
Dopo quasi due decenni dall’ultimo titolo ambientato nel Medioevo, la saga Total War torna finalmente alle sue radici con l’annuncio ufficiale di Total War: Medieval III da parte di Creative Assembly e SEGA.
Il nuovo capitolo è stato svelato durante la celebrazione per il 25° anniversario del franchise, in concomitanza con l’introduzione del motore di gioco di ultima generazione, Warcore — una base tecnologica pensata per offrire grafica migliorata, fisica più realistica, pathfinding avanzato e un’esperienza strategica e cinematica inedita per la serie. Il progetto è al momento in fase di pre-produzione anticipata: non esiste ancora una data di uscita, ma gli sviluppatori hanno scelto di condividere fin da subito la loro visione, coinvolgendo la community nel processo di sviluppo.
Cosa sappiamo finora: ambizioni, meccaniche e libertà di scelta
Secondo le dichiarazioni ufficiali, Medieval III sarà “il sandbox medievale definitivo”, un gioco dove i giocatori potranno sia seguire le rotte della storia, sia riscriverla con decisioni audaci.
La struttura punterà su un misto tra autenticità storica e grande libertà strategica: elementi come politica, religione, potere feudale e conflitti su vasta scala saranno parte integrante del gameplay, accompagnati da battaglie imponenti, diplomazia complessa e scelte che influenzeranno il destino delle nazioni.
L’introduzione del motore Warcore promette inoltre un salto generazionale: ambientazioni ricche, eserciti numerosi, interazioni complesse e una qualità visiva in grado di valorizzare la scala epica tipica di Total War.
Nonostante l’annuncio così anticipato, gli sviluppatori sono chiari: non aspettatevi il gioco fra pochi mesi, ma piuttosto preparatevi a un lavoro di lungo termine, in cui si stabiliranno tutti i pilastri di quella che potrebbe diventare la nuova pietra miliare del genere strategico.
Il ritorno a un’ambientazione medievale con un progetto ambizioso come questo rappresenta una scelta strategica importante per Total War: è un segnale che manifesta la volontà di tornare alle origini, offrendo ai fan di vecchia data — ma anche ai nuovi giocatori — un’esperienza ricca, profonda e su larga scala.
Allo stesso tempo, l’approccio di sviluppo trasparente — con aggiornamenti periodici, comunicazione diretta col pubblico e possibilità di partecipazione — potrebbe rappresentare un nuovo modello per il rapporto tra sviluppatori e community. Se ben gestito, potrebbe rafforzare la fiducia verso il progetto, trasformando il pre-lancio in un percorso condiviso.
Per il panorama videoludico contemporaneo, caratterizzato spesso da spin-off, DLC e giochi “live service”, l’annuncio di un titolo volto alla profondità storica, alla strategia e all’immersione dimostra che c’è ancora spazio per esperienze grandi, classiche, coraggiose e pensate per durare nel tempo.
Fonte: Creative Assembly










