game Studios nell’analisi condotta fino a questo momento si è dedicata a progetti decisamente ambiziosi per uno studio indipendente. Il primo gioco, Rewind, si è trasformato in The Lost Tape. Nessuno dei due è riuscito a raggiungere la forma di gioco completo. Abbandonati questi progetti, l’azienda guidata da Hasan Kahraman si è spostata su progetti più piccoli ma decisamente più alla portata di una realtà come la loro che, secondo i documenti disponibili, impiega tra le 10 e le 50 persone.

Il biennio 2017-2018 vede l’azienda cimentarsi nella realizzazione di due titoli mobile. Il primo di questi è The Whisperer. Il titolo è rimasto disponibile per pochissimo tempo sul playstore Android prima di essere rimosso. Anche in questo caso, siamo di fronte ad un videogioco che ha come tematica principale l’investigazione del paranormale attraverso i fenomeni EVP (Electronic Voice Phenomenon) già affrontato in Rewind e The Lost Tape.

Proprio da questi due giochi sembra essere nato The Whisperer. Rewind, infatti, almeno in un primo momento, prevedeva la pubblicazione di una versione mobile. Il progetto non venne sviluppato oltre, affermò Kahraman sul log di Steam, a causa delle limitazioni tecniche imposte dagli smartphone. Troppo poco potenti per contenere ciò che aveva in mente. Il titolo, come vi abbiamo detto, non è più disponibile attraverso lo store ufficiale Android ma è possibile reperire una copia dell’APK attraverso il sito APKCombo. Purtroppo l’applicativo non funzione ma i file sono disponibili nel caso si volesse procedere ad un data-mining.

The Whisperer: A Paranormal Investigation Game Android GamePlay

Dallo stesso sito possiamo accedere anche al secondo titolo mobile sviluppato da Blue Box Game Studios, Tales of The Six Swords (vi avvisiamo che l’app, anche in questo caso, non funziona). Anche questa volta siamo di fronte ad un lavoro lasciato a metà. Lo sviluppo di Tales of The Six Swords è stato interrotto quando il titolo si trovava ancora in versione Alpha. Per una volta, però, assistiamo al tentativo di approcciarsi ad un genere completamente diverso dal precedente: basta horror, si passa ad un JRPG. Curioso notare come l’immagine scelta come icona del gioco somigli parecchio a Taiga Aisaka di Toradora.

Sempre a proposito di giochi per mobile. Nel 2020 viene annunciato, attraverso il blog presente sul sito ufficiale di Blue Box Game Studios, l’inizio dei lavori su una versione particolare di Rewind. Il mese è agosto. Gli utenti in possesso di un cellulare Android avrebbero dovuto poter accedere al Google Play Store per scaricare due diverse versioni del titolo. Una demo gratuita ed una ‘completa’ a pagamento per poco meno di due sterline. O, almeno, così prometteva il sito. Ovviamente nessuna notizia venne data in seguito.

6 Prima di Abandoned: Unseen Faces

Torniamo indietro al 2017. Facendo un breve riassunto, all’epoca Blue Box Game Studios aveva tra le mani The Lost Tape (ufficialmente ancora in sviluppo) e due app mobile che richiedevano degli aggiornamenti. Nonostante per le dimensioni dello studio affrontare questi problemi fosse già una sfida impegnativa, Hasan Kahraman decide di lanciarsi in una nuova iniziativa. Nel marzo di quell’anno si fa largo la notizia di Unseen Faces, titolo – lo avete indovinato – a tinte horror incentrato su – dai che ci siamo – l’indagine del paranormale. In questo caso, la novità è rappresentata dalla natura multiplayer in co-op del titolo che avrebbe connesso fino a quattro videogiocatori nella stessa partita.

Di Unseen Faces non rimane quasi alcuna traccia sul web. L’unico modo per scavare un po’ è affidarsi alla Wayback Machine che ci consente di accedere ad una vecchia versione della pagina creator di IndieDB. Sul sito notiamo che ancora al 2018, Blue Box Game Studios (attraverso l’account Tiny Particles) rispondeva ai commenti degli utenti promettendo che una versione demo sarebbe arrivata a breve, subito dopo avere risolto – chi l’avrebbe mai detto – alcuni problemi tecnici.

Come già abbiamo avuto modo di vedere tante, troppe volte in questa storia, quella promessa non ebbe seguito. Unseen Faces rimase un progetto incompleto. Altra medaglia alle incompiute da appuntare al petto di Blue Box Game Studios e Hasan Kahraman.

7 Prima di Abandoned: The Haunting

Ci siamo quasi. The Haunting è l’ultimo progetto targato Blue Box Game Studios prima di Abandoned. L’annuncio risale all’ottobre del 2020. Se non lo avete giocato, è perfettamente normale. Nemmeno questo titolo è mai riuscito a superare lo stadio embrionale. Una perpetua maledizione che sembra colpire ogni progetto promosso da Kahraman.

Anche in questo caso pare che ogni traccia sia stata insabbiata dalle intemperie dello scorrere del tempo. Fortunatamente, grazie alla oramai fedele WayBack Machine, riusciamo a raggiungere le vecchie pagine dedicate su IndieDB e, cosa più importante, la vecchia pagina di Early Access su Steam. Lo store di Valve ha ospitato una pagina dedicata a The Haunting per un breve periodo di tempo. Da lì, era possibile pre-ordinare una copia del gioco a circa 20 dollari.

Quelle copie non sono mai arrivate. L’ultimo aggiornamento dello sviluppatore risale a dicembre 2020. Con la patch-note veniva spiegato agli utenti che avrebbero giocato ad una versione Alpha del titolo. Era disponibile solo una prima parte che sarebbe stata aggiornata mano a mano con i nuovi contenuti. Suona familiare questa promessa? Sì, esatto. Stessa cosa. La nota, tra l’altro, avvertiva gli utenti che, dopo alcune segnalazioni, Blue Box aveva provveduto ad un sommario bug-fix.

La cosa più interessante di The Haunting risiede nelle piccole somiglianze con altri lavori passati e futuri di Blue Box. Innanzitutto siamo di fronte all’ennesimo Survival Horror investigativo. Anche in questo caso il primo – e forse unico – strumento a nostra disposizione è una telecamera con la quale, si legge tra le note informative, andremo a caccia di fantasmi. Se la premessa sembra simile a tanti titoli già visti (cioè, più o meno), l’ambientazione risulterà ancora più familiare. Il bosco Red Water Woods dalle poche immagini disponibili su Steam ha immediatamente richiamato alla mente i pochi frame disponibili di Abandoned.

Ok, fin qui abbiamo visto somiglianze con altri lavori di Blue Box Game Studios. Ma se vi dicessimo che c’è anche una certa somiglianza con un lavoro che non appartiene affatto ad Hasan? Andiamo a vedere com’era il ‘title screen’ di The Haunting.

Quella che vedete è una schermata di The Haunting che risale al 2021. In quel periodo si dibatteva ancora molto di Abandoned. Il nuovo progetto era fresco di annuncio ma si sapeva ancora pochissimo a riguardo. La pubblicazione su PlayStation Store di questa versione Early Access di The Haunting (la stessa già disponibile mesi prima su Steam) ha fatto scattare diversi campanellini nella mente degli utenti. Innanzitutto il tempismo. In molti crederono ad una mossa di marketing atta a riaccendere le luci anche su questo progetto passato un po’ in sordina (in realtà praticamente abbandonato). Altri pensarono ad un modo per correre ai ripari e offrire al pubblico contenuti in attesa che fosse pronta l’app demo (che avrebbe dovuto essere pubblicata da lì a qualche giorno). Altri che fosse un modo per agganciare gli utenti anche attraverso questo titolo, magari offrendo un qualche sconto rispetto al successivo acquisto di Abandoned.

