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Call of Duty Modern Warfare 2: Recensione (PS5)

Come recitava una delle frasi più iconiche dell’originale Call of Duty Modern Warfare 2, “La storia è scritta dai vincitori”, e dopo aver provato questo secondo capitolo della trilogia reboot di una delle saghe più importanti del panorama FPS, siamo abbastanza convinti che Infinity Ward abbia in mano penna e calamaio necessari per scrivere nuovamente una pagina importante della storia del genere.

Call of Duty: Modern Warfare 2 dimostra infatti di essere nuovamente lo sparatutto in prima persona da battere sotto moltissimi aspetti, riuscendo così a risollevare il panorama degli shooter dalla mediocrità lasciata dai recenti, ma ben poco entusiasmanti lanci di Call of Duty: Vanguard e Battlefield 2076.

Se questa breve introduzione non dovesse bastare a convincervi della qualità del titolo in questione, vi invitiamo a continuare la lettura della nostra recensione dell’ultima fatica di Infinity Ward.

1 Considerazioni generali

Se dovessimo riassumere i motivi che ci hanno spinto a promuovere MW2 con ottimi voti, potremmo affermare che il titolo propone un pacchetto completo e minuziosamente confezionato, capace di soddisfare qualsiasi palato e di entrare perciò nelle grazie sia degli amanti della campagna singleplayer sia degli gli accaniti giocatori della modalità multiplayer, pur senza uscire troppo dagli schemi storici della serie.

Sebbene non siano state applicate delle modifiche strutturali alla già ottima base creata col capostipite della saga reboot, risalente al 2019, MW2 affina e migliora quasi tutti gli aspetti che non avevano convinto con il primo capitolo, riuscendo a creare un mix di gioco estremamente soddisfacente sotto quasi tutti gli aspetti.

2 Call of Duty Modern Warfare 2: quanto dura e com’è la campagna single player?

Per entrare più nel dettaglio, ci sembra opportuno partire dalla campagna (la quale avevamo già approfondito in maniera abbastanza esaustiva nella nostra anteprima) che rimane anche in questo caso uno degli aspetti forti del titolo e fungerà, in molti casi, come prima introduzione al gioco. Nonostante la durata che non supera le otto ore anche se giocata alle difficoltà più elevate, questo pacchetto di missioni risulterà estremamente denso, ricco di variabili, missioni differenti, scenari e colpi di scena: insomma, una vera prelibatezza da gustare con pad o mouse, e che vi terrà incollati allo schermo per tutta la sua durata!

Fedele ai suoi “antenati”, la trama di questo Modern Warfare 2 vanta il taglio cinematografico diventato marchio di fabbrica della serie di Activision, che sfrutta un intreccio che sa di ‘già visto’ come base per personaggi e antagonisti ben approfonditi e funzionali al loro scopo. Sebbene manchino, a nostro avviso, momenti epici in grado di eguagliare alcuni di quelli che avevano contraddistinto il secondo capitolo della serie originale nel 2009, quella di MW2 rimane una trama che funge da ottimo collante a una campagna per singolo giocatore di gran qualità.

Questa campagna, inoltre, fa sfoggio dei muscoli del motore grafico IW 9.0 con scenari mozzafiato e inquadrature ricercate, capace di risplendere di luce propria nonostante la mancanza di tecniche moderne come il ray tracing. Alla base di tutto troviamo dei modelli credibilissimi, un’illuminazione estremamente realistica e delle animazioni in motion capture accurate e molto fluide, fondamentali per esaltare le prestazioni attoriali dei protagonisti e dei personaggi che ci circonderanno.

3 Gameplay: soddisfacente e variegato

Protagonista indiscusso di questa nuova saga reboot è chiaramente il sistema di shooting, il quale fa sua tutta l’esperienza maturata dal team nel corso degli anni, offrendo al giocatore un’esperienza pad alla mano fantastica, sia nel single player, sia nelle partite multi giocatore. Componenti di questa armoniosa orchestra sono ad esempio le vari armi da fuoco, modellate sapientemente e animate con cura, il sound design, che restituisce un feedback audio accurato e cristallino, e una risposta visiva soddisfacente e piacevole.

