La notizia è appena stata diramata dagli organi di stampa nazionale e non. Alain Delon, uno dei volti simbolo del cinema anni ’60 e ’70 è morto. Aveva 88 anni.
Nato nel 1935 nella piccola cittadina di Sceux, in Francia, Alain Delon deve superare un’infanzia difficile. Quando ha 4 anni – e con la Seconda Guerra Mondiale alle porte – è costretto a vivere il divorzio dei genitori. La madre decide di affidarlo a una famiglia adottiva per permettere al piccolo Alain di avere un’istruzione adeguata. Quando ha 17 anni si arruola nell’esercito. Tornato a casa – è il 1956 – per sopravvivere svolge i lavori più disparati. Pochi mesi dopo, a causa della sua vicinanza con gli ambienti artistici, la bellezza particolare di Delon viene notata e l’attore si trasferisce a Roma dove comincia la carriera da attore.
Esordisce sul grande schermo nel 1957 in Godot di Yves Allégret. Dopo una serie di interpretazioni, Alain Delon conosce il vero successo internazionale quando interpreta Tom Ripley in Delitto in Pieno Sole (René Clément, 1960). Dello stesso anno è fondamentale l’incontro con Luchino Visconti. Il regista italiano lo scrittura per Rocco e i suoi Fratelli che diventa un successo internazionale (è Leone D’Argento a Venezia). Tre anni più tardi, Visconti richiama Delon per il ruolo di Tancredi Falconeri nella trasposizione cinematografica de Il Gattopardo. Recita al fianco di Burt Lancaster (che interpreta Don Fabrizio, zio di Tancredi e protagonista del film e del romanzo). Sul set anche la nostra Claudia Cardinale.
Nel 1964 recita ne Il Tulipano Nero (Christian Jacque), e qualche anno dopo in Parigi Brucia? (René Clément, 1968). Nel mezzo, ovviamente, diverse altre pellicole e interpretazioni. Dopo il successo ottenuto da Il Gattopardo, infatti, Alain Delon è considerato uno dei migliori attori emergenti del panorama internazionale.
Nel periodo successivo – per buona parte degli anni ’70 – diventa uno dei volti principali del genere “Polar” in patria. Il Polar è una commistione tra poliziesco e noir che equivale al nostro “Poliziesco all’italiana”. Rimane un attore di successo per tutto il decennio. Solo nella seconda metà degli anni ’80 inizierà un lento viale del tramonto. Ancora nel 1991 però è tra i volti di un film dall’innegabile valore culturale: Nouvelle Vague di Jean-Luc Godard.
L’ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 quando veste i panni di Giulio Cesare in Asterix alle Olimpiadi. Con il suo ultimo ruolo al cinema, Delon ha voluto simpaticamente salutare il suo pubblico e la sua carriera.