Ma se c’è una cosa che ha subito attirato la nostra attenzione non appena abbiamo visto quel titolo è stata la scelta di font e la combinazione di colori. Per noi l’associazione di idee è stata quasi immediata. Per chi si stesse chiedendo quale possa essere il riferimento, vi basti vedere l’immagine successiva.

metal-gear-solid-v-the-phantom-pain-konami-hideo-kojima-productions

Sì, proprio lui. Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Uno dei pochi progetti rimasti incompiuti – forse l’unico – da Hideo Kojima. Le somiglianze tra i font e l’identico schema dei colori ci hanno ributtato indietro di ben 7 anni. Le stranezze su The Haunting non sono finite.

8 The Haunting: qualcosa non torna

Come vi abbiamo spiegato, nei link precedenti avete potuto vedere la pagina di Steam dedicata a The Haunting aggiornata a dicembre 2020. Nell’aprile 2021 (questo mese torna spesso in questa storia) su Steam il titolo passa di mano. Sebbene su PlayStation ancora nell’estate venga indicato come progetto appartenente a Blue Box Game Studios, su Steam il titolo riceve una nuova nota aggiornativa. La notizia è che a occuparsene non sarà più Blue Box ma una certa CREATEQ Interactive.

Abbiamo cercato di trovare qualche informazione al riguardo ma la compagnia pare non esistere. L’unica menzione ufficiale presente sul web è quella presente sulla pagina Steam di The Haunting. Cercando in rete, l’unica altra CREATEQ esistente e presente in Olanda è una società produttrice di periferiche audio. Al riguardo, Hasan Kahraman, nel corso di una intervista concessa ad aprile 2022 a Colin Moriarty ammise che CREATIQ Interactive non é una compagnia “ufficiale”, qualsiasi cosa voglia dire.

Il post su Steam col quale si informa del cambio di sviluppatori presenta alla fine anche un messaggi particolare con cui questa compagnia ‘fantasma’ ci assicura sulla legittimità di Blue Box Game Studios e che questa non è affatto collegata a Hideo Kojima e Kojima Productions. Certo, capiamo che il collegamento tra le due aziende possa essere tutto frutto della fantasia degli utenti. Però a nostro avviso, continuare a nominarlo, soprattutto in un momento in cui la convinzione della community non era così forte, è quantomeno sospetto.

CREATEQ (l’azienda che produce periferiche audio) inoltre, pare avere la propria sede a Enkhuizen, ad appena due ore di treno a nord da Leiden, sede di Blue Box. A circa metà strada tra le due c’é Amsterdam. Lì si trovano Guerrilla Games e, di conseguenza, gli studi satellite di Kojima Productions. Forse forzato considerarla una coincidenza ma era comunque curioso far notare la cosa. Lo studio satellite di Kojima ha aperto i battenti in Olanda tra la fine del 2016 ed i primi mesi del 2017.

Facendo una ricerca delle aziende di Leiden che potessero trovarsi vicine alla sede ‘ufficiale’ di Blue Box Game Studios ci siamo imbattuti in un nome molto più interessante. Certo, possiamo tranquillamente affermare che, eccettuata la vicinanza geografica (impressionante) non ci sia alcuna correlazione davvero confermata ma vale la pena nominarla.

L’azienda in questione pare occuparsi di promozione e management di eventi. Purtroppo visitando i profili ufficiali presenti sui social e anche il sito non se ne cava un ragno dal buco. Il nome dell’azienda? Don’t Be Silent! Ecco la location di Blue Box Game Studios, e a questo link quella di Don’t Be Silent.

Come recita l’intestazione del sito, Don’t Be Silent si occupa di management di artisti, eventi e marketing. Strano che un’azienda che si occupa di pubblicità non abbia alcun tipo di portfolio, collaborazione. Nemmeno un post su instagram. Ripetiamo, potrebbe essere una pura coincidenza. Ma a questo punto, perché non tenere a mente un dato tanto curioso?

9 Prima di Abandoned: l’altro ‘Abandoned

Andiamo avanti veloce e passiamo al piatto forte della serata: Abandoned. La prima cosa che bisogna dire é che no, non é un titolo originale. Un nome del genere, per un videogioco, era già merso nel 2016. Anche in quel caso, il titolo si chiamava Abandoned ed era in sviluppo presso Black Lion Media. Si tratta (o forse dovremmo dire, si trattava) di una azienda specializzata in diversi rami nata ad Atlanta nel 2009 ad opera di Amario Andre. L’azienda, in un momento indefinito del passato, annunciò un gioco intitolato proprio Abandoned.

La trama, giusto perché voi lo sappiate, avrebbe dovuto coinvolgere Bruce e Dom due agenti segreti super-addestrati facenti parte di una fantomatica ‘Agenzia‘. Bruce, il portagonista, avrebbe dovuto mettersi sulle tracce del fratello in un mondo di gioco caratterizzato da tinte horror ed elementi survival. Quindi vicinissimo sia a The Haunting sia all’Abandoned successivo. Erano previste anche alcune meccaniche stealth con elementi di ‘possessione’ dei corpi dei nemici. Insomma, un pastone di roba interessante incasellata in una campagna di circa 6 ore e con una grafica un po’ meh. Il trailer é più giù. Giudicate voi stessi.

Di questo gioco, che avrebbe dovuto essere pubblicato nel 2016 si sa poco o nulla. In rete sopravvivono indizi sparsi e in alcuni casi contrastanti. Se sul sito ufficiale, ad esempio, il titolo é atteso in uscita su piattaforme PC Windows, Linux ed Apple, altrove viene indicato come in arrivo su Xbox Series X e Series S. Come può essere possibile se il Kickstarter dedicato é stato interrotto già nel 2015 in maggio, appena due mesi dopo la pubblicazione, con meno di 2.000 euro raccolti sui 50.000 richiesti?

La tempistica non torna. Come può un gioco del 2016 essere in sviluppo per una console della quale non si conosceva ancora il nome? L’idea che ci siamo fatti é che i profili social siano ancora attivi. Abbiamo voluto controllare ed effettivamente su twitter il gioco esiste ancora ed il profilo dedicato é attivo e pare anche molto attento a ciò che accade al suo omonimo di Blue Box Game Studios. Di questo Abandoned, al momento, ci resta un solo trailer ed alcuni vlog degli sviluppatori ancora disponibili sul canale YouTube.

Abandoned The Game - Official Trailer | "Sinner"

Se invece dovessimo parlare dei social ecco che ci troviamo di fronte ad una nuova diramazione in questa infinita tana del bianconiglio. Scorrendo i post twitter di Black Lion Media scopriamo che il team é rimasto silenzioso per esattamente 6 anni ed un giorno. Dal 21 giugno 2015 al 22 giugno 2021. Il primo tweet dopo tutto questo tempo era dedicato a Blue Box Game Studios. Così come altri tra i successivi. Ad ora, maggio 2022, non ci sono nuovi post. Alcuni, ancora risalenti al 2021, lasciano intendere che il loro Abandoned sia ancora in sviluppo e che presto arriverà su Xbox Series X e Series S.

I più attenti avranno probabilmente notato l’esiguo numero di follower (tolti Lorenzo e me) e quello, ancor più esiguo, di profili seguiti. Sono appena sei: Larry Hryb, Phil Spencer, Alanah Pearce (Santa Monica Studio, SMS – ndr), Blue Box Game Studios, Konami e sì, proprio lui, Hideo Kojima (profilo in lingua inglese).

Potremmo essere di fronte ad un’altra coincidenza. Una compagnia che, casualmente, si é trovata ad avere il nome giusto per il giusto gioco e che ha deciso di approfittare della situazione nel tentativo di farsi un po’ di pubblicità. Il tweet fissato in alto, addirittura, similmente a quanto tentato di fare da Blue Box Game Studios, ci ribadisce che non siamo di fronte ad un Silent Hill.

