Apple in queste ore ha presentato il processore M1, la sua prima CPU realizzata con architettura ARM e pensata appositamente per i dispositivi Mac.
Questa architettura è estremamente efficiente dal punto di vista energetico, e per questo viene abbondantemente utilizzata per realizzare smartphone e tablet che necessitano di consumi davvero bassi.
Apple ci ha già mostrato un sistema basato su questa architettura, si tratta del SoC A14 Bionic integrato all’interno degli iPhone 12 e iPhone 12 Mini. Il passo successivo è quello di introdurre ed espandere questo tipo di chip anche su dispositivi di dimensioni maggiori. Infatti i primi ad adottare il processore M1 saranno i MacBook Air, MacBook Pro 13″ e Mac Mini.
Ma perchè è stata fatta questa scelta? Apple da sempre è stata paladina dell’innovazione e ha deciso di tracciare un futuro in cui i dispositivi mobile e compatti permettano la massima intercambiabilità possibile. Infatti l’utilizzo di processori con la stessa architettura sia su smartphone che su dispositivi laptop consente agli utenti di utilizzare anche gli stessi software, con la massima compatibilità possibile.
Il processore Apple M1 è un SoC a 8 core con grafica integrata, realizzato con un processo produttivo a 5nm che gli garantisce un invidiabile efficienza energetica. Infatti la società di Cupertino dichiara che si tratta della CPU con il rapporto di performance per Watt più elevato al mondo.
La CPU dell’M1 è in grado di offrire performance su un singolo processo doppie rispetto alle più recenti CPU per notebook, mentre a parità di prestazioni il consumo energetico è solamente del 25%. Questo permette di unire un’elevata capacità elaborativa a un’autonomia della batteria decisamente più duratura del normale.
Trattandosi di un SoC dedicato a sistemi laptop e desktop ultracompatti, non può mancare nel chip una GPU integrata per la gestione della grafica. Anche su questo versante Apple ha lavorato affinché fosse disponibile il top della tecnologia, per questo ha sviluppato la GPU integrata più veloce al mondo.
La GPU integrata infatti è in grado di lavorare su circa 25.000 processi in contemporanea, con una capacità di elaborazione totale che si attesta su 2,6TFlop. Tale potenza di calcolo consente di gestire con facilità flussi di streaming multipli, immagini in altissima risoluzione, video in 4K e rendering 3D complessi.
Ma l’operato della casa di Cupertino non finisce qui. Il processore M1 infatti porta per la prima volta l’Apple Neural Engine su dispositivi Mac. La gestione del Machine Learning e delle funzioni di Intelligenza Artificiale verranno gestite da un processore dedicato a 16 core integrato nel chip M1. Questo processore è in grado di elaborare 11.000 miliardi di operazioni dedicate al secondo, con un incremento delle prestazioni di machine learning che saranno 15 volte più veloci.
Per offrire la massima ottimizzazione possibile, ingegneri e sviluppatori di Apple stanno lavorando a una versione del sistema operativo macOS Big Sur che verrà realizzata appositamente fin dalla radice per sfruttare al meglio tutte le potenzialità offerte della nuova architettura hardware.
Questo è solo l’inizio di una transizione che durerà due anni e che parte proprio con gli iPhone 12 e si estenderà come abbiamo già detto a MacBook Air, MacBook Pro e Mac Mini. Con questa mossa si proverà a rivoluzionare il modo in cui fruiremo di applicazioni e dispositivi mobile, passando da smartphone e tablet a laptop (e viceversa) in modo rapido e intuitivo.
Vi ricordiamo che a settembre Nvidia ha acquisito la società ARM Holdings, che si occupa della ricerca e sviluppo di questa architettura hardware.