Come recitava una delle frasi più iconiche dell’originale Call of Duty Modern Warfare 2, “La storia è scritta dai vincitori”, e dopo aver provato questo secondo capitolo della trilogia reboot di una delle saghe più importanti del panorama FPS, siamo abbastanza convinti che Infinity Ward abbia in mano penna e calamaio necessari per scrivere nuovamente una pagina importante della storia del genere.
Call of Duty: Modern Warfare 2 dimostra infatti di essere nuovamente lo sparatutto in prima persona da battere sotto moltissimi aspetti, riuscendo così a risollevare il panorama degli shooter dalla mediocrità lasciata dai recenti, ma ben poco entusiasmanti lanci di Call of Duty: Vanguard e Battlefield 2076.
Se questa breve introduzione non dovesse bastare a convincervi della qualità del titolo in questione, vi invitiamo a continuare la lettura della nostra recensione dell’ultima fatica di Infinity Ward.
Una esperienza non priva di difetti
Cionondimeno, non tutte le nuove meccaniche di gameplay si tradurranno in un’esperienza di gioco senza intoppi, e ci riferiamo in questo caso alle missioni incentrate sulla guida. Queste ultime non convinceranno troppo per la loro qualità e originalità e, anzi, si tradurranno in molti casi in esperienze di gioco abbastanza scialbe, poco ispirate e talvolta addirittura frustranti, che abbassano il livello qualitativo della campagna di qualche tacca.
Il risultato di questo cocktail esplosivo? Un mix irresistibile di missioni adrenaliniche e con pochissimi momenti morti! Non mancano tuttavia dei punti negativi, che contrastano ad un single player altrimenti perfetto. Ci riferiamo in particolare all’intelligenza artificiale che, nonostante uno scripting molto aggressivo, potrà diventare estremamente cocciuta e fastidiosa, soprattutto per quanto concerne i nostri alleati.
Se infatti i nemici si limiteranno ad un essenziale “search and destroy”, saranno i nostri compagni a realizzare gran parte dei fastidi che mineranno il pieno godimento delle missioni: essi infatti tenderanno a bloccare porte e vie di accesso, non offriranno del fuoco di copertura basilare – e ciò vuol significa campo libero all’intelligenza artificiale nemica anche su percorsi e zone che credevate sicure – e compiranno un continuo viavai davanti ai nostri organi di mira che ci farà spesso incappare nella schermata di fallimento dovuta al fuoco amico.
Sono questi i problemi che impediscono alla campagna di brillare a pieno, poiché trasformano diverse sezioni in frustranti ostacoli da dover superare con svariati tentativi.
In generale, la campagna di questo Call of Duty: Modern Warfare 2 può contare su una durata di gioco leggermente maggiore rispetto al passato (anche se non di molto), di cali di qualità meno frequenti e quasi inesistenti, ma che viene ancora afflitta da un IA fin troppo basilare e fallace che rischia talora di trasformare un’esperienza generalmente immersiva in una particolarmente tediosa!