Secondo una notizia dell’agenzia ANSA, l’autore della strage di Monaco è stato trovato in possesso di videogiochi e in particolare di sparatutto. Durante la perquisizione effettuata dalla polizia tedesca nell’appartamento del killer sono stati ritrovati sul suo PC diversi videogiochi su cui l’omicida aveva passato molto tempo.
Queste le esatte parole utilizzate dall’agenzia: “Casa che è stata perquisita intorno alle due dalla Polizia. Il killer aveva trascorso molto tempo davanti al pc utilizzando giochi di sparatorie“.
Purtroppo ancora una volta si punta il dito contro il mondo videoludico, e non possiamo che dissentire e demonizzare questo comportamento che ormai si perpetua da diversi anni sulla carta stampata, nei TG e nei talk show.
La riflessione che chiediamo a tutti di fare è semplice: come mai sono sempre i videogiochi (e in taluni casi i fumetti) a essere presi di mira come una delle cause scatenanti della violenza?
Film e Serie TV non vengono mai prese in considerazione eppure spesso e volentieri sono decisamente più violente e crude dei videogiochi. Ma anche altri media.
Spesso poi le motivazioni dietro tali gesti sono tutt’altro che da imputare a un qualsiasi intrattenimento. Nel caso dell’autore della strage di Monaco, un video registrato da un vicino lo riprende in un fitto dialogo in cui l’attentatore dichiara di essere stato per sette anni vittima di bullismo a causa del suo interlocutore.
Fateci avere le vostre riflessioni nei commenti.
Fonte: ANSA