Cellule computer: il MIT compie l’impresa

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Gli ingegneri del MIT (Massachusetts Institute of Technology) sono riusciti nell’arduo intento di programmare cellule viventi come se fossero dei computer, in grado di ricordare e reagire agli stimoli. Un’impresa in grado di rivoluzionare, in futuro, molti campi della medicina.

«La possibilità di registrare e rispondere non solo a una combinazione di eventi biologici, ma anche al loro ordine temporale, apre a numerose applicazioni», spiega il coordinatore dello studio, Nathaniel Roquet.

Tali cellule, opportunamente riprogrammate, potranno essere utilizzate come sensori ambientali, o come spie in grado di riportare fondamentali dati sullo sviluppo di malattie come il cancro e aprire quindi a possibile cure efficaci.

Una volta che la cellulare-computer viene risvegliata da un apposito segnale, al suo interno si genera una serie di reazioni concatenate in grado di agire sul Dna memorizzando l’evento e producendo un’eventuale risposta, permettendo così un’analisi approfondita dello sviluppo di una malattia.

Fonte: ExtremeTech