Appassionato di videogiochi, lettura e film, Adriano è finito per cadere in quella spaventosa trappola chiamata "semiotica". Ben presto le sue domande (che per il resto della redazione sono di solito assurde) si sono andate concentrando sulla comprensione della narrazione in tutte le sue forme. Oggi scrive con costanza e lucida follia, passando con disinvoltura dall’epica di God of War alle intricate tematiche metafisiche dei giochi di ruolo giapponesi.