
Una delle notizie più importanti della fine del 2025 nel mondo dei videogiochi riguarda la cessione di GOG da parte di CD Projekt. La celebre piattaforma digitale di distribuzione di giochi per PC, conosciuta per la sua filosofia senza DRM (Digital Rights Management), è stata acquisita dal suo co-fondatore, Michał Kiciński, per circa 25,2 milioni di dollari (90,7 milioni di zloty polacchi). La transazione è stata completata formalmente alla fine di dicembre 2025, segnando un nuovo capitolo per GOG e per la sua missione storica nel mercato.
Un ritorno a casa: il co-fondatore Michał Kiciński riprende il controllo
GOG, originariamente lanciato nel 2008 come “Good Old Games” da Marcin Iwiński e Michał Kiciński come parte del gruppo CD Projekt, è da sempre un’alternativa ai grandi store digitali grazie alla sua enfasi sull’acquisto reale e sulla proprietà dei giochi. Con la vendita recente, tutte le quote della piattaforma sono passate nelle mani di Michał Kiciński, che già aveva contribuito a fondare sia CD Projekt che GOG. Secondo il comunicato ufficiale, il nuovo proprietario ha insistito sul fatto che la missione di GOG rimane invariata: offrire titoli senza DRM, preservare i classici e garantire ai giocatori un controllo effettivo sulle proprie librerie di gioco.
La transazione non influenzerà gli account o le librerie dei giocatori, e GOG continuerà a offrire accesso offline, installatori scaricabili e la stessa esperienza di sempre. La piattaforma ha sottolineato che la filosofia di “Make Games Live Forever” — ovvero mantenere i giochi accessibili nel tempo — resta centrale nelle operazioni future.
Perché CD Projekt ha deciso di vendere
CD Projekt ha spiegato che la cessione di GOG rientra in una strategia di maggiore concentrazione su sviluppo e pubblicazione di videogiochi di fascia alta, in particolare titoli attesissimi come The Witcher 4 e un nuovo capitolo di Cyberpunk. La casa polacca ha precisato che GOG, pur essendo sempre stato parte del gruppo, ha operato in modo relativamente indipendente negli ultimi anni, e affidarlo a uno dei suoi fondatori permette a CD Projekt di allocare risorse e attenzione verso i suoi progetti principali.
Nonostante la vendita, CD Projekt e GOG hanno anche siglato un accordo di distribuzione che garantisce che i giochi futuri di CD Projekt continueranno ad essere disponibili su GOG, preservando la collaborazione tra le due realtà.
Indipendenza e futuro di GOG
Con questa operazione, GOG torna di fatto nelle mani di chi ha contribuito a crearla e a darle forma negli anni d’oro del mercato PC. La leadership di Kiciński potrebbe favorire una maggiore libertà operativa e innovazione per lo store, specialmente sul fronte della preservazione videoludica, del sostegno ai titoli indie e del catalogo di classici rinomati.
La comunità di giocatori ha reagito con ottimismo all’annuncio, evidenziando su forum e social come la scelta di vendere a un co-fondatore — piuttosto che a una grande conglomerato tecnologico — possa preservare l’identità originale di GOG. Molti fan apprezzano l’idea di vedere lo store mantenere politiche favorevoli ai giocatori in un mercato digitale dominato da grandi piattaforme con modelli più restrittivi.
Un nuovo corso senza tradire le origini
Nonostante il distacco da CD Projekt, la filosofia “DRM-free” resta al centro della strategia futura di GOG. Il nuovo proprietario ha ribadito più volte che niente cambierà per l’utente rispetto a come la piattaforma ha sempre funzionato: l’accesso alle librerie rimane invariato, così come la possibilità di scaricare installatori offline e mantenere il pieno controllo sui propri titoli.
La vendita a uno dei fondatori storici rappresenta per molti un ritorno alle radici e un potenziale rilancio per GOG come spazio indipendente dedicato ai giocatori che preferiscono acquistare e possedere i propri giochi senza vincoli imposti da DRM o ecosistemi troppo chiusi.
Fonte: IGN










