Sono passati circa 10 anni da quando Amazon Prime Air ha ‘debuttato’. Di che si tratta? Anziché essere affidati a un corriere umano, i pacchi verrebbero recapitati a casa da droni teleguidati. Il servizio è attualmente disponibile solo in Texas e California per gli USA con droni che partono da appena due magazzini. L’idea è quella di dotare anche un terzo stabilimento entro pochi mesi.
Ma il piano, racconta David Carbon, vice presidente e responsabile per Amazon Prime Air, è quello di estendersi al di fuori degli USA già il prossimo anno. Per l’Europa, riporta il Guardian sarà coinvolta non solo l’Italia ma anche la Gran Bretagna, ovviamente. Il volume di pacchi che l’azienda di Bezos intende consegnare con questo metodo ammonta a 500 milioni entro il prossimo decennio.
Al momento però mancano dettagli ulteriori, utili a comprendere come l’azienda intenda procedere formalmente. Il servizio – curioso a dirsi – fatica a decollare anche nel paese di origine dove il brevetto di volo è arrivato solo nel 2020. Carbon, che è intervenuto nel corso di una presentazione a Seattle, afferma che si comincerà con un magazzino in prova (probabile uno degli hub in nord Italia) per poi eventualmente estendere il servizio sul territorio.
Intanto, a proposito di droni utilizzati per le consegne: vi ricordate come in Death Stranding sia Die Hardman a raccontarci che da quella idea siano poi nati i Muli?