
Secondo quanto rilanciato da fonti del settore, AMD si prepara ad aumentare i prezzi delle sue CPU: la variazione interesserà tanto la serie Ryzen 9000 (architettura Zen 5) quanto le generazioni precedenti. Il rincaro, secondo le prime stime, potrebbe oscillare tra il 10 e il 20 per cento. La decisione — comunicata da AMD ai suoi distributori e partner — scatterebbe già nelle prossime ore, con l’aumento che diventerebbe effettivo “da stanotte”, secondo le fonti citate.
Perché aumentano i prezzi: costi, domanda e mercato in evoluzione
Non si tratta di un semplice aumento “per fare cassa”: secondo le analisi, la mossa di AMD sarebbe legata a dinamiche di costo e mercato. Da una parte, l’industria dei semiconduttori sta affrontando una carenza globale di wafer e materie prime, con un conseguente aumento dei costi di produzione. Inoltre, la crescente domanda da parte del segmento AI e HPC starebbe drenando risorse produttive, costringendo i fornitori a dare priorità a chip ad alte prestazioni e lasciando le CPU consumer in secondo piano.
Dall’altra parte, è probabile che si tratti anche di un ritorno “a listino reale”: dopo il picco delle offerte promozionali di periodi come il Black Friday, AMD potrebbe voler riallineare i prezzi ai costi reali di produzione, eliminando sconti e ribassi temporanei.
Chi sarà colpito e cosa cambierà per l’utente finale
L’aumento riguarderà gran parte della lineup AMD: non solo i modelli Zen 5 più recenti, ma anche CPU delle generazioni precedenti — incluse quelle ancora molto popolari tra gamer e PC builder che cercano un buon rapporto prezzo/prestazioni.
Per gli utenti, questo significa che il costo per costruire o aggiornare un PC (gioco, editing, produttività) potrebbe aumentare sensibilmente. Un processore che oggi costa 300 €, domani potrebbe superare i 330–360 €, rendendo le build di fascia media e alta decisamente più costose.
Chi stava pensando di aggiornare a breve — soprattutto in vista del 2026 e di nuove GPU o giochi — potrebbe trovarsi davanti a un aumento complessivo del budget, dato che anche GPU, RAM e storage sono soggetti a rincari a causa delle stesse dinamiche di costo globale.
Cosa significa per il mercato PC e per AMD
Per AMD, la decisione rappresenta probabilmente un modo per tutelare i margini in un momento di aumenti globali dei componenti. Se gestita bene, potrebbe consentire all’azienda di mantenere investimenti su ricerca e sviluppo — per esempio sui nuovi modelli con 3D V-Cache o Zen 5 avanzati già in arrivo.
Per il mercato PC, invece, il rincaro potrebbe rappresentare uno spartiacque: da un lato chi è ormai aggiornato o cerca build economiche rischia di dover pagare di più; dall’altro, nuovi acquirenti e appassionati potrebbero essere scoraggiati da prezzi in salita, con un possibile rallentamento delle vendite nel breve termine.
Fonte: Wccftech