Curiosamente, nello stesso periodo (giugno 2021), si continuava a vociferare di una collaborazione tra Xbox e Hideo Kojima per la produzione di un titolo in esclusiva. In realtà le prime voci di un simile matrimonio vennero messe in rete da Jeff Grubb già nell’aprile di quell’anno. All’epoca, il giornalista aveva proposto la sua idea come dimostrazione che il papà di Metal Gear Solid, con Abandoned, avesse poco a che fare. Lo stesso Grubb, anche ad un anno di distanza – aprile 2022 – insiste su questa linea. Un Abandoned per un Abandoned? Improbabile, ma la possibilità di fare questa illazione – alla quale stenteremmo a credere anche di fronte ad un annuncio ufficiale – ci ha tentato troppo. Più curioso pensare come tutto si concentri nel mese di aprile, ma vi avevamo già detto che questo mese sarebbe tornato spesso, no?

Quello di Black Lion potrebbe essere un punto morto nella nostra indagine. Lo lasciamo qui perché é giusto parlarne.

10 Abandoned: quello ‘vero

Saltiamo velocemente ai primi mesi del 2021. Precisamente é il 7 aprile. Quel giorno su PlayStation Blog viene pubblicato un post firmato da Hasan Kahraman che annunciava che lui e la sua squadra erano al lavoro su Abandoned, un nuovo titolo survival horror. Poche righe di descrizione, a giudicare bene anche piuttosto generiche ed un breve teaser da un minuto e mezzo o poco più.

Abandoned - Announcement Teaser | PS5

Nell’immediato, il titolo non riscuote moltissima attenzione. Fin da subito, qualcuno – non si sa esattamente chi – inizia a porre il dubbio che il gioco possa essere in qualche modo collegato a Silent Hill. L’azienda ci mette del suo con alcuni tweet che sarebbero passati successivamente alla storia: a giugno Blue Box Game Studios informava che “Abandoned” non era il titolo del gioco completo ma solo del prologo. Il vero gioco dovrebbe avere un nome il cui titolo comincia per S e finisce per L. Parole loro. Sul web si è ovviamente subito diffusa la convinzione che si trattasse dell’IP horror Konami più famosa di sempre. Il tweet in questione é uno di quelli fatti sparire dal team come ha fatto notare Lance McDonald il 31 marzo 2022.

Tra rumor e assenza di notizie si prosegue fino a giugno 2021. A metà del mese é attesa la presentazione della Real Time Experience che però, purtroppo, tarda ad arrivare. In un primo momento viene spostata avanti dal 22 al 25 di giugno e poi direttamente ad agosto per dei supposti problemi di funzionamento.

Anche questi tweet appartengono al novero di quelli fatti sparire da Blue Box Game Studios. Nello stesso periodo succedono due cose strane. Hideo Kojima e Konami tornano a seguirsi a vicenda su twitter (dopo circa 6 anni) e Hasan Kahraman concede una intervista ad un podcast arabo (qui la versione tradotta da Lorenzo, l’originale é stata rimossa dal sito che la ospitava).

Succede qualcosa: lo sponsor dell’intervista é cambiato. Si passa da Konami (come prego?) a Bloober Team. Teniamo a mente questo nome, ci tornerà utile in seguito. In un momento successivo, anche il nome di Konami viene re-integrato. Specifichiamo: stiamo parlando dello sponsor dell’intervista. Non di quello del gioco. Però é sempre interessante da far notare.

Sorprende che nell’intervista si faccia esplicito riferimento a Konami. Blue Box Game Studios ha sempre affermato di non avere nulla a che vedere con la software house nipponica. Anzi, a dirla tutta, in più di una occasione gli olandesi hanno dovuto porgere le loro scuse per la confusione.

Inoltre, lo stesso team, ha ammesso di avere sofferto di diversi problemi a causa della errata – dicono loro, ma lo vedremo – associazione ad Hideo Kojima. Con Konami, invece, Kahraman ha affermato di avere avuto contatti ad aprile 2022. Il motivo? Rinnovare le scuse per la confusione che il suo gioco e la sua azienda stanno provocando. Ma vi faremo qualche esempio più avanti.

Pochi giorni dopo – siamo all’inizio di agosto – pare che Kahraman abbia concesso un’altra serie di dichiarazioni ‘ufficiose’ ad un utente Reddit che ha poi riportato la conversazione sulla piattaforma. Sebbene il post originale sia stato rimosso, abbiamo fatto in tempo a leggere le parti salienti e riportarle su questo sito. In sintesi, Kahraman prendeva le distanze, ancora una volta, da Silent Hill affermando di non avere nulla a che vedere con quel gioco.

Questa intervista, in particolare, secondo alcune informazioni pubblicate su ResetEra, era molto lunga. Circa un’ora. Sebbene nell’estratto audio che ne é saltato fuori pare che Kahraman stia dicendo che Sony abbia deciso di dargli in mano l’IP, sul forum il supposto intervistatore assicura che si tratta di dichiarazioni fuori contesto. La corretta interpretazione – almeno in via ufficiale – é quindi quella di un Kahraman che prende le distanze dall’idea che egli stesso pronuncia.

In un altro contributo video, disponibile invece su YouTube in forma di short, un utente ci fa ascoltare un messaggio vocale ricevuto da Kahraman in persona. La traccia audio dovrebbe risalire a circa l’estate scorsa e, seppur brevissima, ci informa che i problemi relativi alla Real Time Experience sarebbero da imputare alla fretta di Sony. Sempre nello stesso audio, il developer afferma che il titolo finale sia molto diverso da quanto mostrato. Un modo per rispondere anche al dubbio posto dall’utente che ha caricato il video e che temeva che il set di Abandoned provenisse da uno dei pacchetti economici di Unreal Engine 4.

Dopo il lancio dell’applicativo su PlayStation 5, effettuato ad agosto, é iniziata una parabola discendente – o sarebbe meglio dire una caduta libera – della credibilità di Blue Box Game Studios, cosa che ci ha costretto a redigere questo pezzo per cercare di fare chiarezza su una società che pare non esistere ed il cui curriculum non sembra dei migliori. L’app, incredibilmente pesante, conteneva un teaser di pochissimi secondi per di più nemmeno inedito dato che era già stato pubblicato su twitter. Il lancio “é stato un disastro” hanno ammesso gli sviluppatori in un comunicato stampa.

Successivamente, l’azienda ha dovuto sopportare anche un attacco hacker che ha colpito il canale YouTube – ancora non ripristinato – e dover avvisare che erano in corso tentativi di phishing. In quest’ultimo caso, i malintenzionati avrebbero utilizzato il nome dello studio e la possibilità di prenotare Abandoned in anteprima come esca per attrarre malcapitati.

11 Blue Box Game Studios: le strane connessioni con Hideo Kojima

Dal momento della pubblicazione delle prime informazioni riguardanti Abandoned, sono in molti ad avere associato il gioco a Silent Hill. Sebbene molte delle dicerie possano essere bollate come rumor o collegamenti forzati, c’é da dire che Blue Box ne ha approfittato alla grande fornendo lei stessa indizi che la collegassero all’IP horror di Konami. Volete un esempio? Ecco un tweet datato giugno 2021 pubblicato da Blue Box e ancora disponibile nella timeline.

Una dicitura come tante altre, giusto? Informazioni sommarie sulle caratteristiche di gioco come la risoluzione in 4K, il framerate fissato a 60fps, la grafica next-gen (per la quale verrà utilizzato Unreal Engine 5). Poi le caratteristiche meno tecniche come l’assenza di HUD, controllo manuale delle munizioni e delle ferite. Insomma, la promessa é quella di un survival realistico e cinematografico allo stesso tempo.

E “Snowflakes of Blood”? Cosa dovrebbe significare, lì in mezzo, fiocchi di neve insanguinati? O fiocchi di sangue se preferite. Bene, una risposta abbiamo provato a cercarla ed il collegamento é con PlayStation Europe e la Gamescom del 2014. Vediamo insieme a che cosa ci stiamo riferendo.

