Capcom, colosso giapponese dei videogiochi, ha oggi annunciato i guadagni dell’anno fiscale appena terminato. Per gli investitori e per l’azienda, fortunatamente, solo buone notizie. Eppure, sembra esserci qualche problema in paradiso.
Parlando di numeri nudi e crudi, siamo di fronte a un incremento del 13.2% sui guadagni, rispetto al relativo anno fiscale 2016. Capcom, tra l’altro, ha bollato come “solide” le performance di Monster Hunter XX e Resident Evil 7.
Per la cronaca, buoni anche i risultati dei porting new-gen dei vecchi Resident Evil, ovvero le Remastered del 4, 5 e 6. La vera delusione, però, è Dead Rising 4.
Sbarcato esclusivamente su Xbox One e PC lo scorso dicembre, almeno secondo le prime stime, era destinato a piazzare 2 milioni di copie entro la fine di marzo. La domanda, quindi, sorge spontanea: ce l’ha fatta? E se non ce l’ha fatta, quanto gli mancava?
Daniel Ahmad, analista di Niko Partners, ha utilizzato il suo account Twitter per condividere studi e considerazioni sugli ultimi annunci Capcom. Nonostante i guadagni maggiori, infatti, nessuno dei giochi principali della software house ha raggiunto le vendite sperate.
Di Resident Evil 7, ad esempio, parlammo a lungo già quando arrivò nei negozi. Capcom si aspettava 4 milioni di copie piazzate entro lo scorso mese e, proprio come lasciato intendere dall’andamento iniziale, non ce l’ha fatta. Poteva andare peggio, però, considerato come manchino “solo” 500.000 copie all’appello.
Lo stesso vale per Monster Hunter XX: 2 milioni le vendite previste, ma 1.7 milioni quelle realmente registrate.
E poi, per l’appunto, c’è Dead Rising 4, definito anche dall’analista come “una vera delusione”, a livello di profitti. Non sono ancora stati pubblicati numeri ufficiali in merito, ma pare infatti che ai 2 milioni previsti non ci sia arrivato neanche vicino.
Per un quadro più completo della vicenda, vi rimandiamo comunque alla pagina ufficiale. Per la cronaca, per il successivo anno fiscale Capcom prevede entrate ancora maggiori.