Assassin’s Creed China: spunta il nome di un seguito. Antico Oriente, arriviamo?

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Solo qualche ora fa, vi abbiamo parlato della possibilità che il prossimo gioco di Assassin’s Creed (seguito di Valhalla, quindi) ci permetterà di visitare nuovamente una Francia medievale. Questa volta, quella della Guerra dei Cent’anni.

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Il rumor che proveniva da 4chan, però, non si è fermato lì. Tutto va preso con le pinze, certo, ma il fatto che sia stato riportato anche dall’insider Idle Sloth ci riempie quantomeno un po’ di ottimismo. Francia del 1400, dicevamo: ma se vi dicessimo che son stati due gli Assassin’s Creed anticipati, e non uno solo?

La voce, infatti, vede il gioco francese come una sorta di ‘intermezzo’ tra un capitolo principale e l’altro. Si parlerebbe quindi di un gioco più a basso budget atto a calmare gli animi dei fan finché non sarà pronto il VERO seguito di Assassin’s Creed. Nome in codice: Assassin’s Creed China.

La Guerra dei Cent’anni sarà quindi una sorta di nuovo Rogue? Un ponte per aiutare l’attesa fino a China? Possibile, vista sotto quest’ottica, considerato come la pandemia globale avrà sicuramente finito per rallentare i lavori anche di una software house grande come Ubisoft. Si parlerebbe di 2023, comunque, per il grande salto nelle terre orientali della Cina.

Che la saga fosse pronta a sbarcare in Cina o Giappone, in realtà, se ne parla letteralmente da anni. La riprova più grande è che Ubisoft stessa inserisce quell’ambientazione nelle opzioni di sondaggio, ogni volta che chiede ai fan “dove vorrebbero vedere il prossimo gioco”. Che l’antico Oriente fosse nelle loro intenzioni da generazioni, infatti, non è di certo una grande sorpresa. Oggi, piuttosto, potremmo aver avuto la prima possibilità tangibile che qualcosa si stia muovendo.

Dopotutto, dopo il successo di vendite di Ghost of Tsushima, avrebbe solo ancor più senso che Ubisoft voglia accelerare le cose e cogliere al balzo la moda del momento.

Non ci resta far altro che aspettare e sperare che i rumor si riveleranno veri. Entrambi, magari. Consci del fatto che, a questo giro, dovremmo forse aspettare un pelo in più: se la voce ci ha preso, parliamo di un anno sabatico per Ubisoft e, quindi, di un China previsto solo fra tre anni.

Fonte: Twitter