Arc Raiders potrebbe mettere i giocatori più tossici nella stessa lobby. Ecco cosa sta succedendo

Arc Raiders matchmaking comportamentale separa giocatori aggressivi

Negli ultimi giorni la comunità di Arc Raiders, l’extraction shooter multiplayer di Embark Studios, è tornata a discutere animatamente del sistema di matchmaking comportamentale del gioco, con contenuti condivisi da creator e giocatori che suggeriscono che giocatori aggressivi o tossici vengano raggruppati tra loro nelle stesse lobby. Questo fenomeno, che emerge anche in un recente video YouTube sulla questione, ha scatenato un acceso dibattito tra fan e critici del titolo.

Il matchmaking basato sul comportamento: cosa stanno notando i giocatori

Secondo i test e le testimonianze emerse online, alcuni giocatori hanno osservato che Arc Raiders sembrerebbe usare una forma di matchmaking basato sull’aggressività o stile comportamentale in partita. In pratica, chi adotta tattiche più violente o predatrici nei confronti degli altri giocatori finirebbe spesso associato con altri giocatori simili, creando lobby dai ritmi più intensi e conflittuali. Allo stesso modo, chi gioca in modo più cooperativo o pacifico potrebbe trovarsi in lobby “amichevoli”, con meno scontri PvP immediati.

Questa dinamica non è stata ufficialmente confermata nei dettagli da Embark Studios, ma l’art director del gioco ha più volte riconosciuto che il matchmaking analizza il comportamento dei giocatori come uno dei suoi fattori, promosso per generare esperienze più coerenti e soddisfacenti per chi cerca un certo tipo di gameplay.

Esperienze della community: “karma” e lobby frenate

La discussione non si limita alle prove tecniche: su Reddit e nelle community dedicate molti giocatori riportano che cambiando il proprio stile di gioco — ad esempio evitando il PvP o cercando di soccorrere altri — è possibile sperimentare partite dove gli altri partecipanti si comportano similmente, con minor aggressività. Viceversa, giocatori che adottano tattiche “tossiche” (uccidere altri player all’istante, tiro al bersaglio ripetuto, ecc.) tendono a ritrovarsi in lobby con giocatori altrettanto ostili.

Alcuni utenti hanno addirittura coniato termini come “karma matchmaking” o “aggression-based matchmaking”, descrivendo come la reputazione in-game possa influenzare le esperienze future. Queste testimonianze, pur non ufficiali, sembrano rafforzare l’idea che il sistema cerchi di separare giocatori in base all’energia che portano nelle partite.

La prospettiva degli sviluppatori

Anche se Embark Studios non ha mai pubblicato una guida dettagliata su come funziona esattamente il matchmaking, il comportamento degli sviluppatori suggerisce che l’analisi del comportamento dei giocatori è presa in considerazione per costruire le lobby, anche se non è l’unico criterio. Il team ha dichiarato pubblicamente che “analizziamo il comportamento e matchiamo di conseguenza”, pur riconoscendo che il sistema è complesso e non sempre perfetto.

Problemi tecnici collaterali

Va notato che, oltre alla dinamica di comportamento, Arc Raiders sta affrontando problemi di matchmaking tradizionale, con segnalazioni di lobby miste (solo player finiti in lobby con duo o trio, ecc.) e tempi di attesa prolungati, che gli sviluppatori stanno cercando di risolvere con patch e aggiornamenti. Questo può rendere difficile isolare completamente le dinamiche basate solo sul comportamento dal resto delle anomalie di matchmaking.

Perché ne parla la community

Questa caratteristica è diventata un argomento di discussione perché tocca un punto sensibile per i giochi multiplayer: l’equilibrio tra dare ai giocatori ciò che desiderano e non isolare o punire eccessivamente chi si comporta “male”. Alcuni vedono il matchmaking comportamentale come uno strumento positivo per creare ambienti più pacifici, mentre altri temono che finisca per stigmatizzare certi giocatori o accentuare la tossicità in lobby specifiche.

Fonte: PC Gamer

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