Il fatto che BioWare, famosa per Mass Effect e Dragon Age (tanto per citare i più recenti) si sarebbe spostata su un “open-world condiviso” ha finito per preoccupare ben più di una persona.
Anthem, la loro nuova IP, si è mostrata allo scorso E3 e, a dirla tutta, ha sorpreso un po’ tutti. Ma quanto si distacca dai classici giochi della software house? E, soprattutto, dovremmo aspettarci anche stavolta una trama all’altezza della loro fama?
La risposta, fortunatamente, è sì. Il gioco ricorderà anche il Destiny di Activision ma, statene certi, non dimentica affatto di dover raccontare una grande storia.
“Il gioco parla della razza umana, ma anche di questo gruppo di persone di cui facciamo parte, conosciute come Freelancers“, ha infatti spiegato Aaryn Flynn, general manager di BioWare.
“I Freelancers escono fuori dai confini delle città e tengono al sicuro gli abitanti dai pericoli che si annidano su questi pianeti lontani. Science-fantasy: è così che ci piace chiamare questo genere”.
“È un po’ come Star Wars e gli universi Marvel, dove vedi un sacco di cose pazzesche ma non finisci mai per chiederti che senso abbiano o da dove provengano. In questi casi, non è importante quale concetto scientifico li faccia funzionare”.
“Mass Effect è una saga che ha sempre cercato di basarsi su una fantascienza solida, mentre qui vi catapulteremo direttamente in un mondo enorme, divertente e che cattura fin da subito”.
Vi ricordiamo come Anthem, attualmente, sia atteso per un generico 2018.