#PlayStationGC

Il teaser che vedete, di appena dieci secondi, anticipa l’annuncio, che sarebbe arrivato pochi giorni dopo durante la manifestazione di Colonia, di un videogioco horror, in sviluppo in esclusiva per PlayStation 4. Vi ricordate quale gioco horror venne annunciato durante quell’edizione della Gamescom? Vi diamo un indizio: horror, in prima persona, con grafica realistica e senza HUD. Avete ancora qualche dubbio? Ok, ecco la risposta.

P.T. - Gamescom 2014 Trailer

Questo video, tra l’altro, contiene una frase all’inizio che ci sembra molto indicativa e che vogliamo riportare.

“I saw myself walking in front of me… but it wasn’t really me”

P.T. – Gamescom 2014 Teaser

Ho visto me stesso camminare davanti a me. Ma non ero davvero io. Viene introdotto cioé il concetto di doppio. Di un “sé” altro rispetto all’avatar di gioco. Qualcuno che ci somiglia abbastanza da confonderci inizialmente ma non abbastanza da non farci capire che non si tratti davvero di noi. Come si trattasse di un riflesso su uno specchio distorto, un doppelgänger, un fratello o un fantasma. Certo, sono thrope molto comuni in titoli di stampo horror psicologico. Specialmente in Silent Hill dove gli specchi (Origins) forniscono la porta d’accesso ad un mondo altro. In Silent Hill 3, invece, la famosa stanza con lo specchio decreta la nostra condanna nel momento in cui il riflesso che abbiamo di fronte smette di essere un semplice effetto della luce che rimbalza tra noi e l’effetto fisico ma diventa manifestazione dell’orrore smettendo di obbedire alle leggi fisiche.

Il tema dei fratelli, dello scambio di persona, del doppio é invece una delle tematiche principali rintracciate in Metal Gear Solid. Pensiamo al rapporto tra Solid, Liquid e Solidus o a quello tra Big Boss e Venom Snake. Nel primo caso, gemelli con un patrimonio genetico speculare (Liquid e Solid) o identico a quello di origine (Solidus). In Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, viene invece presentato il tema del doppio e dell’inganno nei confronti del protagonista e del videogiocatore a opera di chi sta dietro le quinte. Il game-director. Fu lo stesso Hideo Kojima a dire che era necessario deludere le aspettative. Era il 2017 e Kojima era sul palco di E3 a chiacchierare con Jordan Vogt-Roberts.

The Phantom Pain [HD] - VGA 2012 Debut trailer

Con un semplice espediente fu lui stesso a ingannare il pubblico con un orchestrato gioco di specchi che restituì al mondo l’immagine di Joakim Mogren, della fittizia Moby Dick Studios. L’inganno venne poi svelato durante la Game Developer Conference del 2013.

Qualcosa di molto simile, in fondo, venne fatta anche con P.T. nel primissimo teaser. Avete notato la presenza della dicitura 7780s? Ecco, quello che avrebbe dovuto essere il nome dello studio di sviluppo era in realtà un nome fittizio e creato per l’occasione. Come spiegò lo stesso Kojima in una puntata di Kojima Station – il suo vecchio podcast sotto Konami – 7780 era l’estensione in metri quadrati dell’area di Shizuoka. Il nome dell’area somiglia molto alla parola Shizuka, silenzioso. Silent, appunto.

Joakim Mogren interview Phantom Pain

Diciamo che, dunque, se si rivelasse esserci lui dietro al progetto e non Hasan Kahraman saremmo di fronte ad uno stunt molto simile a quello già tentato 10 anni fa ma – almeno secondo la nostra impressione – con una potenza decisamente maggiore che in passato. Ma perché stiamo parlando del doppio e Joakim Mogren perché abbiamo citato i fiocchi di neve? Andiamo con ordine partendo dall’ultimo punto: la neve.

abandoned-title-screen-playstation-store

Quella che vedete é l’immagine scelta per rappresentare Abandoned su PlayStation Store. Bisogna aguzzare un po’ la vista per notare che si tratta di un tappeto di neve dove, sulla destra, é possibile intravedere delle orme. Notate qualcosa di strano? A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, le impronte, invece che mantenere sempre la stessa profondità sembrano affievolirsi, come se chi le ha lasciate stesse mano a mano perdendo di massa e fisicità o come se quelle impronte, mano a mano che si procede, fossero inghiottite dalla nebbia.

“I saw myself walking in front of me. But it wasn’t really me”.

12 Dolce, ma doloroso: cos’é “Sweet but Painful“?

Nel corso della nostra indagine ci siamo imbattuti anche in un progetto molto curioso. Navigando il web e cercando contatti di persone che abbiano lavorato alla disastrosa app Real Time Experience di Abandoned ci siamo imbattuti in NIMA. L’utente ha lavorato in passato a Resident Evil Village (Capcom) e, più in generale, si tratta di persona addentro ai progetti Sony. Non ci sono prove esatte del suo collegamento ad Abandoned in maniera diretta anzi, lui stesso ha smentito ogni coinvolgimento.

Nonostante ciò, abbiamo voluto un po’ di più seguendo questa pista e siamo giunti fino ad un progetto, al momento apparentemente in pausa titolato “Sweet But Painful” (Inizia con S e finisce con L). Il progetto che sembra un vero e proprio ARG ha un profilo twitter attraverso il quale sono state distribuite immagini, clip audio e video molto criptici. Mettendo insieme gli indizi sarebbe stato possibile accedere ad una misteriosa demo di un gioco. Tale possibilità é stata riservata a tre anonimi fortunati a cui é stato imposto anche un NDA serratissimo. Purtroppo, per il momento, la pista sembra non portare da alcuna parte ma é curioso notare come il progetto Sweet But Painful abbia terminato la fase di distribuzione della demo proprio a ridosso della pubblicazione della Real Time Experience di Abandoned.

Al momento non sembrano esserci ulteriori aggiornamenti sulla questione ma vi invitiamo a tenerli d’occhio.

13 Nomen Omen?

Vi abbiamo parlato anche di Joakim Mogren. Nel 2012, quando per la prima volta venne fatto il suo nome e cominciarono a sollevarsi dubbi sulla sua identità, qualcuno fece notare che Joakim fosse l’anagramma di Kojima. Per pura curiosità abbiamo fatto una prova con Google Traduttore. Questo é il risultato che ci ha restituito.

Possibile che il papà di Metal Gear abbia tentato nuovamente lo stesso trucchetto già portato avanti con The Phantom Pain? Nel 2012 venne sgamato abbastanza facilmente. Il primo teaser del gioco venne subito riconosciuto per ciò che era in realtà e il volto coperto di Mogren non poteva che alimentare i dubbi sulla reale esistenza di questa persona e del suo studio. La mossa però é rimasta impressa nella memoria collettiva del web che, quasi da subito, ha chiesto a gran voce di vedere in faccia Hasan Kahraman (HK, come Hideo Kojima).

La traduzione del nome dal giapponese al turco di Hideo Kojima restituisce quel risultato probabilmente per la somiglianza del nome Hideo con la parola Hero, “eroe”. Così infatti viene tradotta la parola Kahraman dal turco secondo l’Oxford Dictionary. Il nome Hasan (e la sua variante Hassan) diffuso nella cultura islamica, può essere tradotto come “bello” o buono”. Quindi Hasan Kaharaman significa, letteralmente, il bell’eroe o bel protagonista, come quello di una storia. Un po’ sospettino, no?

Vogliamo esagerare? Esageriamo. Il nome che Kahraman utilizza sui social legati al gaming (PlayStation Network o Steam) è SneakyWarrior. Guerriero ‘subdolo‘ o comunque ‘furtivo. Insomma, sebbene la questione nomi rischi di portarci fuori strada, la quantità di ‘coincidenze’ evidenziate fino a questo punto, a costo di passare per complottisti del calibro di Python&Selkan, sono abbastanza per fantasticare sulla eventualità di una identità costruita a tavolino. Certo, resta la possibilità che sia una coincidenza ma sarebbe davvero grandissima.

Di Joakim Mogren, di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, ma soprattutto di P.T. e degli inganni architettati, Kojima é tornato a parlare di recente. Troppo di recente. Ecco un tweet risalente al primo marzo 2022.

