Nel futuro il mondo sarà popolato da un gran quantitativo di androidi come quelli di Io Robot con Will Smith, oppure il videogioco Detroit Become Human di Quantic Dream? Solo il tempo potrà dircelo.
Ma sta di fatto che la ricerca fa passi da gigante ogni giorno che passa. E a dimostrarcelo ci sono i robot di Boston Dynamics che sembrano essere usciti da un romanzo di fantascienza degno di Isaac Asimov.
Quello che vederete non è fantascienza, e neppure un filmato realizzato in CGI. No, è la realtà, o quello che potremmo definire ad oggi: ‘Lo stato dell’arte della robotica moderna‘. Ma Boston Dynamics ci ha letteralmente voluto stupefare con un video che ancora non riusciamo a credere sia vero!
Sulle note di “Do You Love Me?” dei The Contours, possiamo vedere i loro robot sperimentali Atlas muoversi, ballare, saltare e scatenarsi con una grazia che vi ammetto di non avere nemmeno io! E nella loro coreografia c’è anche un momento amarcord dedicato alla posizione della gru che tutti gli amanti di Karate Kid conosceranno sicuramente.
Ad accompagnare gli androidi nella loro coreografia, ci sono anche altri due robot progettati un po’ più per applicazioni industriali che sono il quadrupede Spot e il robot portapacchi Handle.
Il filmato che potrete vedere qui di seguito in poche ore ha già totalizzato milioni di visualizzazioni!
Boston Dynamics è una società leader del settore anche a livello industriale, con partner illustri tra cui il Jet Propulsion Laboratory che sviluppa le sonde della NASA. E il robot androide Atlas è un esempio di quante meraviglie possa realizzare la ricerca.
Replicare i movimenti umani con precisione è quanto di più difficile si possa fare in robotica. Quello che per poi sembra una cosa naturalissima e semplicissima, come il semplice mantenere l’equilibrio, diventa estremamente complesso da replicare e richiede un lunghissimo processo di “Try & Error“, ovvero di tentativi ed errori.
Ciò che rende ancor più incredibile ciò che fanno questi robot è che sono interamente wireless, e non hanno cavi di alimentazione e controller. Computer e batterie sono integrati su Atlas, in una sorta di grosso zaino che porta sulle spalle che rende ancor più complicata la gestione dell’equilibrio (come ci ha insegnato Death Stranding).