Amazon ha annunciato il rinnovamento di Luna, il servizio di cloud gaming, che da oggi diventa parte integrante dell’abbonamento Prime senza costi aggiuntivi. Un’iniziativa pensata per rendere il servizio più accessibile e per consolidare la posizione di Amazon nel settore del gaming digitale.
Il nuovo Luna non solo rinnova l’interfaccia e le funzionalità, ma integra anche un catalogo di giochi sempre più variegato, disponibile in streaming su PC, smartphone, tablet e dispositivi Fire TV. La possibilità di giocare senza hardware costoso è il cuore dell’offerta di Luna, che si posiziona come alternativa diretta ai modelli tradizionali di abbonamento console.
La strategia dietro l’inclusione in Prime
L’inclusione di Luna nel Prime rappresenta una scelta strategica precisa. Con oltre 200 milioni di abbonati Prime in tutto il mondo, Amazon sfrutta la forza del suo ecosistema per portare il cloud gaming a un pubblico vastissimo. I giochi disponibili saranno accessibili direttamente dal Prime Gaming Hub, semplificando l’esperienza utente.
Questa mossa arriva in un momento cruciale: proprio mentre Microsoft ha annunciato un forte aumento dei prezzi per Xbox Game Pass e una ristrutturazione dei piani in Essential, Premium e Ultimate, Amazon propone un modello incluso e senza costi extra, ribaltando l’equilibrio competitivo.
Una sfida al modello di Microsoft
Il confronto con Game Pass è inevitabile. Se da un lato il servizio di Microsoft continua a offrire un catalogo vasto con titoli first-party al day one, dall’altro Amazon punta sulla convenienza totale, trasformando Prime in un pacchetto che ora unisce shopping, streaming e gaming.
La differenza principale sta nel prezzo: mentre Xbox ha aumentato il costo dell’abbonamento per i fan, Luna diventa parte integrante di un servizio che molti utenti già pagano, rendendo l’adozione immediata e senza spese aggiuntive.
Con il rinnovamento di Luna e l’inclusione nel pacchetto Prime, Amazon lancia un segnale forte all’industria del gaming: il cloud non è più un extra, ma una componente centrale dell’abbonamento. La sfida a Microsoft è chiara, e i prossimi mesi diranno se questa strategia riuscirà a cambiare davvero le abitudini dei giocatori.