L’ultimo tweet é in puro stile Kojima. Non si capisce se la criptica affermazione riguardo il suo passato con le mosse poste in essere con Metal Gear Solid V e P.T. proprio in un periodo in cui l’attenzione é massima.

14 Conferme zero, poche smentite, troppi indizi

Nel corso degli ultimi mesi, abbiamo visto, riguardo Abandoned ed il suo legame con Silent Hill non sono mai arrivate conferme vere e proprie. Ma, se é per questo, non abbiamo mai nemmeno visto smentite che non provenissero da Hasan Kahraman in persona o da Blue Box Game Studios. Un rapido esempio; una storia instagram pubblicata da Kahraman in persona nel suo profilo Instagram oramai diversi mesi addietro.

Nel corpo di questo testo, abbiamo visto che anche Blue Box Game Studios ha negato qualsiasi legame con Kojima o Konami. Persino CREATEQ Interactive, il supposto studio di sviluppo subentrato sul progetto The Haunting su Steam (su PlayStation Store risulta ancora in mano a BBGS) ha specificato come i loro colleghi di Blue Box non abbiano alcun legame con le altre parti.

Sulla estraneità, Kahraman ha insistito anche nel corso dell’intervista concessa al podcast Sacred Symbols di Colin Moriarty e pubblicata il 5 aprile 2022. Quasi un anno dopo l’annuncio di Abandoned.

15 Abandoned: Kahraman vs. Moriarty, troppe incongruenze

Nel corso della chiacchierata, Kahraman ha detto che Abandoned é il primo progetto vero e proprio al quale lui e Blue Box Game Studios stanno lavorando. Quanto fatto fino a quel momento, spiega, é alla stregua di fan-project. Il vero problema, spiega lo sviluppatore, é stata la pubblicazione del tweet con le lettere S ed L. Sebbene, dice Kahraman, l’intenzione fosse quella di lasciare che i player giocassero a indovinare, la presenza delle coincidenze che lo legavano a Kojima, la voglia di rivedere Silent Hill ed il concept del suo gioco avevano fatto deflagrare la situazione che é poi sfuggita totalmente dal controllo suo e del suo team.

L’idea iniziale era quella di pubblicare la Real Time Experience pochi giorni dopo quel tweet e di rivelare il titolo completo come ciliegina sulla torta dell’app. Nonostante l’applicativo sia stato effettivamente lanciato e nonostante siano trascorsi mesi da questa faccenda e da quel tweet, del reale titolo di Abandoned non si sa ancora nulla.

A Sit-Down With Hasan Kahraman | Sacred Symbols+ Episode 177

Kahraman ha spiegato anche che il coinvolgimento di Sony nel progetto é limitatissimo. Non esiste, a parole di Kahraman, un accordo secondo il quale lui sia obbligato a portare il suo gioco come esclusiva su PlayStation 5 ma che questa sia stata una sua scelta. La dichiarazione va in contrasto con una precedente, concessa in chat, dove spiega come i problemi della app fossero da imputare proprio alla fretta di Sony di pubblicare il contenuto. La compagnia giapponese non starebbe nemmeno finanziando il progetto. Questo spiegherebbe il motivo per il quale nemmeno Sony abbia messo voce sulla vicenda.

A metterci i soldi necessari – una somma molto modesta secondo Kahraman, nemmeno nell’ordine delle centinaia di migliaia di dollari – sarebbe un investitore privato che non é stato nominato. Questo misterioso benefattore avrebbe anche messo diversi paletti. Sul punto, il developer é rimasto parecchio confusionario obbligando Moriarty a chiedere spiegazioni più volte. Interessante un altro dato emerso: Abandoned ha un publisher per l’edizione fisica. Si tratta di Perp Games. Sul sito ufficiale del publisher però non ci sono riferimenti ad Abandoned. In generale, Moriarty non sembra essere rimasto soddisfatto dalle risposte vaghe di Kahraman che, in alcuni punti, si é dimostrato parecchio evasivo.

Ultimo punto da menzionare riguardo l’intervista é la presenza sul profilo PSN di Kahraman di un gioco che però non é pubblico: Demon Blood. Tale gioco non é normalmente accessibile agli utenti ed é disponibile solo per lo sviluppatore. Alle richieste di chiarimento da parte di Moriarty, Kahraman ha detto trattarsi di un videogioco sviluppato esclusivamente per il nipotino di 8 anni. L’immagine del gioco altro non é che un place holder dato che ritrae il famoso mostro nato dalla fantasia di Trevor Henderson “Siren Head“.

Il titolo viene citato anche dal portale PlayStation Games Size che, in una discussione su twitter, ne elenca le caratteristiche. Parecchio lontane da ciò che sarebbe adatto per un bimbo di 10 anni. Comunque strano che Sony abbia acconsentito alla pubblicazione di un gioco per una singola persona.

16 Kojima e Konami: ancora silenzio

Dalla parte di Konami o di Kojima Productions, nessuno pare invece essersi smarcato da questa associazione che, se non fosse per un numero così esorbitante di coincidenze, avremmo per primi cassati come “complotto”. E talmente vicina ad un complotto é questa storia che su Reddit é stata una sezione definita “Kojima Conspiracy”.

I collegamenti fatti fino ad ora, pur fantasiosi e forzati che possano sembrare – in alcuni punti ci rendiamo conto noi stessi della loro bizzarria – hanno convinto Jason Schreier che, in tempi non sospetti (quando cioè molte informazioni mancavano all’appello) disse di essersi ricreduto sulla vicenda e di essere propenso a dare credito alla teoria. La sua dichiarazione é apparsa in un tweet pubblicato a giugno 2021. Il tweet é stato eliminato solo a metà maggio 2022 ed era visibile fino al 16 di quel mese. Rimane comunque consultabile attraverso la Wayback Machine.

Sempre Schreier, una settimana dopo, quando Kahraman mostrerà il volto per la prima volta, avrà a dire che si era sbagliato e che evidentemente quest’ultimo era solo un ragazzo che aveva fatto un passo più lungo della gamba. Schreier ha avuto modo di chiacchierare con Kahraman in una intervista pubblicata su Bloomberg. Il giornalista ha dovuto ammettere che non tutti i suoi dubbi fossero stati fugati.

Del tutto assenti dichiarazioni di qualsiasi tipo da parte di Konami. Sulla vicenda dall’azienda madre tutto tace anche se, lo vedremo più avanti, da maggio 2022 forse, comincia a muoversi qualcosa. Va menzionato il fatto che, nel corso del tempo, i rumor su un possibile ritorno di Silent Hill in qualche forma non sono mai mancati. Basti pensare a quanto già citato con il rinnovo dei diritti sul marchio con l’inserimento di riferimenti alla Realtà Virtuale (che ben si sposerebbero con una visuale in prima persona come quella vista in P.T. e riproposta in Abandoned da Blue Box Game Studios).

Chi invece sembra sempre ridersela sotto i baffi – o fregarsene davvero altamente – é Hideo Kojima. Il game-director dai suoi profili social posta un po’ di tutto. Da quando poi – dal 2015 – non é più sotto l’egida di Konami, potremmo definire il suo profilo twitter un flusso costante di informazioni sparse, fotografie personali. Kojima é una persona culturalmente attiva che condivide – alle volte al limite dello spasmodico – le varie attività che compie durante la giornata. Libri, film, brani, momenti di lavoro in Kojima Productions e viaggi.

Verosimilmente, durante uno di questi, precisamente il primo maggio 2022, attraverso il profilo in lingua giapponese arriva una foto molto particolare. Quella che vedete sotto.

La foto non é corredata da alcuna didascalia – mossa insolita ma non inedita per lui – e l’unico altro contenuto collegato é la foto di un fiore visibile espandendo la sezione risposte. Altro dato curioso é il fatto che questo contenuto non sia poi stato riproposto sul suo profilo in lingua inglese quando solitamente, invece, accade un repost continuo tra i due account. Il tweet é stranamente passato in sordina rispetto alla stampa specializzata. Il numero di risposte e like, rapportato al numero di follower é anche abbastanza basso considerato il contenuto stesso della foto: una collina con tanto di nebbia. Troppo esplicito per essere un indizio? Forse. Ma oramai non siamo più sicuri di alcun ché.