Infine, le impressioni pad alla mano non sono state determinate solamente dal raffinato sistema di shooting, ma anche da una ampia varietà del gameplay. Le missioni ci catapulteranno in situazioni e scenari sempre mutevoli, dai paesaggi desertici del medio oriente, ad ambienti urbani ispirati a varie parti del mondo, di volta in volta con obiettivi e approcci diversi, e non mancheranno di cambiare continuamente le carte in tavola aggiungendo elementi di game play sempre nuovi.

Oltre alle sezioni di shooting più ordinarie troviamo, ad esempio, missioni stealth ben congegnate e incredibilmente immersive, impreziosite da un sistema di crafting di armi artigianali integrato in maniera intelligente, capace di farci sentire dei veri survivalisti.

Non mancano all’appello le missioni a base di tute mimetiche, fucili di precisione e sparatorie a lunghissima gittata, così come le missioni di scorta a bordo di una gunship, tra le più soddisfacenti da giocare.

4 Una esperienza non priva di difetti

Cionondimeno, non tutte le nuove meccaniche di gameplay si tradurranno in un’esperienza di gioco senza intoppi, e ci riferiamo in questo caso alle missioni incentrate sulla guida. Queste ultime non convinceranno troppo per la loro qualità e originalità e, anzi, si tradurranno in molti casi in esperienze di gioco abbastanza scialbe, poco ispirate e talvolta addirittura frustranti, che abbassano il livello qualitativo della campagna di qualche tacca.

Il risultato di questo cocktail esplosivo? Un mix irresistibile di missioni adrenaliniche e con pochissimi momenti morti! Non mancano tuttavia dei punti negativi, che contrastano ad un single player altrimenti perfetto. Ci riferiamo in particolare all’intelligenza artificiale che, nonostante uno scripting molto aggressivo, potrà diventare estremamente cocciuta e fastidiosa, soprattutto per quanto concerne i nostri alleati.

Se infatti i nemici si limiteranno ad un essenziale “search and destroy”, saranno i nostri compagni a realizzare gran parte dei fastidi che mineranno il pieno godimento delle missioni: essi infatti tenderanno a bloccare porte e vie di accesso, non offriranno del fuoco di copertura basilare – e ciò vuol significa campo libero all’intelligenza artificiale nemica anche su percorsi e zone che credevate sicure – e compiranno un continuo viavai davanti ai nostri organi di mira che ci farà spesso incappare nella schermata di fallimento dovuta al fuoco amico.

Sono questi i problemi che impediscono alla campagna di brillare a pieno, poiché trasformano diverse sezioni in frustranti ostacoli da dover superare con svariati tentativi.

In generale, la campagna di questo Call of Duty: Modern Warfare 2 può contare su una durata di gioco leggermente maggiore rispetto al passato (anche se non di molto), di cali di qualità meno frequenti e quasi inesistenti, ma che viene ancora afflitta da un IA fin troppo basilare e fallace che rischia talora di trasformare un’esperienza generalmente immersiva in una particolarmente tediosa!

5 Formule già rodate per il multiplayer di Call of Duty Modern Warfare 2

Cosa cambia però nel multiplayer, e quali sono le novità introdotte rispetto al passato? Anche qui in questo ambito rimane nel solco della tradizione, caratterizzato dalle modalità che hanno fatto la storia della saga e della categoria shooter online, con i vari Deathmatch tutti contro tutti, Deathmatch a squadre, Dominio, Salvataggio Ostaggi e molto altro. In queste categorie i cambiamenti sono minimali e, anzi, quasi nulli. La base di gioco ritorna a sfruttare ‘l’impasto’ dei vecchi CoD con mini mappa, mappe particolarmente chiuse e poco estese, e un level design che definiremmo ottimo e bilanciato per entrambe le squadre. Ad aggiungere un po’ di novità troviamo il nuovo sistema di mira nelle fasi di arrampicata, ma nulla che rivoluzioni radicalmente l’esperienza di gioco.

