Anche Activision ha finito per ammettere che Call of Duty: Infinite Warfare non ha venduto come previsto, nonostante le avvisaglie in merito fossero già forti.
Dopotutto, alla sua prima presentazione, proprio Infinite Warfare sancì il record di dislike sul canale ufficiale Youtube. I fan della saga desideravano forse qualcosa di più vicino alle origini, o almeno non spiccatamente futuristico, e il volere del popolo – si sa – è d’oro.
“Le vendite non sono andate secondo le aspettative, ed è ormai chiaro che una parte dei nostri acquirenti non va d’accordo con l’ambientazione futuristica”, ha infatti detto Thomas Tippl, chief operating officer del team, durante un dialogo con gli investitori.
“Fu un team altamente specializzato a voler proseguire in questa direzione e, nonostante avessimo tutti previsto i rischi, abbiamo lo stesso donato loro la possibilità di creare ciò che più desideravano”.
Parliamo di una serie che aveva iniziato a incontrare il dissapore del pubblico già con Advanced Warfare ed è probabile che, quando Activision si è accorta del problema, Infinite Warfare fosse ormai in lavorazione da tempo.
“Infinite Warfare resta un gioco innovativo e di altissima qualità. Insieme a Modern Warfare Remastered, offre un pacchetto di grandissimo valore e varietàrenti”, ha però proseguito Tippl, palesemente fiero della sua creazione.
Vi ricordiamo che, nonostante tutto, l’ultimo capitolo di Call of Duty si è rivelato essere il vero re delle vendite di fine 2016: tutto fuorché un insuccesso, quindi.
Per il futuro, però, sembra che la software house abbia comunque intenzione di tornare a battere territori più familiari.