La foto, forse a causa della sua genericità, somiglia ad un’altra foto, usata invece da Blue Box Game Studios in passato. Una foto con un paesaggio di colline e nebbia appariva come immagine di copertina del canale YouTube dello studio. Adesso quell’immagine non c’é più, forse a causa dell’attacco hacker denunciato tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Strano notare come quegli hacker che hanno preso possesso del canale non ne abbiano fatto alcun utilizzo concreto: mantenuti nome e immagine profilo ma sparite informazioni, immagini e video. Il canale YouTube di Blue Box sembra più verosimilmente sia stato chiuso dagli stessi sviluppatori e non da hacker malintenzionati.

L’utente che nel 2021 – ben prima della sparizione – fece notare il dettaglio, si prese la premura di scaricare l’immagine ed effettuare una ricerca Google. Il motore di ricerca restituisce come risultato più vicino il Waverly Hills Sanatorium, una ex struttura ricettiva fondata nel 1910 e poi abbandonata nel 1963. Da quel momento numerosi passaggi di mano fino ad oggi. La struttura é adesso di proprietà di alcuni investitori privati. Si dice che il luogo sia infestato e scenario di attività paranormali di vario tipo.

Non solo Blue Box. Anche Guillermo del Toro ci ha messo del suo. Una dichiarazione passata del tutto inosservata o quasi, resa nel corso dei game awards 2021. Sembrava una battuta e ora ci si chiede se non ci fosse sotto qualcosa di più grosso. Il regista, poco dopo l’episodio, in una intervista precisò si trattasse del primo caso: solo una punzecchiatura nei confronti di Konami che, con la decisione di cancellare Silent Hills ha lasciato in lui un sacco di dubbi.

Guillermo del Toro (Teasing New Silent Hill Game) | The Game Awards 2021

Quindi, o Del Toro era genuinamente – e comprensibilmente – intento a lanciare frecciate a Konami ancora sette anni dopo i fattacci che hanno investito il progetto in cui era coinvolto, oppure ha voluto giocare coi sentimenti dei fan imparando dal maestro in persona.

17 Gli ultimi Leak: siamo vicini alla verità

Facciamo un salto veloce fino a maggio 2022. Il mese é stato tempestato da nuove informazioni e rumor. Come se qualcuno si fosse svegliato di colpo da un lungo torpore ecco che il nome Silent Hill torna prepotentemente a farsi sentire sulla scena social. Fautore della cosa é Dusk Golem. L’insider, famoso per non averne azzeccata una nemmeno per sbaglio negli anni passati (Roberto é particolarmente duro nei suoi confronti, ndr) potrebbe avere avuto una proverbiale botta di culo e trovarsi nella board giusta al momento giusto su 2Chan.

Da lì, un utente giapponese ha affermato di essere in possesso di materiale autentico riguardante il prossimo progetto Silent Hill ma di non poterlo pubblicare con così tanta leggerezza e con un suo account in quanto, affermava, avrebbe potuto rischiare conseguenze legali. Tutto trasferito su un gruppo privato Telegram dal quale poi – come prevedibile – le stesse immagini sono uscite.

Non é chiaro come Dusk Golem ne sia venuto in possesso – se fosse presente nel gruppo telegram o se stesse partecipando alla board su 2Chan – ma resta il fatto che non ha perso tempo a pubblicare su twitter le immagini come sempre senza minimamente approfondire le circostanza che glie le hanno fatte avere. Tali immagini sono state protagoniste della discussione nel corso della seconda settimana di maggio.

Subito dopo la pubblicazione su twitter, nemmeno poche ore dopo, arriva uno strike e la rimozione delle immagini. L’insider, su ResetEra, ha affermato che l’ordine di rimozione sia giunto da niente meno che Konami.

Ma quali sono le foto incriminate? Siamo riusciti a recuperarne alcune grazie alla memoria sempre vigile della rete.

Silent-Hill-Leaked-Photo
silent-hill-photo-leak
silent-hill-leaked-screen
Silent-Hill-Leak
silent-hill-actress

È stata diffusa anche una quarta foto molto particolare che ha iniziato a diffondersi sul web. La foto é abbastanza simile alla prima. Il corridoio ricoperto di post-it e il personaggio in fondo ad esso sembrano identici. La foto presenta una firma in fondo a destra e la firma appartiene a niente meno che Masahiro Ito, lo storico charachter designer di Silent Hill.

L’ultima foto é da tenere molto a mente in quanto presenta delle similitudini che definire “curiose” é un eufemismo. Secondo molti siamo di fronte ad una immagine che ritrae la stessa modella che é apparsa in un tweet firmato da Kojima stesso. Il post risale al novembre 2021 e contiene 4 foto con le quali il game-director ci informava di essere al lavoro sulle sessioni di motion capture.

Secondo molti, dietro quella maschera si celerebbe l’attrice brasilo-libanese Fadile Waked che, leggendo dalla sua bio, sappiamo vivere a Tokyo. La notizia ha fatto il giro della rete arrivando fino alla diretta interessata che, divertita, ha condiviso una serie di foto tra le quali appariva anche lei. Nella storia instagram condivisa, Waked ha affermato di essere curiosa di saperne di più su Silent Hill.

fadile-waked-instagram-silent-hill

L’iniziale impatto visivo però ha dovuto scontrarsi con una analisi più attenta. Non si tratta dello stesso volto. Fadile Waked non é la donna al fianco di Kojima nelle foto del tweet. Ma c’è un altro volto femminile di cui é il caso di parlare.

Quello che vedete é un volto apparso in un tweet pubblicato da Blue Box Game Studios lo scorso dicembre e poi fatto sparire. Il post ritraeva un personaggio del quale non abbiamo mai scoperto l’identità. Difficile giungere ad una risposta adesso, lasciamo qui la foto nel caso a qualcuno venisse in mente una qualche somiglianza particolare.

18 Chi sta lavorando al prossimo Silent Hill? Abandoned c’entra davvero qualcosa?

La metà di maggio 2022 é stata caratterizzata da una caterva di informazioni arrivate a raffica nel giro di pochi giorni. Dal 13 – giorno in cui Dusk Golem ha reso pubbliche le immagini dell’anonimo utente di 2Chan – sono stati tirati in ballo nomi vecchi e ‘nuovi‘ dietro un probabile Silent Hill. Notizie vere e false hanno continuato a confondersi senza soluzione di continuità.

Un nome che é tornato prepotentemente sulla scena é quello di Bloober Team. Gli autori di The Medium potrebbero essere impegnati su uno dei progetti in cantiere. Le voci tra gli studios girano e, a quanto pare, le orecchie di Nate the Hate e Jeff Grubb sono state bene attente a coglierle.

Esatto, secondo i rumor attualmente in circolazione, i videogiochi a tema Silent Hill sarebbero ben due, forse tre. La possibilità ha convinto Vikki Blake, redattrice di NGM ed Eurogamer che, su twitter, ha commentato la vicenda e le foto di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente.

Di una partnership tra Konami e Bloober, invece, si sapeva già dal giugno 2021. Entrambe le compagnie hanno condiviso alcune – pochi – dettagli del loro accordo con dei comunicati stampa apparsi sui siti ufficiali. Bloober ha promesso a Konami la collaborazione nello sviluppo di prodotti selezionati con il reciproco beneficio dello scambio di Know-How. Molto più austera Konami che si é limitata ad annunciare la partnership.

