Nonostante Infinite Warfare abbia trasportato la saga di Call of Duty nello spazio, gli sviluppatori hanno cercato comunque di non allontanarsi troppo dal feeling della Seconda Guerra Mondiale. Chi l’avrebbe mai detto?
Sembra proprio che, alla fine della fiera, i fan saranno capaci di ritrovare un contesto più familiare di quanto mai avessero immaginato, almeno stando alle parole del lead concept artist.
“Non vogliamo che la tecnologia futuristica sia la nuova protagonista” ha infatti detto Thomas Szakolczay.
“Abbiamo sempre puntato a una guerra fittizia che sembrasse comunque realistica, che avesse quasi i toni della Seconda Guerra Mondiale, con la stessa tipologia di personaggi, le stesse figure militari e le stesse sensazioni. Solo, nello spazio“.
“La Guerra Mondiale è da dove siamo partiti, ed è proprio lì che sono state raccontate le migliori storie. C’erano nemici e alleati oggettivi, e vogliamo catturare ancora una volta quella tipologia di contesto”.
“Nonostante l’ambientazione futuristica, abbiamo fatto di tutto per non farci prendere troppo la mano e assicurarci sempre che sembrasse ancora una guerra vera. A volte iniziava a sembrare troppo poco un Call of Duty, quindi cancellavamo tutto e tornavamo a riprogettare intere sezioni daccapo”.
Szakolczay conclude l’intervista citando come esempio perfetto Aliens di James Cameron, un film sci-fi con forti spruzzate di realismo.
Vi ricordiamo come Infinite Warfare sia atteso su PlayStation 4, Xbox One e PC il prossimo 4 novembre. Includerà al suo interno una versione rimasterizzata del primo Modern Warfare, tra l’altro.
Fonte: Gamespot