Assassin’s Creed, la vera storia della grande armata Danese

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Dopo il reveal sull’ambientazione del nuovo Assassin’s Creed, non abbiamo potuto trattenerci dal fantasticare sulle avventure che ci attenderanno in questo nuovo capitolo del più celebre franchise di Ubisoft! La bellezza del periodo storico a cui si riallaccia offre infatti tantissimi spunti per ambientare. Spunti che, nella tradizione della serie, si tradurranno in un mix di situazioni reali e storicamente accurate, con opere di finzione ed “eventi collaterali” inventati invece di sana pianta ma funzionali al coinvolgimento del giocatore.

Basandoci sulle vicende storiche, possiamo formulare diverse ipotesi su ciò che ci attenderà nel prossimo Assassin’s Creed.

Nell’immagine realizzata da Bosslogic, abbiamo ad esempio notato le armature dei soldati. Si tratta dell’esercito di Northumbria, primo regno conquistato dai guerrieri norreni.

Assassin's Creed
Soldato di Northumbria

Ecco cosa accadde durante quell’epoca di conflitti, in cui le flotte dei vichinghi seminarono il terrore per i mari dell’Europa Settentrionale.

La grande armata Danese

All’imbrunire dell’VIII secolo, i vichinghi avevano dato il via a brevi incursioni in Inghilterra rubando perlopiù tesori da monasteri e piccoli villaggi.

Ma nel IX secolo si costituì la cosiddetta grande armata danese: Costituita da truppe di Danimarca, Norvegia e Svezia, il suo scopo era quello di conquistare tutti i regni dell’Inghilterra.

L’armata era guidata, secondo le storie, dai figli del leggendario re norreno Ragnarr Loðbrók: Bjorn Fianco di Ferro, Ivarr Senz’Ossa, Hvitserk, Halfdan e Ubbe.

L’origine dell’armata risiede nell’invasione di Parigi nell’845 d.C. con il successivo stanziamento delle truppe nel territorio per diversi anni.

Una voce storicamente non confermata afferma che l’incursione in Inghilterra sia dovuta ad una vendetta dei figli di Ragnarr per l’uccisione del padre per mano di re Aelle II di Northumbria.

La grande armata danese sbarcò così nell’865 in Anglia Orientale.

Il ritorno del terrore norreno

Sotto il comando di Halfdan, Ivarr Senz’Ossa e Ubbe, i vichinghi conquistarono il regno di Northumbria vendicando Ragnarr e segnando il ritorno del terrore norreno che avrebbe conquistato l’intera Anglia Orientale già nell’870.

Nell’871 arrivarono i rinforzi, la Grande armata estiva guidata da Bagsecg, con cui i norreni riuscirono a conquistare il regno di Mersia (centro-sud dell’Inghilterra)

Le truppe si stanziarono sui territori conquistati per poi dare il via a nuovi attacchi: Halfdan attaccò i Pitti a nord, mentre Guthrum attaccò il regno del Wessex al sud.

La strategia dei danesi era quella di conquistare ed occupare le città fortificate, stanziarsi su di esse e poi chiedere un riscatto ed un trattato di pace per abbandonarle.

La ribalta di Alfredo il Grande

Dopo anni di terrore, Alfredo il Grande riuscì a battere l’armata norrena nella battaglia di Ethandun (878 d.C.) con una strategia ben precisa: utilizzare l’antica tecnica delle testuggini dei legionari romani.

Ciò consenti un discreto vantagio tattico ai soldati del Wessex che riuscirono, con grande fatica, a respingere i Danesi.

I norreni furono costretti alla ritirata verso la regione successivamente chiamata Danelaw, per poi arrendersi a Chippenham dopo un assedio di ben 14 giorni.

Dopo la vittoria del Wessex, fu stilato il Trattato di Wedmore e Guthrum decise di farsi battezzare con Alfredo il Grande come padrino.

I Danesi furono confinati nel Danelaw, ed il Wessex, l’ultimo regno anglosassone indipendente, cominciò a immaginare una politica espansionistica che avrebbe portato alla riunificazione dell’Inghilterra.

Ciò avvenne sotto Atelstano d’Inghilterra, nipote di Alfredo il Grande, e segnò la nascita del regno d’Inghilterra.

I vichinghi superstiti dell’armata, invece, formarono il regno di Jórvík, nell’odierna York, che perseverò fino alla prima parte del X secolo.

Il nostro entusiasmo

Che dire. Non vediamo l’ora di saperne di più sul nuovo Assassin’s Creed, l’ambientazione ci entusiasma parecchio. L’era vichinga è uno scenario dalle mille possibilità per l’arco narrativo della saga.

Dopo i due ambiziosi Origins ed Odyssey, capaci di riportare in auge la decennale saga, sicuramente questo capitolo saprà trarre il meglio dai suoi grandi predecessori. Resta da vedere se l’approccio sarà improntato più alla fedeltà storica, oppure se storia e leggende si fonderanno, un po’ come accaduto con i più recenti Assassin’s Creed Origins e Assassin’s Creed Odyssey. Cosa a nostro avviso altamente probabile.

E voi? Siete entusiasti per questo nuovo capitolo della saga? Di seguito il primo trailer del gioco!