Guerra moderna
Il buon Call of Duty 4 è stato all’epoca uno degli ultimi esponenti del filone degli sparatutto in soggettiva vecchio stampo. Modern Warfare ha avuto anche il merito di essere un gioco estremamente cinematografico, con gli script al servizio di alcune delle sequenze più spettacolari in ambito videoludico. Alcuni potrebbero pensare che, in mancanza di tutte quelle innovazioni introdotte nei capitoli successivi, il titolo risulti invecchiato piuttosto male. Niente di più sbagliato.
Il quarto capitolo di Call of Duty riesce infatti a essere ancora moderno, proprio per il fatto che, al giorno d’oggi, esistono pochi giochi in grado di offrire un gameplay molto solido, seppur basilare. Ci viene in mente un Doom a caso e pochi altri, visto che gli altri FPS moderni integrano elementi RPG piuttosto marcati, salti sui muri e via di questo passo. Ecco, in Modern Warfare non troviamo nulla di tutto ciò, le missioni consistono grossomodo nell’andare dal punto A al punto B, facendoci strada solo con le armi e le nostre abilità.
Il level design risulta ancora solido, le armi ben bilanciate e varie, i controlli praticamente perfetti.
Pur offrendo una struttura che consiste nello svuotare strade e stanze dai nemici prima di poter proseguire (con l’aiuto dei nostri compagni), le situazioni proposte non sono riuscite ad annoiarci, anche a distanza di nove anni. In questo senso, la scarsa longevità ci è venuta in aiuto, nel senso che una campagna più lunga avrebbe finito per essere un difetto, rischiando di proporci situazioni troppo simili tra loro. Il level design risulta ancora solido, le armi ben bilanciate e varie, i controlli praticamente perfetti. La balistica non è eccessivamente realistica ma comunque convincente e funzionale al contesto.
Insomma, il gameplay di Modern Warfare fa ancora la sua discreta figura e ci ha tenuti incollati allo schermo oggi come nella scorsa generazione di console. Dobbiamo però segnalare il fatto che non sono state apportate modifiche al titolo, né sottoforma di nuove modalità, che per quanto riguarda la correzione di alcuni difetti già riscontrati all’epoca dell’uscita originale. La struttura a script della campagna pone delle limitazioni in essere, generando situazioni fastidiose, specialmente ai livelli di difficoltà più alti. Un aspetto poco simpatico sono in primis i punti di spawn dai quali vengono generati nemici all’infinito, è capitato anche di trovarci senza motivo avversari alle spalle. L’IA compensa i propri limiti attraverso questi espedienti, oltre che facendoci letteralmente piovere addosso granate, in particolare in modalità Veterano.