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Call of Duty: Modern Warfare Remastered – Recensione Single Player

1 Un piacevole tuffo nel passato

 

La serie di Call of Duty è, a ogni sua reincarnazione, al centro di interminabili discussioni. Tra chi lo ama, chi odia la piega che ha preso negli ultimi capitoli e chi semplicemente preferisce Battlefield, tutti gli anni si finisce in qualche modo a parlare della serie creata nel lontano 2003 da Infinity Ward. In questo caso, parleremo due volte in poco tempo della serie perché, ad accompagnare il nuovo Infinite Warfare, c’è anche la versione rimasterizzata del caro e vecchio quarto capitolo della serie. Capitolo che, volente o nolente, ha ridefinito i canoni della saga e quelli degli FPS competitivi, contribuendo anche alla diffusione del genere su console. Dopo questa doverosa premessa, è giusto lasciarvi alla recensione di Call of Duty: Modern Warfare Remastered in versione PlayStation 4.

Differentemente dai primi tre giochi, Modern Warfare ha avuto il coraggio di osare, di proporre un titolo ambientato in un periodo storico diverso dall’abusata Seconda Guerra Mondiale. Nei giorni nostri, il leader ultra-nazionalista russo Imran Zakhaev ha preso possesso di alcune testate nucleari, con lo scopo di annientare gli USA. Nei panni di Paul Jackson e John “Soap” MacTavish, sarà naturalmente nostro compito porre fine alla minaccia, neutralizzando Zakhaev e compagnia bella.

Il primo Modern Warfare ha inaugurato il trend degli FPS multiplayer, relegando la storia a un ruolo marginale.

Oggi come allora, abbiamo amato il susseguirsi degli eventi di Modern Warfare, sia per le situazioni, che per i colpi di scena e per i personaggi che fanno da sfondo alla trama. Come già detto, questo memorabile quarto capitolo ha fatto la storia anche per motivi considerati perlopiù negativi dai detrattori della saga. Il primo Modern Warfare ha infatti inaugurato il trend degli FPS multiplayer, relegando la storia a un ruolo marginale. Questo si traduce in una longevità della campagna piuttosto carente rispetto agli standard dell’epoca, che può essere quantificata in circa 6 ore in modalità normale.

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Nella prossima pagina vi parleremo della campagna a giocatore singolo del titolo, soffermandoci sul gameplay e sul come oggi sia ancora fresco e divertente come nove anni fa. Non essendo ancora disponibile la modalità multigiocatore, ve ne parleremo successivamente in un nuovo articolo, giudicando separatamente le due esperienze.

2 Guerra moderna

Il buon Call of Duty 4 è stato all’epoca uno degli ultimi esponenti del filone degli sparatutto in soggettiva vecchio stampo. Modern Warfare ha avuto anche il merito di essere un gioco estremamente cinematografico, con gli script al servizio di alcune delle sequenze più spettacolari in ambito videoludico. Alcuni potrebbero pensare che, in mancanza di tutte quelle innovazioni introdotte nei capitoli successivi, il titolo risulti invecchiato piuttosto male. Niente di più sbagliato.

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Il quarto capitolo di Call of Duty riesce infatti a essere ancora moderno, proprio per il fatto che, al giorno d’oggi, esistono pochi giochi in grado di offrire un gameplay molto solido, seppur basilare. Ci viene in mente un Doom a caso e pochi altri, visto che gli altri FPS moderni integrano elementi RPG piuttosto marcati, salti sui muri e via di questo passo. Ecco, in Modern Warfare non troviamo nulla di tutto ciò, le missioni consistono grossomodo nell’andare dal punto A al punto B, facendoci strada solo con le armi e le nostre abilità.

Il level design risulta ancora solido, le armi ben bilanciate e varie, i controlli praticamente perfetti.

Pur offrendo una struttura che consiste nello svuotare strade e stanze dai nemici prima di poter proseguire (con l’aiuto dei nostri compagni), le situazioni proposte non sono riuscite ad annoiarci, anche a distanza di nove anni. In questo senso, la scarsa longevità ci è venuta in aiuto, nel senso che una campagna più lunga avrebbe finito per essere un difetto, rischiando di proporci situazioni troppo simili tra loro. Il level design risulta ancora solido, le armi ben bilanciate e varie, i controlli praticamente perfetti. La balistica non è eccessivamente realistica ma comunque convincente e funzionale al contesto.

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Insomma, il gameplay di Modern Warfare fa ancora la sua discreta figura e ci ha tenuti incollati allo schermo oggi come nella scorsa generazione di console. Dobbiamo però segnalare il fatto che non sono state apportate modifiche al titolo, né sottoforma di nuove modalità, che per quanto riguarda la correzione di alcuni difetti già riscontrati all’epoca dell’uscita originale. La struttura a script della campagna pone delle limitazioni in essere, generando situazioni fastidiose, specialmente ai livelli di difficoltà più alti. Un aspetto poco simpatico sono in primis i punti di spawn dai quali vengono generati nemici all’infinito, è capitato anche di trovarci senza motivo avversari alle spalle. L’IA compensa i propri limiti attraverso questi espedienti, oltre che facendoci letteralmente piovere addosso granate, in particolare in modalità Veterano.

3 Grafica moderna?

Dopo aver parlato della trama e del gameplay di questa nuova versione di Modern Warfare, è finalmente giunto il momento di parlare del comparto tecnico. Il gioco è ancora piacevole da vedere, grazie a un comparto texture rivisto, probabilmente preso di sana pianta dalla versione PC e migliorato ulteriormente. I 9 anni passati dall’uscita originale comunque si notano, specialmente se andiamo ad analizzare i dettagli.

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Laddove il colpo d’occhio è ancora gradevole, i modelli poligonali e le animazioni non hanno subìto alcun ritocco, risultando pertanto invecchiati male. Insomma, nel 2007 gridavamo al miracolo per un’aspetto tecnico del genere, oggi si evincono dei limiti parecchio evidenti in tal senso. Nulla da dire riguardo agli effetti di luce, esplosioni e particellari che, pur naturalmente datati, riescono ancora a stupire in positivo.

Non ci sarebbe dispiaciuta una maggior considerazione nel limare alcuni limiti visti anni fa.

Ottimo il comparto audio: musiche, effetti sonori e doppiaggio in italiano ci sono parsi di buona qualità, nonostante non siano stati minimamente toccati in questa versione rimasterizzata.

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In conclusione, la modalità a giocatore singolo di Call of Duty: Modern Warfare Remastered ci è piaciuta oggi come quasi una decade fa. Se fossero stati sistemati i difetti riscontrati all’epoca, avremmo dato mezzo voto in più al titolo, ma purtroppo gli sviluppatori si sono limitati a quello che definiremmo un “compitino”. Insomma, non avremmo chiesto di rimappare completamente il gioco, anzi, ma non ci sarebbe dispiaciuta una maggior considerazione nel limare alcuni limiti visti anni fa.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8.0
call-of-duty-modern-warfare-remastered-recensione<b>PRO</b><br> - Divertente e spettacolare.<br> - Fresco e ben invecchiato.<br> - Graficamente ancora piacevole...<br><br> <b>CONTRO</b><br> - ... tranne che a livello poligonale.<br> - Animazioni e script non aggiornati.<br> - Nessun nuovo contenuto.

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