Atelier Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey – Recensione

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Passaggio di testimone

Firis è probabilmente una protagonista più debole – sul piano caratteriale, almeno – di Sophie e, per certi versi, molto più stereotipata. Il suo legame con l’alchimia, poi, è molto più labile di quello della sua mentore. La piccola Firis ha infatti un semplice sesto senso per il dissotterramento di materiali preziosi: lei vive in una città mineraria e, quindi, questa abilità torna utile tanto a lei quanto all’intera società.

Eppure, nessuno degli abitanti della zona ha mai visto la luce del sole. L’insediamento è nascosto nelle profondità di una montagna e, a parte i cacciatori, nessuno ha il permesso di oltrepassare il grosso portone che li divide dal mondo vero e proprio.

Firis, grazie a Sophie, finisce per abbracciare l’alchimia solo come scusante per esplorare l’esterno della montagna e, sotto un certo aspetto, questo la rende una “streghetta” meno interessante delle sue colleghe. Ovviamente, la stessa Firis non mancherà comunque di evolversi o crescere durante il viaggio, aiutata da un immancabile e ricchissimo cast di curiosi personaggi.

Principalmente per motivi di trama, ecco ricomparire il controverso timer. La ragazzina ha solo un anno per poter ottenere il “diploma” da alchimista e dimostrare a tutti di essere all’altezza dei suoi sogni e, questo, andrà a riversarsi anche sul gameplay vero e proprio. Non è la prima volta che la saga tiene il conto del tempo che perdiamo durante l’esplorazione e, dopo aver momentaneamente accantonato il countdown, eccolo tornare più impellente che mai.

Se 365 giorni dopo aver oltrepassato la barriera Firis non sarà riuscita a superare l’esame, allora sarà Game Over. Non perderemo i progressi ottenuti – che verranno trasferiti al Nuovo Gioco Plus – ma saremo comunque costretti a ricominciare tutto daccapo.

Purtroppo, parlando in completa onestà, sappiamo benissimo come molti fan di vecchia data non abbiano mai apprezzato a fondo questa meccanica. Possiamo capirli, dopotutto, dato che costringe a non soffermarsi eccessivamente in alcuna zona e a procedere rapidamente per i vari livelli di gioco senza mai goderseli come si vorrebbe.

Soprattutto, è difficile capire quanto sia permissivo il tempo a disposizione se non si conosce neanche la propria meta. In sua discolpa, possiamo confermarvi come il timer sarà presente solo durante la prima fase dell’avventura: un buon compromesso che non negherà a nessuno di recuperare in un secondo momento tutto ciò che ci si è lasciati alle spalle.

La ragazzina ha solo un anno per poter ottenere il “diploma” da alchimista e dimostrare a tutti di essere all’altezza dei suoi sogni e, questo, andrà a riversarsi anche sul gameplay vero e proprio.

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7.5
atelier-firis-the-alchemist-and-the-mysterious-journey-recensione<b>PRO</b><br> Stracolmo di cose da fare <br> Il mondo aperto è un'ottima novità... <br> <b>CONTRO</b><br> ...ma necessita ancora di molti miglioramenti <br> Graficamente arretrato