Siamo soliti vedere ban di varia natura nel mondo videoludico: dai più classici, di durata giornalieri, a quelli a vita, solitamente riservati alle situazioni più gravi, eppure, Counter Strike ci insegna oggi che è possibile incappare in sanzioni decisamente più pesanti e assurde.
Parliamo del caso riguardante il giocatore Reece “bloominator” Bloom, gamer noto nel panorama di Counter Strike, che avrebbe subito l’esagerata pena di 1000 anni di ban (mille, esatto, avete letto benissimo) da parte di ESEA, importante servizio di tornei third-party del celeberrimo gioco di Valve.
La motivazione della millenaria pena, che avrà termine solo nel 3016 d.c. , sembra però essere legata a delle motivazioni estremamente gravi e illecite, traducibili in molestie verso una ragazzina di appena 15 anni (Bloominator è accusato di aver condiviso con la ragazza dei contenuti pesanti ed espliciti, con tanto di foto e frasi oscene).
Le scuse del gamer, fatte pubblicamente via Twitter, non sono ovviamente bastate, tant’è che il suo profilo è stato in seguito chiuso. La situazione, per lui, è ora molto grave e con molta probabilità avrà conseguenze molto più reali di un semplice ban di 1000 anni in un videogioco.
Fonte: Kotaku