Silent Circle non è certo fra i produttori di telefoni più famosi, anzi, probabilmente non avete mai sentito parlare di questa azienda, fondata da Phil Zimmerman (l’uomo che ha creato il famoso algoritmo di criptazione PGP), John Calas (l’uomo della sicurezza di iOS e Mac OS X) e Mike Janke (ex Navy SEAL). Il loro nuovo Blackphone 2 è un telefono basato su una versione estremamente modificata di Android, incentrata interamente sulla sicurezza. A detta di chi lo produce, è impossibile intercettarlo ed è possibile configurare i criteri di protezione in modo di far convivere nello stesso apparecchio più dati e applicazioni, tutti completamente separati in ambienti virtuali che non possono comunicare fra loro. Un po’ come fa Samsung con Knox, è possibile creare un’area per i dati personali e poco importanti, sulla quale installare anche le applicazioni di Google Play, e di altre (per un massimo di quattro) con privilegi più elevati e accessibili con una diversa password. Tutti i dati all’interno del telefono sono criptati di default e per le telefonate si appoggia a un sistema di VoIP interamente criptato e basato sul peer to peer, studiato in maniera che nessuno abbia accesso alla chiave per poter intercettare le trasmissioni di chiamate o dati. Si tratta praticamente di un telefono per top manager e persone che in generale hanno l’esigenza di proteggere nella maniera più sicura possibile le proprie informazioni personali o aziendali.
Il prezzo è decisamente elevato: costa 799 dollari ma l’hardware, pur di tutto rispetto, non è all’ultimo grido. Lo storage è di 32 GB, lo schermo è da 5,5″ e la batteria supera i 3.000 milliamp. Sono incluse due fotocamere, una da 13 MP e una da 5, ma il cuore del sistema è un Qualcomm Snapdragon 615 Octa-core 1.7GHz ARM processor, prodotto economico e poco potente. In ogni caso, il prezzo elevato è dovuto più al sistema operativo Silent OS e ai servizi a esso associati più che alle specifiche tecniche. Al momento, è disponile solo negli USA.
Fonte: Arstechnica