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Biomutant: struttura di gioco ispirata a Zelda Breath of the Wild, e non solo. Ecco il nuovo trailer!

Biomutant

Stefan Ljungqvist, Art and Creative Director di Experiment 101, ci illustra in questo video alcune meccaniche dell’intrigante Biomutant, nonché le muse ispiratrici che hanno dato vita al titolo, e sono molte. Basti pensare che la struttura del gioco prende a piene mani da quel capolavoro generazionale che è stato The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

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Ma il mastropezzo Nintendo non è l’unico titolo ad aver ispirato i talentuosi ragazzi di Experiment 101. Ljungqvist ha infatti ammesso che il gioco è un mix piuttosto bizzarro tra il titolo Nintendo e altri giochi quali Devil May Cry, Ratchet and Clank, Batman Arkham e un altro paio di opere non specificate.

Il titolo sarà un open world di circa 8 km quadrati. Una mappa che si svilupperà poco in larghezza, ma che saprà offrire un sacco di situazioni e segreti tutti da scoprire. Oltre alla struttura open world, il gioco offrirà un completo editor che permetterà al giocatore di modificare la specie del personaggio.

Ciò si lega strettamente agli attributi scelti, in maniera non troppo dissimile da Cyberpunk, i quali saranno dunque cruciali per determinare come il nostro animaletto apparirà. Oltre alla struttura fisica, potremo ovviamente modificare anche gli abiti, cambiando cappelli, pantaloni, magliette e tutto quello che vogliamo. Il gioco, però, non sarà una sfilata di moda, e il team ce l’ha voluto ricordare in questo trailer.

All’interno di Biomutant sarà infatti disponibile un completo arsenale comprensivo di armi bizzarre e uniche. Esse potranno anche essere potenziate e potremo migliorare anche le armi rotte. Su questo punto in particolare, però, Experiment 101 ha preso le distanze da Zelda, dunque non ci troveremo armi che si romperanno come nel titolo Nintendo.

Il gioco offrirà anche una certa scelta sulla trama che andrà a influenzare anche il finale stesso. All’interno del mondo di Biomutant esistono sei diverse tribù, tutte comandate dal capo, un Sifu. Queste tribù, banalmente, si possono distinguere in due schieramenti distinti in cui c’è un “bene” e un “male”.

Il giocatore, a inizio partita, dovrà dunque scegliere una di queste tribù, ma volendo potremo anche cambiare sponda una volta iniziata l’avventura. In base alla tribù che supporteremo, il mondo potrà essere salvato o distrutto. Ciò ci viene segnalato grazie a un imponente albero al centro della mappa, il quale rappresenta l’Albero della Vita.

Le tribù “buone” faranno di tutto per salvare questo albero, mentre le tribù “oscure” si impegneranno per distruggerlo. Il destino di questo mondo, dunque, è totalmente nelle mani del giocatore. Detto questo, Ljungqvist ha parlato poi di come il titolo, dopotutto, si chiami “Biomutant“, e di conseguenza le mutazioni sono una parte fondamentale del titolo.

All’interno del titolo sono infatti presenti le bio-mutazioni, particolari abilità fisiche che ci permettono di usare i poteri più disparati. Pensate, potremo scagliare potenti fulmini dalle nostre dita come il temibile Palpatine di Star Wars, oppure usare mutazioni psichiche che ci permetteranno di usufruire la telecinesi come un vero X-Men.

Insomma, Biomutant è un gioco tutto da scoprire e che potrebbe rivelarsi una delle più esaltanti sorprese del 2021. E voi, cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti, come sempre. Biomutant è uscirà il 25 maggio su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Alla scoperta di Biomutant - THQ Nordic

Fonte: THQ Nordic

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