Secondo il nostro provato le modalità migliori sono quelle che prevedono uno spostamento costante del giocatore, al fine di seguire obiettivi oppure il flusso di movimento della squadra per la mappa. Al contrario, in modalità come Deathmatch tutti contro tutti, il giocatore non sarà troppo incentivato ad abbandonare il proprio angolo preferito della mappa, il che risulta in fenomeni di ‘camping’ abbastanza fastidiosi.

Ritornano poi le modalità Guerra Terrestre e Invasione, che propongono partite molto più simili ad un Battlefield, con l’introduzione di vari veicoli di terra e di aria, l’introduzione di mappe dagli orizzonti molto più ampi e un numero di giocatori molto più elevato. Non reputiamo queste ultime modalità come le più azzeccate per il titolo, ma apprezziamo che il team abbia cercato di garantire una maggiore varietà riproponendo questo stile di gioco dopo la sua prima introduzione in Modern Warfare (2019), che non dubitiamo farà felici molti giocatori.

Nondimeno, l’aggiunta che ci ha suscitato i maggiori punti interrogativi è stata indubbiamente la modalità in terza persona: se vedere le parole “CoD” e “terza persona” nello stesso contesto vi ha fatto storcere il naso, sappiate che il nostro impatto iniziale è stato lo stesso.

Questa modalità è caratterizzata esattamente da ciò che potete leggere sul menù, ovvero presenta le modalità classiche del tipico CoD, ambientate nelle stesse mappe della ‘versione normale’, ma ripensate con una modalità di shooting in terza persona. Una scelta bizzarra, che non ci ha convinto durante le poche partite che gli abbiamo offerto.

Più specificatamente, abbiamo riscontrato il fenomeno di “peeking”, tipico degli shooter in terza persona, che permette cioè ai giocatori di sorvegliare una porzione di mappa stando al sicuro dietro un angolino, sfruttando la camera posizionata sopra la spalla per tenere sotto controllo un corridoio, sbucando per mitragliare il malcapitato di turno solo quando si è sicuri di avere un tiro utile.

Insomma, non una delle grandi scelte più geniali fatte dal team…

6 In conclusione, Call of Duty Modern warfare 2: promosso o bocciato?

In conclusione, come giudichiamo questo atteso Call of Duty: Modern Warfare 2? Un semplice seguito che si è limitato a fare il compitino, adagiandosi sugli allori del suo predecessore, oppure l’affinamento di un titolo che aveva sì impressionato, ma che non era certo esente da difetti? Come sempre succede, la verità sta nel mezzo, e questo MW2 non fa da eccezione pur confermando la regola.

Questo ultimo capitolo del reboot made by Infinity Ward dimostra di aver preso appunti, e tenta senza dubbio di perfezionare un prodotto già ottimo, offrendo una modalità single player leggermente più duratura, ma non si spinge oltre, ad esempio, cercando di migliorare un’IA fin troppo rudimentale.

La modalità multiplayer, dal canto suo, preferisce non uscire dal seminato, riproponendo un mix di modalità perlopiù già visto e ben collaudato.

Call of Duty: Modern Warfare 2 è riuscito a collocarsi quasi perfettamente nelle nostre aspettative precedenti al primo avvio, disattendendole solamente su pochi aspetti. Di conseguenza, il nostro giudizio non può che essere positivo ed è accompagnato da ricche aspettative per il terzo e presumibilmente ultimo capitolo del reboot, specialmente per quanto concerne la campagna singolo giocatore.

In ultima analisi, non possiamo che consigliare questo MW2 sia ai fan storici della serie, sia a coloro per i quali questo capitolo rappresenterebbe il primo approccio in assoluto ad un CoD; a patto forse di recuperare la trama del predecessore, al fine di godere appieno di questa entusiasmante avventura e dei suoi protagonisti.

Voto: 9,0

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
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