Dopo il lancio, Borderlands 4 ha subito molte critiche per la sua instabilità su PC, con segnalazioni diffuse di frame rate altalenanti, problemi di shader, crash e ritardi nell’input. Queste lamentele sono arrivate da giocatori con hardware vario, dai sistemi di fascia media fino a quelli più recenti. Randy Pitchford, CEO di Gearbox, ha riconosciuto che non tutti i problemi possono essere risolti subito, ma ha difeso il gioco dicendo che è stato progettato per “Hardware Premium“ e che ci sono strumenti per migliorare le performance, come DLSS, il cambio delle impostazioni grafiche e l’abbassamento della risoluzione.
L’invito al rimborso da parte di Pitchford
Pitchford è andato oltre nel rispondere ai giocatori insoddisfatti, dicendo esplicitamente: “Puoi fare quello che vuoi. Il gioco è questo. Se non sei soddisfatto, chiedi un rimborso a Steam. Hai fatto un paragone con un veicolo. Non metterei mai un motore Ferrari su un monster truck aspettandomi che si guidi come una Ferrari. Se mi dici quali sono le tue specifiche, posso aiutarti a ottimizzare le prestazioni. Mi dispiace che non ti piaccia che ti venga detto di usare il DLSS, ma è così che funziona. Se non sei soddisfatto degli strumenti a tua disposizione per migliorare il frame rate e non sei soddisfatto del frame rate che hai, dovresti giocare a un altro gioco. Il gioco è fantastico ed è progettato per funzionare bene a 30fps e dare il meglio a 60fps. Abbiamo anche fornito molte opzioni che ti consentono di trovare un compromesso tra frame rate, risoluzione e caratteristiche grafiche diverso da quello che sceglieremmo noi, e ti invitiamo a utilizzare questi strumenti per ottimizzare il gioco in base ai tuoi gusti. Ti serve aiuto per personalizzare l’esperienza in base alle tue preferenze?“.
Questa dichiarazione ha fatto scalpore, figlia di una malcelata frustrazione, perché è insolito vedere un dirigente suggerire apertamente il rimborso come opzione. L’invito è stato accompagnato dalla spiegazione che, se un giocatore non è disposto a usare gli strumenti disponibili come DLSS o a fare compromessi su risoluzione/risoluzioni ultra elevate, magari è meglio aspettare che vengano pubblicati aggiornamenti migliorativi o che l’hardware migliori.
Difesa e tono di Pitchford
Il tono di Pitchford è stato netto: “Il gioco è questo“ Ha sottolineato che ci sono compromessi tra frame rate, risoluzione e caratteristiche visive, e che gli utenti dovrebbero usare le opzioni disponibili per adattare l’esperienza al proprio hardware. Ha anche usato analogie colorite, dicendo che cercare di far girare il gioco in 4K su hardware non all’altezza è come “Guidare un monster truck con un motore da soffiatore per foglie“.
Aspettative, hardware e futuri miglioramenti
Pitchford ha affermato che il gioco garantisce 30fps sulla configurazione minima e 60fps su hardware raccomandato, aggiungendo che chi ha “buoni sistemi e buon tuning” potrà ottenere performance molto superiori. Ha anche chiarito che Gearbox sta monitorando i dati telemetrici raccolti dai giocatori per capire meglio dove intervenire. Però ha lasciato intendere che non tutti gli elementi possono cambiare radicalmente, dato che il motore Unreal Engine 5 è ormai integrato e certi limiti hardware non si superano solo via patch software.
Le dichiarazioni di Randy Pitchford mostrano una strategia onesta ma controversa: ammettere che il gioco ha problemi tecnici, ma allo stesso tempo suggerire che il risultato dipende molto dall’hardware personale del giocatore. L’invito al rimborso è una mossa rara che potrebbe soddisfare alcuni clienti delusi, ma che evidenzia anche le aspettative elevate che la community ha verso titoli AAA. Se Gearbox riuscirà a migliorare le prestazioni con patch costanti potrebbe riguadagnare fiducia; altrimenti il rimborso diventerà un tema centrale nel dibattito sul rapporto qualità-prezzo.
Fonte: Randy Pitchford