Questo significa che Bloober sta davvero lavorando a Silent Hill? Magari a Silent Hill 2 remake? Difficile dirlo. Il CEO Piotr Babieno, da dietro le quinte dei Dragon Awards ha parlato con IGN affermando di non poter rivelare nulla al momento ma di essere impaziente di avere l’ok da parte di Sony per poterlo fare. Sì, perché Bloober, nel frattempo, é diventata partner di Sony. L’annuncio della collaborazione é arrivato guarda caso negli stessi giorni in cui ha cominciato a farsi forte l’idea che Silent Hill stia per tornare davvero.

L’idea che i Silent Hill in sviluppo siano tre appartiene più propriamente ad Andy Robinson di Video Game Chronicles che già nel 2021 aveva fatto questo tipo di previsione (a cui Dusk Golem si é solo agganciato successivamente).

Facendo i conti, un Silent Hill potrebbe essere affidato a Bloober Team, uno potrebbe essere il progetto di Blue Box Game Studios (sotto le mentite spoglie di Abandoned, salvo sorprese, imprevisti e plot-twist) e ne resterebbe da assegnare uno.

Sappiamo che Kojima é attivo su un progetto che, stando alle informazioni rese da Norman Reedus in una intervista datata 17 maggio 2022, potrebbe essere Death Stranding 2. Dobbiamo escluderlo dall’equazione? Le dichiarazioni ufficiali suggeriscono che sarebbe il caso. Ma si potrebbe anche considerare l’idea di una KojiPro impegnata su due giochi contemporaneamente. A fine 2021 l’azienda era alla ricerca di personale con circa 30 posizioni da riempire.

Ciò non toglie che, stando ad alcune informazioni apparse su Famitsu e riportate su NeoGaf, KojiPro dovrebbe essere impegnata non su uno ma ben due progetti. Considerato che l’azienda possiede ben due studi (Tokyo e Amsterdam) ed un manipolo di persone a Los Angeles, la possibilità che ciò sia vero é plausibile.

19 Una indagine destinata a proseguire

Diciamocelo chiaramente: una risposta ancora definitiva manca. Gli indizi, come abbiamo visto, pur frammentati e – a tratti – incoerenti, invitano a ragionare le nostre prossime parole con molta calma. Esiste la possibilità che Blue Box Game Studios sia un team molto piccolo, molto inesperto che si é trovato, suo malgrado, a scendere nella stessa arena dei grandi del settore e che abbia deciso di barare un po’ pur di giocarsela alla pari. Una mossa che può essersi ritorta contro di loro.

La seconda idea é che si tratti di un team di copertura. Una sorta di parafulmine il cui compito é quello di attirare l’attenzione quel tanto che basta per lavorare indisturbati ai progetti veri. A muovere le fila di Hasan Kahraman potrebbero a questo punto esserci indistintamente Konami, Sony o Kojima o chiunque la nostra fantasia voglia mettere a riparo da occhi indiscreti dietro le quinte.

L’ultima é che Kahraman, Blue Box Game Studios e Abandoned non siano altro che un meraviglioso ed ingarbugliato gioco di specchi studiato appositamente per trarre in inganno videogiocatori e, soprattutto, investitori. Mentre tutto il mondo si riaccendeva sulla possibilità del ritorno di un Silent Hill “casualmente” si é tornato anche a parlare di Abandoned. Come? Con la pubblicazione su twitter di materiale condiviso privatamente da Hasan ad alcuni amici. Il materiale sarebbe stato poi del tutto decontestualizzato e riproposto in rete. Tante immagini, un video, uno stralcio di script – che richiama ad un file audio scovato in passato sul sito ufficiale del gioco – ed un title screen di… Silent Hill 5!

Il materiale é stato ricondiviso dal profilo VGIN Game News che, con una serie di tweet, ha lasciato trasparire tutta la sua rabbia e la sua ipotesi che l’intero progetto non sia altro che un hoax che fa leva sul desiderio dei videogiocatori di avere contenuti a tema Silent Hill. In questo modo, spiega il progilo VGIN, Hasan si assicurerebbe l’interesse costante della stampa (beh, basta vedere questo articolo) e di finanziatori – che rimangono comunque anonimi – interessati a prendersi la loro fetta di una torta che forse non uscirà mai dal forno.

Le dichiarazioni al vetriolo da parte di VGIN hanno trovato sponda su un altro personaggio già conosciuto in questa storia: Lance McDonald. Il modder – e insider – si é prima detto d’accordo con VGIN e, dopo, ha affermato di esser stato contattato da Hasan in persona e, insieme, stessero adesso preparando una risposta ufficiale alle accuse di essere soltanto personaggi in cerca di visibilità. Entrambe le serie di tweet sono poi sparite. Fortunatamente qualcuno si é premurato di caricare tutti gli screenshot su Imgur.

Poche ore dopo, McDonald tornerà ancora sull’argomento con un nuovo tweet dai toni molto furiosi. Le dichiarazioni rese non lasciano molte speranze sulla vera natura di Abandoned. Secondo l’insider, quelle portate avanti da Kahraman sono solo menzogne ben studiate per mungere soldi da fantomatici investitori. In effetti, se ricordate l’intervista di Hasan a Sacred Symbols, il creator non ha voluto rivelare l’identità dei suoi finanziatori – più precisamente, un unico investitore che si é poi tirato indietro – aggiungendo che il gioco completo verrebbe finanziato dalla vendita del prologo.

Scoprirete molto presto perché ho cancellato le ‘dichiarazioni’ di Hasan in merito ai leak di Abandoned, e così saprete perché non voglio che il mio nome vi sia associato quando scoppierà la furiosa polemica. Non è il mio circo, non sono le mie scimmie” ha detto McDonald.

Attendiamo solo i prossimi aggiornamenti.

20 Il castello comincia a crollare

Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno 2022 succedono due cose interessanti. Non siamo sicuri di una tempistica ma è certo che l’avvenimento di cui stiamo per parlarvi sia accaduto dopo la pubblicazione dei rabbiosi tweet di Lance McDonald. Hasan Kahraman, il creator di Abandoned ‘sparisce‘ da twitter. Per esser più precisi, Hasan ha eliminato tutti – ma proprio tutti – i suoi tweet non lasciando quasi traccia delle sue dichiarazioni passate. Alla data del nostro ultimo check (6 giugno 2022) non sembra che la stessa sorte sia toccata al profilo di Blue Box Game Studios che, per il momento, è intatto.

Ma è il 3 giugno 2022 che qualcosa si rompe definitivamente. Il portale Gamespot pubblica un lungo editoriale firmato da Mark Delaney il quale afferma di avere avuto contatti con alcune persone vicine a Kahraman e che queste gli hanno raccontato alcuni avvenimenti dietro le quinte che smaschererebbero la mala fede del game creator.

Il pezzo, dopo avere ripercorso in sintesi alcuni degli avvenimenti principali riguardanti il titolo, spiega come, stando alle testimonianze, Kahraman sia ben conscio delle sue azioni. Pare che il creator fosse solito creare dei gruppi e chat private – da dove i vari leak sono poi partiti – con l’unico scopo di raccogliere “adepti”. L’ambiente interno a tali gruppi, raccontano i testimoni che hanno parlato con Delaney, è tossico. Il clima instaurato da Kahraman pare fosse quasi da terrore con ban e strike elargiti a chiunque mettesse in dubbio le sue capacità, sfuriate sopra le righe (seguite da profluvi di scuse plateali).

Abandoned: indizi creati a tavolino

Secondo le testimonianze – oltre una mezza dozzina assicura Delaney – il titolo sarebbe palesemente in difficoltà. Kahraman, dal canto suo, avrebbe un atteggiamento ambivalente. In pubblico si preoccuperebbe di smentire categoricamente ogni collegamento con Silent Hill, Kojima e Konami bollando tutto come errate interpretazioni del web. Peccato che in privato, poi, davanti ai propri adepti, quella stessa persona si vanti – dice sempre l’editoriale – di esser stato in grado di trollare tutti seminando indizi e collegamenti errati un po’ dovunque.

