Il seguito di Spaceballs è praticamente realtà. Attraverso le pagine di Variety apprendiamo infatti che Amazon avrebbe dato il via alle fasi preliminari della produzione di Balle Spaziali 2, coinvolgendo anche il leggendario Mel Brooks nel ruolo di producer. Avvolto ancora nel mistero il grosso del cast, ma pare che ci siano già trattative con Josh Gad (Artemis Fowl, Little Monsters, etc…) in un ruolo di rilievo. Ingaggiato Josh Greenbaum alla regia. Greenbaum vanta una certa esperienza nei docufilm e sul piccolo schermo. La sceneggiatura è scritta a sei mani da Benji Samit, Dan Hernandez (già autori degli script per Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem, La Famiglia Addams 2 e Pokémon: Detective Pikachu). Il terzo set di pollici opponibili ce lo mette Gad. Il progetto è nelle primissime fasi di sviluppo.
Balle Spaziali: trama, cast e personaggi
Il film scritto, diretto e interpretato da Mel Brooks lo conosciamo tutti (se non fosse così fatevi un favore e recuperatelo). La storia è quella del malvagio Presidente Scrocco (Mel Brooks), un dittatore spaziale intenzionato ad appropriarsi dell’atmosfera del pianeta Druidia. Per convincere il sovrano del pianeta Re Rolando (Dyck Van Patten), ne rapisce la figlia Vespa (Daphne Zuniga) e la droide Dot Matrix. Nella vicenda, entrano loro malgrado anche Stella Solitaria (Bill Pullman) e Ruttolomeo (John Candy), sostanzialmente due vagabondi cosmici. I due si scontreranno con le forze di Scrocco: il generale Nunziatella (George Wyner) e, soprattutto, il temibile Lord Casco (Rick Moranis). Riusciranno nell’impresa solo grazie all’impiego dello Sforzo, una energia cosmica che solo il maestro Yogurt (Brooks), può insegnar loro a padroneggiare.
Quel sequel fasullo del 1990. Una tradizione tutta nostrana
Il film del 1987 – come tanti altri di Brooks – diventa in pratica un istant cult. Nel 1990, in Italia arriva Balle Spaziali 2, film diretto da David Odell con Randy Quaid e Rob Schneider nel cast. Il film – quasi superfluo dirlo – non ha nulla a che vedere con la pellicola di Brooks. Si tratta, in realtà, di un adattamento di Martians Go Home (romanzo di Fredric Brown).
Il titolo per la distribuzione italiana è stato scelto nel solco di una tradizione – quella dei sequel apocrifi – inaugurata da Lucio Fulci nel 1979 con Zombi 2 (pseudo seguito di Dawn of the Dead di George Romero, distribuito in Italia come Zombi). Ribattezzare diversi B-Movie con nomi che facessero pensare a seguiti di pellicole famose diventa una pratica diffusa quasi esclusivamente da noi e colpisce sia produzioni nostrane che estere. Diversi i casi famosi, come Troll 2 di Claudio Fragasso.
Emblematico in ultimo il caso di Simone e Matteo, ovvero Paul Smith (vero nome Anam Eden) e Michael Coby (vero nome Antonio Cantafora) che tra il 1974 e il 1977 recitarono in cinque film che provavano a inserirsi nella scia di pellicole con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill di cui i due attori erano rispettivamente ‘sosia’. In Francia, i film della coppia vennero quasi tutti distribuiti come seguiti di Lo Chiamavano Trinità pur non avendo nulla in comune con l’originale di Enzo Barboni.
A proposito di Mel Brooks. Il maestro della satira è stato di recente insignito del premio Oscar alla carriera.