Uno dei casi più palesi, afferma Delaney, è il curioso file audio rintracciato sul sito ufficiale di Abandoned (di cui vi abbiamo accennato poco sopra) e pubblicato originariamente in un post Reddit. Il file farebbe riferimento ad una intelligenza artificiale definita Zero Cell e protagonista di un supposto vecchio script di Abandoned. Pubblicamente Kahraman affermò sempre di non sapere come quel file fosse finito lì e che nulla aveva a che vedere con lui e il suo lavoro. Nei vari gruppi, invece, si sarebbe poi vantato di aver piazzato lui stesso quel file in modo che fosse trovato.

Blue Box Game Studios hidden audio track: msg.mp3

Altro esempio del doppio volto indossato da Kahraman è rintracciabile in quanto accaduto subito dopo la pubblicazione dei leak riguardanti Silent Hill e ritenuti veritieri (abbiamo pubblicato le immagini pochi paragrafi fa, sembra siano opera di Masahiro Ito). Le immagini fake riguardanti un title screen di Silent Hill 5 con alcune ambientazioni a corredo sarebbero un disperato tentativo di Kahraman di richiamare su di sé l’attenzione di cui ha goduto al momento dell’annuncio di Abandoned, secondo la ricostruzione di GamesSpot.

Il popolo di Internet si stava stancando delle strane coincidenze, troppo belle per essere vere. Da lì il piano ben studiato di far trapelare le immagini e poi dichiarare a McDonald che le stesse fossero state decontestualizzate da un gruppo di amici. Frutto di inside jokes che avvengono spesso, avrebbe dichiarato Kahraman ben consapevole che i “complottari” più ferventi avrebbero abboccato all’amo.

Il metodo di creazione del gioco – o sarebbe meglio dire delle informazioni che lo riguardano – avrebbe seguito un iter simile, affermano le fonti di Delaney. Se all’epoca dell’uscita di Twin Peaks si vociferava che David Lynch spiasse i forum alla ricerca di teorie dei fan per adattare di conseguenza lo script, pare che Kahraman lo facesse davvero.

21 Un clima ingestibile

Il documento NDA condiviso da GameSpot nel suo articolo

Il lungo pezzo di Gamespot tocca diversi punti che qui, per semplicità, stiamo riassumendo. Il clima del gruppo, dicevamo, pare fosse – o sia – abbastanza tossico. Il reclutamento, affermano le fonti di Gamespot, avveniva su Discord dove Kahraman pescava tra i gruppi dedicati alle teorie legate ad Abandoned. Solitamente, afferma chi ha parlato con Delaney, si sceglievano i sostenitori più convinti delle varie teorie.

Dopo l’ingresso nel gruppo, agli utenti pare fosse sottoposto un Non Disclosure Agreement da firmare e restituire a Kahraman. Se quello postato da Gamespot si rivelasse veritiero, il documento nnon avrebbe alcun valore legale dato che, più che da un avvocato, pare essere stato dallo stesso Kahraman con diversi errori sia di ortografia e sintassi che di linguaggio giuridico. Il creator, poi, dicono sempre le fonti, pare fosse solito mettere alla prova la loro “fedeltà” condividendo contenuti (molti dei quali trapelati) per poi tentare di capire chi li girasse a leaker e insider.

Sia in caso di individuazione dell’infedele, sia dopo i diverbi con gli utenti più scettici, la tattica era la stessa: o il ban o la creazione di un altro gruppo più piccolo dove venivano ammesso solo i fan ancora convinti – almeno in apparenza – della bontà delle sue parole.

L’articolo di GameSpot si conclude, infine, con una considerazione dell’autore. Secondo i fatti raccolti fino a questo momento Abandoned non è nemmeno in sviluppo. Tale tesi parrebbe essere avallata dalle dichiarazioni delle fonti che affermano di avere appreso dalle chat private con Kahraman che al momento, l’autore stia lavorando esclusivamente al prologo dalle cui vendite spera di racimolare abbastanza per finanziare il prodotto finale. Come ciò sia possibile non è chiaro afferma GameSpot dato che, fin dall’autunno, pare che Kahraman abbia trascorso molto più tempo a chattare che non a lavorare.

22 Considerazioni finali

Abbiamo detto in apertura che ci saremmo riservati il diritto di sbagliare. Questo non vuol dire che rinunceremo ad indagare sulla vicenda esplorando ogni strada possibile ed immaginabile. Forse gli esiti saranno distanti dalle speranze che nutrite, oppure finiremo col confermare tutte le ipotesi che vi siete fatti fino ad ora. Scopriremo insieme.

Arrivati a questo punto, però, possiamo dirvi una cosa. Nel corso della stesura di questo pezzo abbiamo avuto l’impressione di trovarci di fronte ad un colossale ARG. Una caccia agli indizi entusiasmante durante la quale spesso abbiamo dovuto tirare il fiato per evitare di essere soverchiati dal gran numero di indizi che avrebbero rischiato di condurci a strade senza uscita.

Fin dal 2021 la teoria che Abandoned potesse essere segretamente un Silent Hill sviluppato da Kojima sotto falso nome, ma anche un erede spirituale del gioco Konami curato da colui che avrebbe dovuto proseguire la saga ha entusiasmato la rete. nel giugno 2021, quando tutti si aspettavano informazioni e novità, Geoff Keighley ci informava di non avere ricevuto materiale di Blue Box Game Studios da divulgare durante quella edizione dei Summer Game Fest. Le parole scelte per comunicare l’assenza non fecero altro che alimentare quella che, adesso, sembra una speranza insensata.

Ora i Summer Game Fest 2022 si avvicinano. Oltre un anno dopo siamo passati dal credere che Abandoned fosse davvero un Silent Hill ad avere rumor su due o addirittura tre titoli legati al brand in sviluppo. Abbiamo provato a collegare le varie possibilità ma non siamo ancora del tutto soddisfatti.

L’ipotesi che ci sentiamo più di condividere, per il momento, è che un Silent Hill – vero, non tarocco – possa essere sviluppato da Bloober Team. Gli autori di The Medium, ve lo ricordiamo, hanno in ballo una collaborazione con Konami e il loro ultimo gioco -esclusiva Xbox e PC – è stato una sorta di lettera d’amore dedicata alla saga horror iniziata a fine anni ’90. Se proprio deve esserci una occasione per scoprire le carte, quella è il Summer Game Fest 2022. Vero, Geoff Keighley ha avvisato di mantenere basse le aspettative per il momento. Rumor ‘da pazzi’, ha detto il giornalista. Noi abbiamo elargito la nostra ipotesi. Attendiamo solo di scoprire se è corretta.

In secondo luogo, è molto probabile che Hideo Kojima stia lavorando – finalmente – ad un titolo horror. Tante delle sue vecchie dichiarazioni sembrano andare in tal senso. Certo, c’è anche l’annuncio di un seguito di Death Stranding di cui tener conto. Non dimentichiamolo.

Di recente abbiamo scoperto come il team Kojima Productions sia alla ricerca di personale. Il tweet dell’inserzione di lavoro è stata ripostata su twitter nientemeno che da Masahiro Ito in persona. Il designer, sempre attraverso il suo profilo twitter, ha anche condiviso vecchi artwork e modelli datati 2017. Probabile che Ito abbia deciso di regalarci un glimpse di ciò che avrebbe potuto essere con Kojima e poi non è stato.

23 Abbandoniamo le speranze? Non del tutto

Silent Hill, Abandoned… tutti i progetti citati in questo articolo non godono ancora di informazioni davvero ufficiali. Ma noi abbiamo già cominciato a giocare come non facevamo dai tempi che hanno preceduto l’uscita di Metal Gear Solid The Phantom Pain e Death Stranding. Un gioco prima del gioco e, spesso, più entusiasmante del gioco vero e proprio.

Persino Masahiro Ito, come se ci leggesse nel pensiero, pare averci dato ragione affermando, a modo suo, di volere un mondo fittizio all’interno del mondo reale.

Hai ragione Masahiro. Quanto figo é stato arrivare fino a qui?

Di Lorenzo Longoni e Roberto V. Minasi

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version